anno 2023 2024      

 

Presentando l’anno rotariano appena iniziato la presidente ha rivolto dapprima un ringraziamento al Consiglio e alla nostra segretaria M. Christina, affrontando poi il tema dell’effettivo segnalando le ampie possibilità offerte dalle classifiche non ancora coperte nel nostro Club. Una parte significativa del suo intervento è stata dedicata al Premio Columbus di cui ha annunciato i premiati dell’edizione 2015, attesa per il 12 ottobre come tradizione in Palazzo Vecchio. Il Premio per l’arte sarà assegnato agli Amici degli Uffizi, il premio per la Scienza al Dinamo Camp fondato da Paul Newman nel pistoiese (e che incidentalmente fa parte del service promosso dalla signora Lubrano, moglie del governatore) e per l’impresa allo stilista Stefano Ricci.

pontormoMeridiana insolita. Dopo pranzo corsa agli Uffizi dove la restauratrice Loredana Gallo ha illustrato il meraviglioso effetto del suo lavoro sull’opera, oggi nella sala di San Pier Scheraggio, prescelta dal Firenze Est per il service artistico: la  “Cacciata di Adamo ed Eva” di Pontormo. Accolti dal direttore Natali e dalla direttrice di dipartimento De Luca, la nostra delegazione ha potuto riaffermare l’impegno del Club per la nostra città, culla dell’arte rinascimentale.

La “Cacciata di Adamo ed Eva” è un dipinto a olio su tavola (cm 43x31) probabilmente del 1535. Tra le collezioni del cardinale Leopoldo de' Medici conservate agli Uffizi fu attribuita al Pontormo, salvo per un breve periodo venire asseganta al Salviati. L’opera di Pontormo è caratterizzata dalla rappresentazione del rimorso che i due protagonisti provano all’uscita dal Paradiso terrestre col serpente tentatore intorno a un albero e un angelo armato di spada che esegue l’ordine dell’Altissimo.

Jacopo Carucci, detto dal suo luogo di nascita (1494) Pontormo, nell’empolese morì a Firenze nel 1557, protagonista di una irripetibile stagione dell’arte fiorentina, lasciando indelebili tracce in varie zone del territorio toscano, tra cui la splendida “Visitazione” nella Cappella Capponi nella propositura dei Santi Michele e Francesco a Carmignano.

Un anno fa il Firenze Est era considerevolmente diverso da quello che il presidente Federico Antich ha lasciato stasera. I volti della serata del Mediterraneo lo testimoniano meglio di ogni discorso. In un’atmosfera decisamente allegra abbiamo visto rientrare un caro amico, un nuovo socio e tre nuove socie, accolte, poco dopo il passaggio del collare, dalla nuova presidente Letizia Cardinale. Molti amici hanno ricevuto la distinzione Paul Harris Fellow rendendo il nostro Club ormai vicino all’obiettivo di “tutti col PHF”.

Tra i tavoli anche il cane Fiesta, placidamente addormentatasi verso la fine della serata, incurante anche della musica di Star Trek con cui Federico ha voluto terminare. Il vulcanico presidente (o dovremmo temere vulcaniano?) ne ha tratto il significato della navigazione che un’associazione come il Rotary affronta nel corso della sua attività e ha riservato a ciascun chiamato, nuovi soci e PHF, un pensiero che ha riassunto gli aspetti significativi dell’annata: rinnovamento del corpo sociale (ora composto da 81 soci di cui 15 entrati in questo ultimo anno) attenzione al servizio (il cane guida per i ciechi lo ha testimoniato meglio di tutti) attenzione ai giovani (borse di studio, Ryla, Rotaract, Interact, 100 Artigiani, Nuove frontiere della dermatologia) continuità di azione (particolarmente per i Premi, di cui ieri stasera è stata distribuita la ristampa dei primi tre volumi del Columbus, ora riuniti in un unico testo).

