anno 2023 2024      

 

L’avv. Paolo Tiezzi Mazzoni della Stella Maestri (foto DF) fiorentino, 63 anni, è assessore alla cultura a Torrita di Siena, splendido borgo a due passi da Montepulciano. Avvocato, già assistente di diritto civile col prof. Carresi, è stato presidente dell’Ordine degli avvocati a Montepulciano dove è socio e pastpresident del locale Rotary Club. Appassionato bibliofilo, collezionista di Cinquecentine, ha fondato la Società Bibliografica Toscana e l’Istituto per la valorizzazione delle abbazie storiche della Toscana.

Di queste ultime egli ha descritto il contesto storico e culturale ma soprattutto la necessità che siano conosciute e valorizzate poiché autentici centri di irradiazione della nostra più autentica tradizione, anche sociale. Nel dialogo coi nostri soci e nell’esposizione, aiutata da numerose immagini, Tiezzi Maestri ha permesso di conoscere meglio i luoghi descritti e – ci pare di scorgere – una passione autentica per un’esplorazione non passiva del nostro territorio.

Claudio Conese ha affrontato il tema dell’ambiente nell’attuale fase demografica e climatica considerando come, in prospettiva 2050, Asia e Africa saranno le aree più popolate del mondo riproponendo il tema della sovrappopolazione unito a quelli del tenore di vita, dello spreco e dell’inquinamento tipici delle società industriali.

Mancheranno le risorse? Già oggi dopo 6 mesi, ogni anno, sono utilizzate le risorse prodotte per cui si consumano le riserve, in primo luogo energetiche del pianeta accumulate nei millenni. Per questo la ricerca analizza e sviluppa le risorse alternative, vento e sole, energie rinnovabili e non esclude il ricorso al nucleare.

Un piccolo ma interessato gruppo di soci ha sfidato l’ora e il traffico per onorare il lavoro di un centro di ricerca applicata che rappresenta il meglio della tecnologia italiana applicata al settore ferroviario, inserendosi tra l’altro nella storia del rapporto tra Firenze e le ferrovie, dominato nei decenni di impostazione del programma dell’alta velocità dagli uffici di progettazione materiale, trazione ed elettrificazione. All’Osmannoro, unito alla rete ferroviaria dalla sopraelevata che passa accanto all’aeroporto senza fermarvisi, si provano ogni giorno i nuovi (e vecchi) treni per assicurarne la circolazione in condizioni di totale affidabilità e si sperimentano le ferrovie del futuro.

Da poco meno di un anno il dott. Crini è procuratore è della Repubblica a Pisa, una città che gli piace – ha detto in un’intervista – perché gli ricorda Firenze, grazie alla presenza dell’Arno. Attratto giovanissimo verso la magistratura, fu tra i primi del suo concorso iniziando la carriera a Prato per poi ritornare a Firenze facendo parte del collegio penale del processo sulla seconda anonima sequestri, fino al decisivo incontro con il pubblico ministero Francesco Fleury.

E’ con i magistrati di quella generazione che il giovane Crini affronterà i processi sul Piano Casa e la diga Bilancino, i delitti del mostro e infine lo sconvolgente attentato di via de' Georgofili del 27 maggio 1993. Di turno quella notte con i pm Chelazzi e Nicolosi, Crini ha sviluppato le indagini delicatissime su quella notte di follia che coinvolse a Roma e Firenze decine di persone, vittime di una cieca violenza. Una conversazione, quella presso il nostro club, che riassume perfettamente il ruolo e la personalità di uno dei magistrati che hanno segnato la storia giudiziaria della nostra regione.

Per il nostro presidente ritrovare l'amico e compagno di studi Riccardo Petroni è stata un’occasione per ripercorre insieme con lui la storia di una generazione. Partendo dalla sua passione per gli eterni Beatles, Petroni – che è stato membro del Rotaract – ha raccontato della sua carriera nel mondo bancario e l’impegno per la realizzazione e gestione della sede della comunità di San Patrignano in provincia di Trento, aiutandoci a ritrovare il filo di una vita che – a molti ragazzi degli anni 50 e 60 – comincia ad aver bisogno di essere raccontata, proprio da quel colpo di fulmini per i Quattro di Liverpool.

Da quando aveva 11 anni (1962) Petroni si è dedicato a rintracciare edizioni e brani inediti dei Beatles che ora fanno parte di una originale e preziosa collezione fino a divenire un punto di riferimento in tema, come dimostrano le recenti iniziative di Rovereto dove, due anni fa, ha proposto una rilettura dei Beatles in chiave jazz. La passione per la musica che non deve aver interferito con gli studi, è laureato in Economia e Commercio a Firenze, né con la carriera che lo ha visto direttore di banche e aziende multinazionali, portandolo a viaggiare in tutto il mondo prima di una nuova svolta, a 57 anni, quando decise di dedicarsi a tempo pieno al volontariato presso il Carcere di Rovereto e nella comunità di recupero giunta nel frattempo in Trentino.

In una giornata primaverile ci siamo ritrovati al Museo dell’Opera del Duomo, splendido percorso per conoscere dalla facciata alla  Cupola, la Cattedrale di Firenze, guidati dalla nostra Cristina Acidini.

Passo dopo passo l’avventura di Arnolfo,l’abbattimento della prima facciata, la meravigliosa ricostruzione nel museo, le statue, la cupola… una storia di 700 anni sfogliata con passione e competenza, servita a tutti per rimettere gli orologi, più che sulla imminente ora legale, su quella della storia, passata – come avvisa un cartello all’ingresso del museo circa la presenza di grandi artisti su quelle stesse pietre – accanto a noi. Una storia con cui confrontarsi per comprendere anche il nostro futuro che la modernità del museo ben rappresenta.