Report Riunione
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Ci sono state soprattutto esperienze personali nella puntuale descrizione delle criticità che la persona diversamente abile incontra ogni giorno, dalla ricerca del lavoro, alla mobilità, alla compressione della sua dimensione vitale. La relazione ha quindi ampliato il tema per raggiungere tutti gli aspetti della vita quotidiana. Negli anni abbiamo imparato a confrontarci col problema, grazie alla migliorata sensibilità generale in materia e il tentativo di abbattimento delle barriere architettoniche, cercando così di dare attuazione al diritto alla libertà di movimento. Sono quindi migliorati gli accessi sui mezzi pubblici, negli edifici pubblici, nei luoghi di spettacolo.
Molto resta tuttavia da fare. Monaco ha ricordato in particolare un convegno nell'auditorium di un importantissimo e moderno edificio cittadino dove la sala, in pendenza e con lunghe scalinate per scendere verso il tavolo dei relatori, non le ha permesso di raggiungere il palco. Laddove manca una sensibilità (nelle istituzioni e nelle normative, soprattutto) verso la dimensione umana e relazionale del diversamente abile si fanno subito esperienze negative. Difficoltà enormi esistono a trovare case adatte in città. Gli stessi servizi sociali le hanno proposto zone periferiche molto lontane Centro storico, dove lavora e ha sempre vissuto. sia per la salvaguardia delle sue relazioni interpersonali (amicizie, ecc.). E’ evidente che la persona diversamente abile, anche se l'appartamento è dotato dei comfort necessari (bagno adeguato, assenza di scalini, ampiezza delle porte, accessibilità dall'esterno) quando è troppo lontana dalle sue relazioni e dal suo usuale habitat, vede sfumare sia le relazioni con la cerchia degli amici sia la quotidianità cui era abituata prima dell'insorgere della malattia e nel cui contesto è nata e cresciuta.
Problema evidentemente sia di pianificazione urbanistica, di normative sociali inclusive ma anche di sensibilizzazione degli Enti come della popolazione in generale.
Il riferimento costante alla propria vita ha molto commosso i presenti e la stessa relatrice che tuttavia ha dato prova di coraggio, competenza e di un temperamento positivo che il volto attesta al di là di ogni dubbio.
C’è di che riflettere per agire, ognuno dove può
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La riunione ha proposto le modalità da seguire per effettuare erogazioni liberali detraibili a organizzazioni rotariane e in particolare al nostro Club che ha acquisito nel 2024 la qualifica di ETS.
E’ un’opportunità, ha spiegato il presidente Cortigiani, che prevede poche semplici azioni: il Rotary Club Firenze Est ETS ha per codice fiscale il numero 80035150483; per effettuare la donazione utilizzando strumenti tracciabili come un bonifico bancario o postale sul c/c del Club indicando in causale ‘’erogazione liberale a favore delle iniziative del club’’ (o di una iniziativa specifica) e il codice fiscale del donante IBAN IT95Q0842502804000030635585.
E’ opportuno conservare la ricevuta del pagamento per la dichiarazione dei redditi. Le agevolazioni fiscali per chi effettua donazioni a favore degli Enti del Terzo Settore sono regolate dal Codice del Terzo Settore (D.Lgs. 117/2017, art. 83). Le persone fisiche possono detrarre il 30% dell’importo donato, fino a un massimo di 30.000 euro annui. In alternativa, le persone fisiche e le imprese possono dedurre la donazione dal reddito complessivo fino al 10% del reddito dichiarato. Il tesoriere Cobisi ha ringraziato i primi tre soci che hanno contribuito mentre il segretario Azzaroli ha ricordato che la opportunità non è riservata solo ai soci ma a chiunque interessato a sostenere i Club.
Per qualsiasi informazione il tesoriere è a disposizione.
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La III Festa della famiglia del R.C. Firenze Est, un pomeriggio con giochi e animazione per bambini e ragazzi si è svolto a "Le Cure dell'Horto" (Area Pettini-Burresi - Via Faentina 147) in collaborazione con l'Associazione Le Curandaie APS i cui volontari hanno illustrato ai bimbi l’orto e la Casetta degli Insetti (il piccolo progetto che abbiamo fatto lo scorso anno).
