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Recuperando le tradizioni dell’umanesimo attraverso citazioni di filosofi e poeti contrapposta alla spersonalizzazione delle nostre frenesie tra scadenze e dipendenza dalla tecnologia, l’Abate Bernardo ha presentato il mistero del Natale, invitando ad una riflessione che nelle domande dei presenti è stata ulteriormente approfondita, come nell’intervento del nostro Spagli.

P. Bernardo ha iniziato citando l’antropologa francese Francoise Heritier, che riassumendo il contributo scientifico di Claude Lévi-Strauss, cui successe nella cattedra al College de France, usò le parole “Il mondo è iniziato senza l’uomo e finirà senza di lui”. Un tema complesso perché nella visione cristiana della Salvezza, la vita è eterna e dunque, dopo la creazione, l’umanità non uscirà più dai piani dell’Altissimo, il cui richiamo è provato ogni anno dal Natale, primo passo verso la vita eterna.

E ad essa tendiamo inevitabilmente, ci è parso scorgere nelle conclusioni dell’Abate che ha terminato leggendo una poesia di Mario Luzi, i cui versi ci presentano, proprio davanti al Natale “un richiamo che ora perché agonizzi non ascolti. Ma c’è, ne custodisce forza e canto la musica perpetua… ritornerà”.

Con un programma di studio ed esperienza pratica in azienda di 18 mesi (tre trimestri) la Scuola Scienze Aziendali offre a giovani tra i 18 e i 28 anni la possibilità di specializzarsi in marketing, amministrazione, gestione di imprese e una quasi certezza di un lavoro subito dopo il diploma. Il 95% degli studenti, circa 50 l’anno scelti con colloqui molto simili a quelli per un’assunzione, hanno già un posto di lavoro, ha detto con orgoglio la direttrice Berti sottolineando anche altre attività della Scuola che gestisce ad esempio un incubatore per nuove imprese nel complesso delle Murate. Come ha confermato il diplomato Andrea Vacca si arriva alla Scuola da diverse esperienze di lavoro o studio, spesso anche da delusioni ma lo stile, in tutto simile a quello di un’azienda, che è adottato nei corsi dà un nuovo orientamento che anche la sua storia personale ha confermato.

La Scuola, ha ricordato la dott.ssa Berti, è nata nel 1985 dall’instancabile attività del compianto dott. Piero Baldesi, cui oggi è dedicata. Anche il nostro Beppe Rogantini ha volto ricordare Baldesi e la sua visione che convinse enti cittadini (Comune, Provincia, Camera di Commercio, Confindustria) a sostenere un’idea che oggi rappresenta quasi un unicum. La Scuola di scienze Aziendali e Tecnologie Industriali “Piero Baldesi” (SSATI) oggi promuove dunque una delle principali necessità degli studenti: la creazione di un collegamento tra scuola e lavoro.

Su diversi temi sono intervenuti nostri soci (Spagli, Taddei Elmi, Diana, tra gli altri) mentre il presidente Fantini ha auspicato la prossima collaborazione con il nostro Club per un Mini corso sulla leadership.

Anche il presidente 2023-2024 del RC Firenze Sud, Petroni, ha infine colto l’occasione per invitare la dott.ssa Berti al suo club, traendo spunto dalla nostra serata in cui la dott.ssa Berti ha esposto i suoi argomenti senza proiettare nulla ma affidandosi alla trasmissione della sua esperienza. Un’ottima idea,

Per acclamazione è stato eletto il presidente a.r. 2024-2025. E’ Michele Reali (61 anni, agente generale della più importante compagnia assicurativa italiana) qui sotto in foto insieme a Enrico Fantini (2022-2023, al centro) e Sandra Manetti (2023-2024) .

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Una bella atmosfera che rappresenta l’unità di azione delle diverse annate e oggi una ampia partecipazione (ai 30 presenti vanno sommate 6 deleghe) con un quorum superiore al 50% dei soci iscritti.Una bella atmosfera che rappresenta l’unità di azione delle diverse annate e oggi una ampia partecipazione (ai 30 presenti vanno sommate 6 deleghe) con un quorum superiore al 50% dei soci iscritti.La raccomandazione accolta al punto 10.010.1. del Codice delle politiche rotariane, invita alla rotazione delle cariche poiché “è nel miglior interesse dei club adottare il principio della rotazione delle cariche, particolarmente nella scelta dei componenti del consiglio direttivo, dei presidenti di commissione, del presidente, del segretario e del tesoriere. I dirigenti non dovrebbero essere invitati a coprire la stessa carica per due anni consecutivi né devono aspirare a farlo; a volte, tuttavia, può essere utile per il club rieleggere un dirigente per un secondo mandato consecutivo o dopo un certo intervallo di tempo”.

