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Premio Testimonianza - Barbara Bona 2025
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L’edizione 2025 del Premio Testimonianza Barbara Bona ha visto l’assegnazione di due riconoscimenti, dotati di 4.000 euro ciascuno, alle Associazioni “Nicola Ciardelli” e “in Famiglia” secondo le valutazioni della commissione presieduta dal nostro past-president Giovanni Fossi
Associazione Nicola Ciardelli ODV e ETS
L’Associazione Nicola Ciardelli ODV e ETS, presieduta da Federica Ciardelli è da diciotto anni impegnata a favore dei più deboli, su molteplici fronti, intimamente connessi tra loro nel segno della Solidarietà: quello sanitario, attraverso il Progetto “La casa dei bambini di Nicola” e il Progetto di oncologia pediatrica in Kosovo, e quello culturale, espresso principalmente nella Giornata della Solidarietà, che si celebra il 27 aprile di ogni anno e rappresenta una straordinaria occasione per le alunne e gli alunni di tutte le scuole di Pisa e del suo territorio, di stimolare una riflessione sui valori della nostra Carta costituzionale, favorendo anche la conoscenza dei tanti luoghi e delle tante e diverse realtà cittadine, ma anche nella gestione dell’Edicola della Legalità, bene confiscato ad un organizzazione di tipo mafioso, restituito alla città e all’utilizzo sociale.
L’Associazione è stata ritenuta meritevole di ricevere il premio per l’impegno a favore dei più giovani, sia sul territorio regionale che nell’ambito della cooperazione internazionale, con lo spirito di diffondere un importante messaggio, attraverso la capacità dimostrata di saper trasformare un episodio estremamente doloroso in un momento di crescita e di speranza per l’intera comunità.
Riconoscendo il grande valore di tale impegno, il Rotary Club Firenze Est ETS è lieto di conferire all’Associazione Nicola Ciardelli ODV ETS il Premio Testimonianza Barbara Bona per l’anno Rotariano 2024-2025.
Associazione inFamiglia APS
L’altra premiata è un'Associazione di Promozione Sociale dedicata al benessere della collettività e al supporto delle famiglie, con una particolare attenzione agli anziani e alle persone affette da patologie neurodegenerative. Fondata a Bagno a Ripoli, l'associazione è impegnata in una vasta gamma di attività e progetti volti a migliorare la qualità della vita e il benessere dei nuclei familiari. Principalmente: Assistenza Domiciliare Specializzata, Laboratori Creativi per Anziani, Formazione e Supporto per Caregiver, Percorsi di Brain training, Check-up Cognitivo.
inFamiglia si fonda sui valori dell’accoglienza, della solidarietà e della collaborazione con enti pubblici e privati. Lavorano a stretto contatto con le istituzioni locali e altri soggetti del terzo settore, creando una rete di supporto che mette al centro il benessere dell'individuo e della famiglia.
I valori D.E.I. del Rotary: oltre i formalismi e i luoghi comuni
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i soci presenti e delegati hanno approvato il nuovo regolamento interno, adattato alle normative in vigore, accettando le proposte della Commissione presieduta da Fabio Azzaroli.
A seguire la nostra socia Claudia Caluori ha tenuto un’informativa sui valori DEI nel Rotary, oltre formalismi e luoghi comuni, di cui riportiamo un sunto per il quale ringraziamo la relatrice.
Al termine del trienno di presidenza della commissione DEI del Club, Claudia ha voluto condividere con i soci alcune riflessioni partendo dal codice deontologico del Rotary, che include soci da quasi tutti i Paesi del mondo, che parlano oltre 100 lingue diverse.
Uno degli impegni che i Rotariani e Rotaractiani prendono è sostenere ed evolvere questo codice man mano che la nostra organizzazione cresce, e che lo esemplifichino nei programmi del Rotary, con gli Alumni, con i partner dei progetti e con i membri della comunità:
- Usare linguaggio rispettoso
- Essere solidale
- Creare un ambiente inclusivo e accogliente
- Celebrare la diversità.
Oltre i luoghi comuni che portano la narrazione intorno ai valori della diversità, equità e inclusione intorno all'uso di pronomi personali o alle minoranze LGBTQ+, il rispetto di questi valori vuole spingere a considerare l'evoluzione e la trasformazione delle nostre comunità. Ognuno di noi, prima o poi, si troverà a far parte di una minoranza, si pensi al divario digitale tra le generazioni. Rispettare il codice deontologico DEI significa essere attenti e a contribuire a un ambiente collaborativo, positivo e sano in cui tutti siano rispettati e valorizzati.
La prossima settimana assegneremo il Premio Testimonianza, che alla 49a edizione, continua a contribuire a rendere la nostra comunità più sostenibile e integrata.
È seguito un interessante dibattito tra i soci presenti, con molti spunti di riflessione.
Acqua e clima: i nuovi scenari in Toscana
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Dott. Alessandro Mazzei, Direttore Autorità Idrica Toscana
Il Clima diventa estremo, con alluvioni e siccità sempre più frequenti. A causa del riscaldamento globale il 2024, in generale, è stato l’anno più caldo dalla rivoluzione industriale, anche in Toscana è stato l’anno più caldo dagli anni cinquanta. L’effetto più rilevante è il riscaldamento del mare. Più evaporazione, umidità e quindi energia che si scarica con piogge intense, ma che in base alle condizioni climatiche, in alcune zone, non arriva a formare piogge.
Alluvioni e siccità vanno quindi di pari passo. Nella nostra regione ci sono più di 36mila chilometri di rete idrica da preservare e mantenere efficienti. L’acqua, bene primario e gratuito è la nostra risorsa più preziosa.
