Un anno fa il Firenze Est era considerevolmente diverso da quello che il presidente Federico Antich ha lasciato stasera. I volti della serata del Mediterraneo lo testimoniano meglio di ogni discorso. In un’atmosfera decisamente allegra abbiamo visto rientrare un caro amico, un nuovo socio e tre nuove socie, accolte, poco dopo il passaggio del collare, dalla nuova presidente Letizia Cardinale. Molti amici hanno ricevuto la distinzione Paul Harris Fellow rendendo il nostro Club ormai vicino all’obiettivo di “tutti col PHF”.
Tra i tavoli anche il cane Fiesta, placidamente addormentatasi verso la fine della serata, incurante anche della musica di Star Trek con cui Federico ha voluto terminare. Il vulcanico presidente (o dovremmo temere vulcaniano?) ne ha tratto il significato della navigazione che un’associazione come il Rotary affronta nel corso della sua attività e ha riservato a ciascun chiamato, nuovi soci e PHF, un pensiero che ha riassunto gli aspetti significativi dell’annata: rinnovamento del corpo sociale (ora composto da 81 soci di cui 15 entrati in questo ultimo anno) attenzione al servizio (il cane guida per i ciechi lo ha testimoniato meglio di tutti) attenzione ai giovani (borse di studio, Ryla, Rotaract, Interact, 100 Artigiani, Nuove frontiere della dermatologia) continuità di azione (particolarmente per i Premi, di cui ieri stasera è stata distribuita la ristampa dei primi tre volumi del Columbus, ora riuniti in un unico testo).
A serata molto inoltrata, la presidente 2015-2016 Letizia Cardinale ha preso la parola per il suo primo discorso nell’incarico, dopo aver ricevuto il collare già per le ammissioni di tre nuove socie avvenute in precedenza. Ha preferito leggere, ha detto, anche per vincere l’emozione. Letizia Cardinale ha maturato una vasta esperienza nel Rotary, anche a livello distrettuale che le sarà certamente utile nel nuovo incarico, prima donna ad assumere la presidenza del Firenze Est. A parte il dato in sé, non vi è nulla di strano oggi nella presidenza di una socia. Sono passati 22 anni da quando il Club respinse l’ammissione delle prime donne, causando una dolorosa separazione e 16 anni dall’ammissione, avvenuta senza alcuna riserva sotto la presidenza di Massimo Griffo, delle prime socie. Non passeranno molti anni che il Rotary rappresenterà la realtà demografica dell’umanità, 50% a ciascuno dei due sessi. Qualche curiosità sulla nostra presidente: è romanista e parte delle sue origini sono fiumane, arricchendo così il vasto gruppo giuliano, istriano, quarnerino, dalmata del Club. Il suo predecessore Federico Antich è originario di Sebenico anche se nato a Milano. Un’altra curiosità: da un milanese a una presidente nata a Roma. E Firenze al centro d’Italia. Ed ecco il discorso della presidente all’insediamento.
Cari Amici,
consentitemi di rinnovare a tutti i soci il mio sentito ringraziamento per avermi affidato l’incarico di Presidente del nostro Club, un Club storico al quale tutti dobbiamo riconoscere i grandi meriti acquisiti nel contesto del Rotary cittadino come in quello distrettuale e internazionale. Il Consiglio Direttivo ha da tempo iniziato il lavoro preparatorio, e sono felice di potervi assicurare che lo spirito di Amicizia, di disponibilità, di franca e sincera collaborazione, sarà garanzia di dedizione a promuovere ancor più la partecipazione corale dei nostri soci.
Intendiamo affrontare il futuro in modo pragmatico, confrontandoci concretamente con la realtà, ma senza trascurare gli ideali che hanno caratterizzato i 110 anni della vita rotariana. Abbiamo in animo di guardare al futuro con spirito positivo, ed abbiamo indirizzato le nostre scelte su tale obiettivo. Vorrei dunque cogliere l’occasione per ringraziare tutti i componenti del Consiglio Direttivo per la vicinanza non solo, ma soprattutto per la competenza con la quale tutti i consiglieri hanno esaminato i vari argomenti.
Guardiamo avanti, cari Amici, nell’osservanza delle regole e nella esaltazione della più schietta e veritiera fede nei principi del Rotary e della sua conoscenza che abbiamo il dovere di diffondere. Auspico di trascorrere questo anno rotariano nell’unità di intenti, senza contrasti, sia pure nel libero dibattito che si conviene ad un organismo come il nostro. Auspico serenità nell’esporre le proprie opinioni. Auspico una forte coesione. Auspico un anno di fattivo impegno nel consentire al nostro Club di essere parte del contesto rotariano, nel rispetto delle tradizionali caratteristiche dell’operare in concordia ed Amicizia vera.
Il Rotary diffonde nel mondo messaggi di Pace e di comprensione, ed è quindi logico che la fonte di tale impegno risieda proprio nei Rotary Club. Non mi prolungo oltre, né lo farò nel corso delle riunioni future, ma sarò sempre disponibile, e con me il Consiglio Direttivo, a riservare la necessaria attenzione a tutto ciò che riterrete di proporre.
Buon anno a tutti e buon Rotary.