 

Eletto, anche qui all’unanimità per acclamazione, il Consiglio dell’a.r. 2023-2024 presieduto da Sandra Manetti. Vice-presidente Luigi Cobisi; Fabio Azzaroli segretario; Emanuele Bartoli tesoriere; consiglieri Marco Marchettoni, Giovanni Diana, Gian Lorenzo Giuliattini Burbui, Leonardo Tulini, Luca Banti, Claudia Caluori, Gabriele Piscitelli.

Luigi Cobisi (63 anni, già presidente nel 2012-2013) e Fabio Azzaroli (66 anni, più volte segretario) sono i due rotariani di maggiore esperienza nella compagine appena eletta che conferma in consiglio Gabriele Piscitelli (40 anni, già segretario) e Emanuele Bartoli (44 anni, che resta tesoriere). Con Giovanni Diana (61) più volte prefetto, i nuovi entrati Gian Lorenzo Giuliattini Burbui (47) Leonardo Tulini (60) Luca Banti (46) Claudia Caluori (39) rappresentanti di diverse sensibilità e professioni. A tutti gli auguri di buon lavoro.

In un momento cruciale della guerra in Ucraina, il gen. Bertolini ha svolto una analisi del teatro di operazioni e delle forze in campo valutando le diverse posizioni della Russia e del mondo occidentale, che si ritrovano nuovamente su sponde opposte, a oltre trent’anni dalla caduta del Muro di Berlino, quando parve che la storia fosse finita.

Il progressivo allargamento ad est della NATO, voluto da Paesi lungamente sofferenti sotto l’impero sovietico ed accettato dall’Occidente come naturale conseguenza degli eventi storici, ha determinato nella Russia un riacutizzarsi di una antica teoria di accerchiamento che ha riportato il grande Paese euroasiatico ad affacciarsi sui mari caldi con le medesime linee di espansione dell’antico Impero, anche verso il Mediterraneo, con le operazioni in Siria e una forte presenza verso il Nord Africa.

E’ in questo quadro che il possesso del Mar Nero diventa di nuovo fondamentale per la Russia che da dieci anni ha avviato, dapprima nel Donbass e in Georgia poi in Crimea, una politica militare di espansione ai danni dei Paesi nati dalla dissoluzione dell’Unione Sovietica. Lo scorso febbraio – su ordine del Presidente Putin – l’esercito russo ha attaccato l’Ucraina, la cui posizione filo-occidentale era vista come un pericolo costante.

La solidarietà internazionale ha però bloccato i piani russi, sia in politica, col fallimento dell’entrata in una Kiev che doveva essere teatro di un golpe filorusso poi con un’invasione al sud-est rivelatasi terribilmente complicata per Mosca. Cosa accadrà il gen. Bertolini, che nelle sue analisi ha rappresentato la pericolosità della situazione in una “guerra che non è nostra” e che – senza un rapido negoziato – può risultare “una destabilizzazione totale impedendo lo sviluppo dell’Europa” che non avrà il “gas e la sicurezza” di prima.

Nel dibattito (interventi di Addario, Cobisi, Taddei, Diana, Spagli e altri) confronto tra punti di vista diversi, in un franco colloquio con il gen. Bertolini tra attualità e storia.

Anticipata la riunione a mercoledì 23, uno strappo alla tradizione, il Firenze Est ha accolto il governatore Nello Mari con amicizia e alcune occasioni di coinvolgimento nella vita del Club, molto apprezzate da un governatore rilassato e dialogante, come hanno potuto sperimentare, prima della conviviale, i componenti il Consiglio Direttivo e i presidenti di Commissione, durante la presentazione delle attività del Club.