Per preservarla, in Toscana ci impegniamo con investimenti e opere come dissalatori, bacini, manutenzione. L’obiettivo è rendere il sistema sempre più resiliente per fronteggiare gli effetti della crisi climatica.
Giacomo Puccini: un malato illustre
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Il musicista italiano Giacomo Puccini (1858-2024) scomparve a Bruxelles dopo un ardito intervento per un tumore alla gola. Il dott. Ponticelli ha analizzato l’intervento e la lunga malattia del compositore come la storia di un paziente speciale e delle possibilità della medicina di cento anni fa.
Un approfondimento che ci ha spiegato molto dell’evoluzione della scienza ma anche del dramma vissuto da Puccini, uomo vitale e di grande spirito ma nello stesso tempo inesorabilmente raggiunto dal male come attesta il mancato finale di Turandot sul quale il 26 aprile 1925 Arturo Toscanini, dirigendo postuma la prima assoluta al Teatro alla Scala di Milano, posò la bacchetta sul leggio e fermò l’orchestra e i cantanti esattamente dove si era interrotta la penna di Puccini, morto il 29 novembre 1924. Significativo dibattito con alcuni soci e in particolare col prof. Tonelli su alcuni aspetti scientifici che ancora oggi restano da esplorare.
La c.d. Intelligenza Artificiale: dalla sperimentazione alla regolazione
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Riassumiamo di seguito i temi della riunione nel quadro tracciato da Giancarlo Taddei Elmi, al quale ha fatto seguito un dibattito con gli interventi di Enrico Francesconi (le stagioni della IA dalle origini a oggi) Giovanni Moscato ( la valutazione di impatto dei Sistemi di iA ad alto rischio sui diritti fondamentali secondo il Regolamento UE sulla dell'agosto 2024) di Giovanni Villani (effetti della IA nella contrattazione collettiva di lavoro) e con domande e osservazioni pertinenti Rogantini, Giglioli e altri.
I motivi per una conversazione oggi su IA - Tema attuale incandescente non solo di rilevanza tecnologica ma anche sociologica, politica, economica, giuridica, filosofica e antropologica. La UE ha emanato finalmente nell’agosto 2024 un Regolamento per disciplinare in modo generale il fenomeno IA, normativa che nel mese di febbraio comincia ad essere applicata
Gli Interrogativi posti dall'IA -
- Il Quid è cosa è in grado di fare l’IA Interrogativo scientifico-funzionale e filosofico-giuridico.
- Il Quomodo è come l’ IA fa quello che è in grado di fare (Interrogativo filosofico-scientifico) Il Quid iuris è quali effetti e problemi giuridici produce il fare dell’ IA (Interrogativo giuridico-positivo)
- Poi vi è un Quando ossia quando l’informatica supererà la dicotomia cosa-persona (Interrogativo filosofico-giuridico-scientifico corollario del Quomodo ossia quando i SIA acquisterebbero la Coscienza).
Possibili risposte -
- QUID: Grandi progressi verso sistemi sempre più intelligenti ma sempre inconsapevoli.
- Quomodo: nuovi scenari forse solo quando si riuscirà a costruire un cervello elettronico identico al biologico con tutte le funzioni del cervello umano, elettriche, fisiche, biochimiche etc.
- Quid iuris: sistemi di IA ancora oggetti inconsapevoli Quando: Il superamento della dicotomia cosa-persona non è all’orizzonte. I SIA attualmente restano oggetti.
Anche se venisse costruito un cervello artificiale con le identiche funzioni elettriche, fisiche e biochimiche del cervello biologico, questa sarebbe una condizione necessaria ma non sufficiente per dimostrare la coscienza di tale sistema.
Conclusione provocatoria - Certo se un tale cervello venisse costruito e venisse accertato che possiede la auto-coscienza, avremmo grandi conseguenze a vari livelli
- Filosofico: abbandonare i dualismi cartesiani o interazionistici (res cogitans)
- Giuridico: ai sistemi consapevoli andrebbe applicato tutto il diritto che viene applicato ai soggetti
- Scientifico: la coscienza, come sostengono i monismi materialistici, risiederebbe nel cervello biologico e avrebbe un carattere materiale e non immateriale
- Antropologico: noi non saremmo altro che dei robot iper-evoluti.
Auspico che per molto continueremo a ricercare la coscienza fuori dal corpo guardando verso verso entità immateriali come anima, spirito etc.
L'umanità ad un bivio
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Il cambiamento, veloce e multiforme delle condizioni globali, richiede, secondo il prof. Salomone, che ha esaminato oltre 50 anni di previsioni del futuro, a partire dal Club di Roma dei tempi dell’austerity, una integrazione tra scienze della natura e scienze umane e sociali per affrontare la complessità di un mondo in cui tutto è interconnesso e interdipendente e colmare il gap umano tra quanto sappiamo e la crescente grandezza, a velocità crescente, dei problemi da affrontare, costruendo un nuovo umanesimo.
Occorrerebbe così ispirarsi a una giustizia sociale e ambientale e lavorare senza soluzione di continuità tra il locale e il globale. In questo quadro, l’umanità è a un bivio. Salomone vede però che il pianeta si salverà come è sempre stato. Ricordiamo però che le persone vanno aiutate. E non si tratta solo di benessere o povertà poiché tutti abbiamo la necessità di stare bene, coltivare il territorio, salvaguardarlo dalle conseguenze dei cambiamenti. La formazione generalizzata su questi problemi, per un impegno di tutti, è dunque l’unica soluzione per la salvezza dell’umanità