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Lasciando l’incarico al termine di un anno ancora parzialmente caratterizzato dalle limitazioni imposte dalla pandemia, Gian Luigi Giuliattini Burbui ha ricordato le tante iniziative del club in questi tempi difficili e passato al giovane Enrico Fantini il collare che riporta i nomi di tutti i predecessori, segno di una continuità nel rinnovamento che già nella sua prima lettera ai soci, il nuovo presidente non aveva mancato di sottolineare: ‘’il Rotary – scriveva Enrico Fantini - in una società del cambiamento come quella odierna, con i valori dell’Amicizia e del Servire è stato sempre attivo e sta ancora oggi attraversando questi momenti restando un punto fermo per le nostre comunità; il Rotary Club Firenze Est con le sue attività è stato e resta ancora oggi un importante luogo di incontro per i Soci e di riferimento per la nostra città’’. Ne è una dimostrazione il recente riconoscimento da parte della Fondazione Rotary al nostro Club.

Annunciando il programma che presenterà nella prossima riunione del 14 luglio a Villa Fiesole, Fantini ha ricordato il motto della Presidente del Rotary Internazionale Jennifer Jones: Imagine Rotary, aggiungendo ‘’che ognuno di noi debba immaginare il Rotary di oggi e del prossimo futuro perché in questa società parcellizzata in un insieme di singoli spesso disorientati e oggi sempre più travolti dalla velocità del cambiamento, il Rotary debba riaffermarsi come un luogo di eccellenze e soprattutto cerchi di interpretare quel ruolo di minoranza creativa nella propria realtà sociale di riferimento dove poter continuare a ritrovare quei valori che ci ha trasmesso Paul Harris che sono alla base di un vivere pacifico e felice in comunità.

Nella storia in tanti momenti piccoli gruppi ne hanno determinato la sua evoluzione e l’avvento di momenti costruttivi e di prosperità. A quello dobbiamo pensare...Il cambio di tanti equilibri internazionali, la messa in discussione di alcune certezze di modelli economici, organizzativi e sociali, gli sconvolgimenti ambientali a cui l’uomo sta andando incontro non possono e non devono minare in noi quella forza dei valori dell’amicizia, del servire, della solidarietà e della libertà che contraddistinguono l’essere rotariani’’.

Nel corso della serata assegnati due PHF agli amici Isler e Spagli. Il Firenze Est avanza verso il traguardo di 100% PHF.A fianco un gioioso ritratto del nuovo direttivo con alcuni amici a fine serata.

Riccardo Penco al Rotaract e Rachele Monaco all’Interact i due freschi presidenti che questa sera hanno celebrato la nuova annata. Riccardo ha ricevuto il collare da Diletta Cioncolini, predecessore in una catena ininterrotta dal 1968, quando il nostro Giancarlo Taddei Elmi iniziò l’attività del primo Rotaract italiano. Rachele è invece la presidente della rifondazione dell’Interact che riprende – dopo un periodo di difficoltà – la sua attività col forte impulso che proprio gli amici rotarctiani hanno dato con la RD Diletta Martini e Jacopo Curradi.

In prima linea il nostro Stefano Selleri che insieme con Enrico Fantini si sono uniti ai discorsi della serata, tutti improntati alla speranza di una proficua attività e rinnovata collaborazione col nostro Club. Quasi commossa la RD Interact Ginevra Nicosia che ha svolto quest’anno, anche in numerose riunioni distrettuali, una vera scuola di discorsi in pubblico. 

 

Come abbiamo riferito nello scorso numero, in una simpatica cerimonia all’aperto, nello splendido Forte di Belvedere, la scorsa settimana sono stati consegnati dal sindaco di Firenze D. Nardella i fiorini d’oro che tradizionalmente onorano alcuni concittadini durante le feste del patrono San Giovanni Battista.

Presentata dal simpatico Gianfranco Monti la consegna si è svolta con gioia, non solo dei premiati. Questa sera un secondo tempo della cerimonia ha riguardato l’assegnazione del fiorino alla nostra socia Cristina Acidini.

Nel primo gruppo di socie donne del nostro Club, voluto dal compianto presidente Massimo Griffo, la dott.ssa Acidini è tra le più importanti storiche dell’arte della nostra epoca, già Soprintendente per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze, attualmente presidente dell’Accademia delle Arti del disegno e della Fondazione Longhi.

