anno 2023 2024      

 

Forte partecipazione alla assemblea che lo statuto richiede sia convocata per l’esame del bilancio consuntivo della precedente annata. Il tesoriere (2014-2015) Giuliano Sistini  ha illustrato i risultati sottolineando come siano aumentati gli impegni a favore delle diverse azioni del Club a fronte del mantenimento dei servizi interni. Anche il numero dei soci, per la prima volta da alcuni anni, è stato preservato grazie a diversi nuovi ingressi e al rientro di due ex-soci che hanno garantito il ricambio. Il Revisore (2014-2015) Claudio Durazzi ha dato lettura della sua positiva relazione.

L’amico Enzo Cancellieri ha avvicinato il tema del Palazzo di Giustizia di Firenze, ricordandone l’ideatore, l’architetto Leonardo Ricci (1918-1994) di cui è stato allievo. Controverso edificio, sorto dopo una lunghissima gestazione, il palazzo è stato inaugurato il 23 gennaio 2012. Vi sono state trasferiti tutti gli uffici giudiziari fiorentini (Tribunale, Corte d'Appello, Procura della Repubblica) ad eccezione del Tribunale per i minorenni, che per legge deve avere sede distinta da quella del tribunale ordinario e lo scorso 12 gennaio è stato intitolato al giurista Piero Calamandrei.

Il relatore di questa sera, Mario Scalini è direttore del Polo Museale della Regione Emilia Romagna, già Soprintendente per i beni storici artisti ed etnoantropologici per le province di Siena e Grosseto è stato membro del gruppo di lavoro su "Mobilità delle collezioni" istituito presso il Ministero dei beni culturali. E’ con questa importante esperienza che si è occupato della mostra “Siena, alle origini del Rinascimento” ospitata durante il semestre di presidenza italiana dell’Unione Europea al Musée des Beaux-Arts di Rouen dopo il successo all’omonimo Museo di Bruxelles (BOZAR).

Il Prof. Alessandro Ragazzoni, associato in Estimo ed Economia agraria presso il Dipartimento di Scienze Agrarie dell’Università di Bologna è stato Presidente del Rotary Club Mirandola.

Nel suo intervento l’amico Ragazzoni ha tra l’altro parlato di “Smart Farm“, che potremmo tradurre come “fattoria intelligente” per sottolineare come applicazioni innovative all’agricoltura possono incrementare la produzione di qualità. Il progetto, ideato nella piana di Mirandola, è direttamente connesso con le tematiche sviluppate all’Expo 2015 dove è stato anche presentato e dove –il prossimo 30 settembre – il prof. Regazzoni sarà di nuovo per illustrare la gestione e valorizzazione dei reflui zootecnici e agroindustriali in vista della creazione di Smart Farm in zootecnia che vedano nell’utilizzo degli effluenti un valore aggiunto per l'azienda.

Il lato più rotariano della presenza di Alessandro è stato però un riavvicinamento che – come ha sottolineato la presidente Cardinale - dopo la divisione del grande Distretto 2070, vede il R.C. Mirandola far parte del Distretto 2072 e noi del 2071 ma mantenere un indimenticabile ricordo di quando eravamo tutti insieme per i positivi risvolti culturale e professionali nonché per l’importanza rotariana.

Abbiamo così ritrovato questa sera un ulteriore motivo di testimonianza del forte vincolo che unisce i due Distretti.

E’ un fiume in piena Mario Luzzatto Fegiz con una voglia di raccontarsi e raccontare la sua esperienza unica fatta di 2500 concerti recensiti, della grande stagione di “Per voi giovani” e di tanti Festival di Sanremo. Per tutti un giudizio. Scopriamo così della promessa di Spadolini, che lo assunse al “Corriere della Sera” nel 1971: “Tra dieci anni la manderò inviato in una capitale del mondo a sua scelta”. Purtroppo il grande fiorentino dopo otto mesi venne allontanato dalla direzione del giornale! Ma erano anni favolosi, con “Pensieri e parole” scoperta a “Per voi giovani” (Radio RAI) dopo esser stata rifiutata da Arbore.

Infine ecco la ragione del titolo del suo intervento: “i talent show li odio perché mi hanno tolto il lavoro, dice Luzzatto Fegiz”. In effetti a cosa servono i critici se sui plateau dei talent si possono esercitare nella critica i più diversi personaggi e il pubblico vota da casa? Qualcosa che tuttavia ricorda Sanremo. Anche lì, in quel teatro che chi conosce luoghi sa essere tutto sommato il (piccolo) cinema di una città famosa ma non grande, in una strada stretta che in tv pare grandissima, Luzzatto Fegiz riconosce gli schemi dei talent dove però tutto è vissuto in pochi giorni in modo frenetico e con tante incertezze e debolezze degli artisti. Ma Sanremo è anche il luogo della morte di Luigi Tenco, uno choc per una intera generazione, cui Fegiz ha dedicato un libro.

Con l’assistenza delle significative immagini di unaccurato filmato il relatore ha spiegato origini e attualità del lavoro in foglia d’oro, tipico di Firenze e portato dall’esperienza artigianale anche a livello di industria, rivelando una qualità che i presenti hanno bene afferrato seguendo con attenzione ed animando il dibattito nel quale sono intervenuti esperti come l’amico Maselli e altri, appassionati, diremmo, come Rogantini , Fossi, Fioretto, Claudia Tinti, Tonelli.

La famiglia Manetti, d’altra parte porta avanti l’attività di Battiloro sin dal 1600. Quindici generazioni hanno prodotto e producono a Firenze la foglia d’oro vero e d’argento vero della miglior qualità, seguendo metodi e tradizioni antiche ma utilizzando strutture e tecnologie tra le più all’avanguardia nel mondo. In tutto il mondo l’oro dei Manetti risplende su importanti monumenti ed è presente nei settori dell’artigianato, dell’arte, dell’interior design ascoltando le esigenze dei clienti per applicazioni talvolta innovative che hanno incluso le esperienze uniche dell’oro alimentare.