 

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Mari ha colto l’occasione per ricambiare con notizie sullo sviluppo delle iniziative distrettuali, a partire dal secondo invio di materiale (si punta a 160 gruppi elettrogeni) in Ucraina con un nuovo grant della Fondazione Rotary, auspicato in 25.000 dollari. Ascoltando i nostri impegni con la Fondazione (programma EREY condiviso dal 70% dei soci, Teatrotary per le vaccinazioni anti-polio, i progetti con i Club della Quadrangolare) il governatore ha ricordato che chi “conosce la Fondazione supera ogni dubbio” sulla sua efficacia. Venendo ai premi (che ha definito “realtà consolidata”) e alle iniziative per i giovani, Mari ha apprezzato il rinnovato corso di mediazione dichiarando che il Distretto 2071 ha la possibilità di essere riconosciuto dal Rotary Internazionale come costruttore globale di pace ( Global Peacebuilder District). Egli ha ricordato che sostenere progetti e attività per la pace e lo sviluppo, aiutando anche studiosi dedicati a diventare catalizzatori per la pace nel mondo è possibile anche da parte nostra.

Per il R.I. un Distretto costruttore di pace assegna almeno 25.000 dollari ogni anno nei FODD (fondi di designazione distrettuale) un obiettivo forse raggiunto da anni ma che ora potrà trovare riconoscimento effettivo.

Dopo l’incontro con i soci di recente ammissione e con i Presidenti di Interact e Rotaract, Mari ha rivolto a tutti i soci il proprio appello a sostenere il Rotary nel suo processo di rinnovamento, di cui ha dato alcuni particolari, specialmente sull’evoluzione della struttura distrettuale ma soprattutto ha accolto due nuovi soci: il col. Mario Mele, proveniente da Milano e ora comandante della struttura dei poliambulatori militari nella nostra città e il prof. Massimo Mazzoni , astronomo che ha consegnato al Club un suo studio sulla fondazione dell’Istituto di Ottica di Firenze, nel 1926, su impulso dell’unico Rotary Club della città allora esistente.

Nello Mari ha partecipato anche al passaggio di consegne delle nostre collaboratrici, la sig.ra Clara Barsi che ci lascia per un nuovo incarico all’estero e la sig.ra Elisa Pasqualetti che, dopo essersi fatta apprezzare come guida di alcune nostre gite, è stata accolta nello staff del club.

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Un momento toccante è stato la consegna di un tablet alla avv. Muts, che lo porterà ad una studentessa ucraina ora nella nostra città. Nonostante viva un momento molto bello della sua vita, l’avv. Muts darà alla luce una bambina a gennaio, la nostra ospite non ha potuto nascondere la profonda tristezza per quanto accade nel suo Paese, l’Ucraina, colpita dalla guerra d’invasione della Russia del presidente Putin ma che resiste, da sempre, alle avversità con dignità e coraggio. In questi giorni ricorre anche l’80° dell’Holodomor, la grande fame provocata dal comunismo sovietico nel 1932-33, che costò milioni di morti all’Ucraina. Qualcosa su cui riflettere profondamente e che ci rende ancor più solidali col Paese lungo il Dnepr.

A fine riunione la signora Antonella Mari ha ricevuto il sostegno del club per il suo progetto di casa di accoglienza per bambini e ragazzi, da tre a vent’anni, in corso di realizzazione a Prato. PRAMA offrirà ai ragazzi una possibilità di stare bene in armonia e in sicurezza accompagnati da personale qualificato. L’attività prevederà percorsi individuali e di gruppo, a carattere sportivo, di gioco ed educativo. Prama nascerà dalla ristrutturazione della palazzina di AVIS in Via Sant’Orsola a Prato, trasformando così l’attuale area socio-sanitaria in un centro ludico motorio unico nel suo genere.

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Nel corso dell’anno il bollettino ha riportato i lutti che hanno colpito le famiglie dei nostri soci. Unendosi nella preghiera e nel ricordo, desideriamo in particolare citare i nostri vecchi amici Mario Zerauschek scomparso insieme con la moglie, Pier Cesare Bozzalla Canaletto, Shamsher Singh, past-president del RC Manali (India) generoso e attivo rotariano col quale abbiamo collaborato per l’impostazione di un progetto ancora in corso e tutti gli altri che ci hanno preceduto nell’attività rotariana, il presidente del R.I. 2002-2003, Bhichai Rattakul e le mamme e i papà di alcuni di noi. A tutti rinnoviamo la più sentita vicinanza