Il presidente Cortigiani, intervenuto con gran parte della sua famiglia, ha consegnato un buono spesa per articoli agricoli alla associazione come service legato alla riunione poi spazio a Claudia Mezzapesa, la progettista che ha seguito l’Horto sin dall’inizio e a Francesca -vicepresidente dell’associazione- che con i volontari Machteld, Giovanna, Antonella e Delio ha spiegato della casetta degli insetti, adesso abitata da alcune api.
Gli ospiti più giovani hanno poi indossato i guanti da veri giardinieri e sono stati guidati a piantare e seminare nelle vasche dell’orto, sotto la guida attenta dei volontari.
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Lunedì 21 serata conclusiva con la presenza del governatore Giorgio Odello che, con la gentile consorte, ha accettato l’invito del Firenze Est, un segno dell’importanza che la manifestazione, giunta alla XVIII edizione, ha assunto per il sostegno alla lotta alla polio e nel contempo al teatro amatoriale di cui ha proposto in questi anni più di cinquanta spettacoli.
E’ il tema dell’intervento del governatore che, dopo aver incontrato il presidente Cortigiani, si è intrattenuto con attori e spettatori. Sul palco, dopo il divertente gioco di Kevin Donvito e Tommaso Bellucci, laCompagnia Teatrale Stage Kabiria con Antefatti di Andrea Bruni ha proposto un difficile testo sulle dinamiche della vita degli attori dietro le quinte e degli autori immersi nella loro creatività, una prospettiva nuova per il pubblico che ha applaudito chiudendo con successo la XVIII edizione della rassegna.
Gli spettacoli di quest’anno avvicinano il numero offerto nelle diciotto edizioni a sessanta commedie, molte in vernacolo, tutte proposte da compagnie amatoriali, una rassegna qausi unica nel pur intenso programma teatrale cittadino. Le offerte raccolte dal Club in queste occasioni sostengono la campagna "End Polio Now" . Anche la XVIII edizione della rassegna è proseguita a Villa Arrivabene (Piazza Alberti) grazie alla collaborazione con il Quartiere 2, ulteriore segno della presenza del Firenze Est in città.
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Con il nostro Gianni Cortigiani i presidenti di Rotaract Kevin Donvito e Interact Giovanni Sderci mostrano nella foto la loro ottima relazione che si estende ai rapporti tra i club.
Kevin ha illustrato l’attività del Rotaract che ha appena celebrato il 58° anniversario nel segno del service distrettuale e della collaborazione con il nostro club; Giovanni ha spiegato le linee della progressiva ricostruzione dell’Interact ben rappresentato anche dai soci presenti alla riunione.
E a proposito della riunione, si è svolta all’Italiana Hotel di viale Europa. Nonostante i lavori della tramvia, ormai ovunque, l’esperimento è passato bene. Qualche aggiustamento è all’attenzione del presidente che prosegue con pazienza la sua opera di ricerca e sviluppo di luoghi adatti alle diverse esigenze delle riunioni.
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Mentre la politica discute della cittadinanza agli immigrati in Italia, un fiume di richieste di cittadinanza italiana viaggia da mezzo mondo grazie a chi ha scoperto il potere del nostro passaporto, uno dei più accettati al mondo. Basta fare un giro su internet per vedere quanto il sogno della cittadinanza europea si stia facendo concreto per migliaia di brasiliani che possono avvalersi di esperti che li conducono all’agognato passaporto. L’Italia sta cercando di contenere il fenomeno poiché sono 60 milioni, cioè quanti quelli che si trovano nel Paese, coloro che nel mondo potrebbero rivendicare la cittadinanza “persa involontariamente”.
L’avv. Goggioli ha riassunto il tema e condotto la discussione. Il tema è vasto. In Veneto la questione sta intasando i tribunali, scrivono i giornali. Il Brasile è il paese più attivo poiché l’involontaria perdita della cittadinanza italiana sarebbe dimostrabile in primo luogo dalla cd. Grande Naturalizaçao avvenuta nel 1889: chi era in Brasile il 15 novembre di quell’anno fu dichiarato brasiliano dal Governo del presidente provvisorio della neonata Repubblica Manuel Deodoro da Fonseca
Insomma se “tornassero” tutti… ?