l bollettino che vi accingete a leggere è l’ottocentesima edizione del nostro giornale. Nato come settimanale nel 1968 ha accompagnato la vita del Club durante 47 anni realizzando qualche migliaio di pagine ed altrettanti contatti, in particolare con i soci che non sempre possono essere presenti. Nella forma attuale il bollettino è ripreso sotto la presidenza del compianto Carlo Vallecchi nel 2001. In occasione di questa edizione rivolgiamo un pensiero grato a quanti, nel corso degli anni, lo hanno redatto ed animato, in primo luogo i direttori Lamberto Ariani, Fulvio Apollonio, Francesco Chiostri

La riunione si è aperta con lo scambio dei guidoncini con due amici francesi, Daniel e Janine Dacharry, del R.C. Bayonne Biarritz Adour in vacanza in Italia, accolti con viva simpatia. Abbiamo quindi accolto un nuovo amico, TommasoBellucci (47 anni, laurea in Scienze Politiche indirizzo economico, responsabile Ufficio Commerciale Europa e Medio Oriente della ditta Savio Firmino) presentato dal nostro Amedeo Savio. A Tommaso il benvenuto più sincero. E’ stato quindi il momento del nostro chef ospite, il prof. Antonio Antonino dell’Istituto alberghiero di Montecatini che ha offerto un esempio di show cooking, cucinando davanti a tutti e con ampia descrizione un fantastico risotto rosso, buonissimo e subito proposto ai presenti dalle cucine del Mediterraneo, immediatamente pronte a realizzare la ricetta. Originario del milanese Enrico Bartolini, uno dei migliori chef della nuova generazione gastronomica italiana, il riso alle rape rosse con salsa di gorgonzola preparato da Antonino ha una ricetta relativamente semplice.

Giunte alla IV edizione le celebrazioni in onore di Carlo Valleccchi si sono concentrate nell’approfondimento sulle ricerche intraprese dai dottori Sanja Javor, Riccardo Pampena e Cristel Ruini, insigniti dei Premi Vallecchi negli anni 2012, 2013, 2014. I tre giovani ricercatori hanno scelto un argomento comune, la prevenzione dei tumori della pelle, svolgendo ciascuno brevi considerazioni sulle caratteristiche dei sintomi e sulla prevenzione.

Particolare attenzione è stata richiamata, anche nel dibattito con gli amici Zerauschek, Tinti (che di Vallecchi è stato allievo) Cortigiani, Taddei, verso ciò che ciascuno di noi può fare, soprattutto non esponendosi troppo o malamente al sole.

In un incontro svoltosi prima della riunione con il presidente Antich e Luigi Cobisi (che fu segretario del presidente Vallecchi) sono state esaminate alcune proposte preliminari dei tre ricercatori per coinvolgere il Club in una più compiuta attività di sensibilizzazione anche interessando altri giovani medici con lo scopo di proseguire il ricordo di Carlo Vallecchi secondo gli obiettivi da tempo fissati: creare una vera e propria “classe” di dermatologi che potremo seguire nella loro attività di ricerca.

Sono tornati in Palazzo Vecchio, i rotariani fiorentini, con un rinnovato impegno a favore della città, nel 150° anniversario della sua proclamazione a capitale d’Italia (1865-1871). I Rotary club dell’Area Medicea hanno consegnato al Comune i dipinti di Giuseppe Garibaldi e di Vittorio Emanuele II, dovuti rispettivamente a Carlo Ademollo e Felice Barucco.

La presidente del Consiglio comunale, ringraziando il Rotary, ha accolto i due dipinti che, assieme a quello già presente che ricorda l’inaugurazione della statua di Dante, faranno parte di un percorso museale dedicato all’Unità d’Italia e al periodo di Firenze capitale.

I due pittori, attivissimi durante il Risorgimento, erano tra l’altro uno fiorentino e l’altro piemontese, riunendo così la storia di quegli anni decisivi per il futuro del Paese. In merito al servizio alla comunità l’in contro è servito a illustrare l’attività del Rotary e l’insieme dei club cittadini.

La nostra delegazione, guidata dal presidente Antich ha anche colto l’occasione per una visita al museo di Palazzo Vecchio