Tra i suoi meriti, in questo difficile periodo di pandemia, ricordiamo il suo diario dall’ospedale durante la degenza per il Covid, pubblicato via cellulare sul Corriere Fiorentino. Un racconto sincero e coraggioso che ha aiutato molti altri a resistere.

L’intervento dell’Ing. Maurizio Gentile, Presidente Nazionale del CIFI (Collegio Ingegneri Ferroviari Italiani) già amministratore delegato di RFI (Rete Ferroviaria Italiana) ha riportato al centro dell’attenzione lo sviluppo dell’Alta Velocità Italiana anche in rapporto alle risorse del PNRR. Gentile, molto disponibile alle tante domande di soci e ospiti ha riferito che la maggior parte dei 31.46 miliardi di euro destinati dal PNRR alle infrastrutture italiane, riguardano il trasporto ferroviario, in particolare al Sud e al rinnovo dei collegamenti trasversali e a quelli con porti e interporti per favorire il trasporto ferroviario delle merci in sostituzione del trasporto via strada. Rete Ferroviaria Italiana (RFI) ha concluso già a inizio anno tutti i progetti di fattibilità tecnico-economica (PFTE) finanziati dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR).

Tali progetti sono presenti nell’Allegato IV della legge 108/2021, che contiene le dieci opere strategiche nazionali, votate dal Parlamento, per le quali è prevista una procedura speciale di valutazione e approvazione.

Rilevante la riconsiderazione del concetto di Alta velocità, riducendo la velocità di punta al fine di ottimizzare il rapporto costo beneficio, specialmente sulle linee con molte interruzioni. Vi sono inoltre opere non finanziate dal PNRR che saranno di grande beneficio per gli interscambi tra l’Italia e il resto d’Europa. Una delle più importanti è la costruzione della Galleria del Brennero, lunga 64 km, i cui cantieri sono in azione da tempo.

Ma la riconsiderazione del sistema non può prescindere dai nodi ferroviari e dalle stazioni, che a Firenze porterebbe (con finanziamento del PNRR) al collegamento tra Santa Maria Novella e la nuova stazione Alta velocità Belfiore (Foster). Interessante la discussione sulle linee costiere.

La linea adriatica vedrà il potenziamento delle tratte esistenti per motivi topografici ma restano problemi di adattamento a livello delle stazioni esistenti non adatte all’alta velocità.Stesso ragionamento per la tirrenica nord, con grossi limiti di tracciato per il trasporto merci da e per le aree portuali. Se da un lato le sfide ingegneristiche sono appassionanti, ci pare di poter concludere, la realizzazione pratica, in un Paese affollato come l’Italia è molto complicata.

Interventi e domande di Diana sulle motivazioni delle contestazioni in Val di Susa e di Sistini sul treno su monorotaia in Cina e di Germani sulla stazione Foster hanno concluso il dibattito in un’atmosfera di vivo interesse per le ferrovie che rappresentano un fattore decisivo dello sviluppo nazionale.

Nonostante l’Italia abbia raggiunto e superato gli obiettivi 2020 e conti oggi con il 37,7% di energie rinnovabili prodotte, la dipendenza dal gas e dalle conseguenti tensioni sui mercati, manifestatesi ben prima dell’invasione russa in Ucraina, è ancora troppo alta (oltre il 40%).

Un’analisi delle bollette spiega perfettamente queste cifre, ha segnalato il nostro relatore, poiché ad un sostanziale raddoppio del costo dell’energia ha corrisposto un aumento di quattro volte del prezzo del gas. L’apporto delle fonti rinnovabili, oggi e sempre più fattore di sviluppo e di diversificazione, diviene ancor più significativo e – se non fosse per la asfissiante burocrazia e i veti incrociati – vi sono nel Paese tutti i mezzi per raggiungere in pieno gli obiettivi europei del 2050 di una netta maggioranza di rinnovabili nella produzione energetica. S

econdo i dati di Terna, il fabbisogno annuale di energia elettrica in Italia è stato pari a 301,2 TWh nel 2020, con una contrazione del 5,8% rispetto al 2019 legata soprattutto agli effetti della pandemia di Covid-19. La domanda di energia elettrica è stata soddisfatta dalla produzione nazionale per una quota pari all’89,3%, con un valore complessivo di 269 TWh. Il restante 10,7% del fabbisogno di elettricità è stato coperto dalle importazioni di energia dall’estero, con l’immissione nella rete italiana di 32,2 TWh. In totale il nostro Paese dispone di una potenza installata di 120,42 GW al 31 dicembre 2020, con un aumento dello 0,9% in confronto al 2019 attraverso l’incremento di 1 GW legato soprattutto a impianti di piccola taglia.

