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Con la presenza degli amici rotaractiani e interactiani, che è stata accolto con il consueto favore e che sta affermandosi come un segnale particolare di questa annata, il nostro socio avv. Bertini  ha condotto la serata sviluppando il tema dell’azione professionale. E’ noto che tra gli scopi del Rotary abbia forte rilevanza l’orientamento delle attività privata, professionale e pubblica di ogni socio secondo l’ideale del servire, promuovendo relazioni amichevoli fra persone esercitanti diverse attività economiche e professionali.

Giuseppe Ruglioni, Maestro 8° Dan Okuden, Shihan di Ki-AiKiDo, ha dimostrato come rispondere con le tecniche della sua arte ad una aggressione, interpretata dal nostro (pacifico) presidente Federico Antich. 

Nel corso della riunione altre dimostrazioni pratiche, effettuate con tutti e tre i maestri del Ki Dojo (Ruglioni, Marco Zaccagnini e Marco Lapini) hanno coinvolto gli amici presenti. Il dott. Ruglioni è considerato uno dei maggiori esponenti europei del Ki-AiKiDo. Tiene regolari stages in Italia, in Europa e in Sud America. Ha pubblicato due libri su questa disciplina, tradotti in varie lingue. Allievo di André Noquet e di Hirokazu Kobayashi si è poi avvicinato al maestro Koichi Tohei. Con l'arrivo in Europa di uno dei suoi migliori allievi, il maestro Kenjiro Yoshigasaki, ne segue appassionatamente le orme dal 1978, coadiuvandolo nell'insegnamento della scuola. Ha insegnato il Ki Aikido in molti paesi del mondo e presso la Scuola Speciale per Terapisti della Riabilitazione dell’Università di Firenze. Nella riunione di stasera il maestro Ruglioni ha ripreso anche alcuni temi del suo libro

Accertato il quorum richiesto (24 soci presenti personalmente o per delega, 71 gli iscritti) l’Assemblea ha ascoltato le relazioni del tesoriere f.f. dell’anno 2013- 2014 Marco Minucci il quale ha sostituito nel corso dell’anno Antonio Gherdovich, dal quale è pervenuto tramite il presidente un caro saluto a tutto il club, ricambiato dall’affetto di tutti. E’ seguito poi l’intervento del revisore dell’anno 2013-2014 Simone Scenarelli .

La ripresa della tradizionale riunione al tennis, sui cui campi tanti nostri amici si sono esercitati negli anni, come ha ricordato Giancarlo Taddei Elmi, è coincisa con un rinnovato dialogo col nostro Interact, presente anche la RD Rotaract Caroline Ribi che questo mese interviene a tutte le riunioni del Club. Il dialogo voluto dal presidente Antich si è sviluppato con interventi del presidente Interact Falaschi e di altri amici del club giovanile che si sono uniti ai nostri soci ai diversi tavoli della riunione. Dopo un quadro generale offeto dai due presidenti, si sono presentati gli interactiani Gloria Carlo (studentessa del Ginori Conti) Federico Bertini (che sta per iniziare il Liceo Galileo, figlio del nostro Francesco) Kevin Donvito (prossimo alla maturità) e Marco Leone (19 anni, segretario del club e neoiscritto a Economia). Ognuno ha messo in luce aspetti personali e collettivi dell’Interact sottolineando l’impegno di ciascuno specialmente nell’aprirsi agli altri in una comune attività.

L’obiettivo della serata è stato coinvolgere i nostri giovani nell’apprendimento delle tecniche di mediazione che, ad ogni livello, si rendono necessarie per lo sviluppo della società, scossa da quella “guerra combattuta a pezzi” che lo stesso Papa Francesco ha autorevolmente individuato nei continui conflitti locali di portata tuttavia mondiale. Un contributo di orientamento lo ha dato, a tutti i presenti, il prof. Giuseppe Bellandi ordinario nella Facoltà di Ingegneria dell'Università di Pisa attualmente docente di Marketing nel Corso di laurea di Ingegneria Gestionale.

Il dott. Garzella, un’esperienza di insegnante e di istruttore ormai quarantennale, è il fondatore del GE Camp a Palazzuolo sul Senio, dove si possono mettere alla prova le capacità di gruppi di persone a vivere e lavorare insieme con motivazione e ricerca della collaborazione altrui senza le tante finzioni e convenienze che la società si è costruita ma anche rispettando la situazione attuale. La vera rivoluzione è dunque capire come collocarsi nella realtà e saper sopravvivere insieme agli altri. Gli esempi che la struttura mette di fronte sono tutti legati al costruire qualcosa insieme in stage che coinvolgono squadre aziendali o giovani in difficoltà. Il metodo, nell’intenzione del presidente Antich, è esportabile anche al mondo rotariano e potrebbe essere applicato a gruppi di interactiani e rotaractiani, in un service che verrà proposto anche a livello di distretto