Le capacità italiane sono state messe in luce da Gian Lorenzo Giuliattini Burbui che ha mostrato i cantieri da lui collaudati in Spagna e in Cile, per fare solo due esempi di centrali eoliche e solari cui ha partecipato con entusiasmo e competenza.

In apertura di serata, assente il presidente fermato da una fastidiosa indisposizione, il vice Giancarlo Taddei Elmi e l’assistente governatore Piero Germani hanno accolto nel club il dott. Antonio Paoloantonio, notaio e il dott. Nico Donati, nutrizionista. I presentatori, Bartoli e Marchettoni, hanno sottolineato la carriera professionale e l’appartenenza dei nuovi soci alle generazioni più giovani, segno del rinnovamento cui anche il nostro club deve volgersi anche in un’ottica territoriale metropolitana più vasta. A Nico e Antonio i più cari auguri di un ottimo inserimento nel club

L’incontro si è svolto a Parigi dopo due anni di riunioni a distanza, dal 26 al 29 maggio 2022. La scelta dei nostri amici francesi, guidati dal perfetto organizzatore Ralf Porzel è stata vivere la città all’aperto, per lo più a piedi, sfruttando le infinite suggestioni di una capitale come sempre animata e mai come questa volta baciata dal sole. L’arte è stata protagonista con un aggiornamento sui lavori per la ricostruzione di Notre-Dame, gravemente danneggiata da un incendio; le mostre di opere contemporanee alla recentissima Galleria Pinault e il Centro Pompidou, straordinaria opera degli anni settanta ma non è mancata un’affascinante viaggio in barca dall’Arsenale (Place de la Bastille) alla Torre Eiffel, sorprendente dalla prospettiva della Senna.gruppo parigi22

Sabato mattina la visita all’Istituto del Mondo Arabo ha costituito un approfondimento culturale di alto profilo. Va ricordato che specialmente in Nord Africa e in Libano la lingua francese è – a fianco dell’arabo – la lingua più parlata, segno di un legame culturale che è andato ben al di là dell’epoca coloniale, conclusasi proprio 60 anni fa con l’indipendenza algerina. Ecco la necessità di non dimenticare l’altra sponda del Mediterraneo in una prospettiva culturale che guardi avanti. 

Mille grazie a Ralf Porzel, e sua moglie Christine, per la splendida organizzazione e il loro ottimo italiano!

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Anche l'incontro di lavoro ci ha permesso di riannodare i fili delle precedenti iniziative. Sia la nostra (2019) che quella belga (nata nel difficile 2021) si sono concluse con risparmi che i rappresentati dei club hanno deciso, su nostra proposta, di assegnare alle azioni in corso a Wiesbaden (End Plastic Soup, 2020) e a Parigi (cura della sickle cell disease, in italiano anemia drepanocitica o anemia falciforme, in Africa) che potranno così contare su risorse aggiuntive.

La bontà delle iniziative dei nostri club contatto ha permesso l’avvio di positivi Global Grant come si è rivelato l’intervento in un bacino idrico della Serbo-Bosnia rientrato nel progetto tedesco raccontato da Ralf Thiel. Salute e ripristino dell’acqua potabile sono i risultati davvero eccezionali dopo la liberazione da plastica e rifiuti abbandonati nei fiumi e nei bacini idrici.rivelato l’intervento in un bacino idrico della Serbo-Bosnia rientrato nel progetto tedesco raccontato da Ralf Thiel

Presentato il 42° Quadrangolare che si svolgerà da noi dal 18 al 21 maggio 2023, con l’attesa visita al Corridoio Vasariano e una gita a Volterra.