anno 2023 2024      

 

In un magnifico pomeriggio di sole San Miniato ha accolto i rotariani di alcuni club fiorentini per l’inaugurazione delle porte della basilica restaurate col contributo anche del Firenze Est. L’abate P. Bernardo, nostro socio onorario, ha chiamato a raccolta i numerosi intervenuti con in mano il libretto dei nostri 50 anni, ricevuto una settimana prima insieme col distintivo di socio onorario del club. Aperte le porte, si è svolto all’interno un concerto beethoveniano del complesso Musica ricercata.
L’interclub con i Rotary Club Firenze Valdisieve, Firenze Michelangelo, Firenze Granducato, Fiesole, Figline-Incisa Valdarno, Scandicci, San Casciano-Chianti con un partecipato aperitivo nel Chiostro. Già prima l’incontro aveva incluso alcuni interventi, tra cui quello della nostra Cristina Acidini.

L’incontro rotariano è stato un preludio della festa del millenario il prossimo 27 aprile. In quel giorno del 1018, infatti, il vescovo fiorentino Ildebrando firmò la «Charta ordinationis» recuperando, dalle rovine di una precedente chiesa carolingia le reliquie del martire Miniato, un esule armeno ucciso nel 250 dai soldati dell'imperatore Decio, per collocarle in un altare che sarebbe diventato il centro della basilica.

Il vescovo, per render solenne la fondazione, consegnò al sacerdote il pastorale che ne marcò l’incarico di primo abate di una comunità monastica benedettina. Celebrazioni si terranno per un anno intero a cominciare dallo stesso 27 aprile quando le poste presenteranno un francobollo da 95 centesimi autoadesivo della serie “Il patrimonio artistico e culturale italiano che con i suoi 400.000 esemplari farà da invito a quanti si avvicineranno al monte sopra Firenze.

Tutte le manifestazioni sono riportate nel sito: https://millenario.sanminiatoalmonte.it/home/eventi

Il Rotary, in collaborazione con Fondazione italiana del Rene, Croce Rossa Italiana comitato di Prato, UO di Nefrologia e dialisi Firenze 2 e la Casa di Cura Villa Donatello, ha garantito questo sabato una serie di prestazioni di prevenzione gratuita in occasione della Giornata Mondiale del Rene celebrata a livello mondiale l’8 marzo, guidate dal prof. Amato. I dati sulla diffusione tra la popolazione della malattia cronica del rene raccontano di un’incidenza pari al 6-7%. Questo deficit della funzione renale, nella gran parte dei casi asintomatico per larga parte della sua storia naturale, è associato per i vari stadi di gravità ad elevata mortalità cardio e cerebro-vascolare.

Sono conosciuti molti fattori di rischio per lo sviluppo di questa patologia, tra i quali appaiono rilevanti il sesso maschile, l’età superiore ai 65 anni, il fumo, l’obesità, l’ipertensione, il diabete, la calcolosi e le infezioni renali, la gotta, le nefriti pregresse e altro ancora. Il tempestivo riconoscimento di un danno esistente della funzione renale rappresenta lo strumento più efficace per contrastarne l’evoluzione verso le forme più avanzate che necessitano di dialisi e/o trapianto. A Villa Donatello volontari sono stati gratuitamente sottoposti ad un controllo clinico-laboratoristico (stick su un campione di urine a fresco, misurazione della pressione arteriosa, della saturazione di ossigeno e della glicemia). I risultati sono stati valutati con un medico nefrologo che esprimerà raccomandazioni e proposte da veicolare al medico di famiglia, per eventuali successivi approfondimenti.
Per rispetto alla riservatezza di ciascuno non vengono in questa occasione diffusi i dati delle presenze. Qualche problema di tempo (la manifestazione era stata annunciata per tutta la giornata ma si è conclusa prima) ha condizionato una migliore partecipazione.

Mettere insieme persone difficili, perché impegnate, diverse ma riuscirci. E’ riassumendo questo pensiero espresso dal Papa Paolo VI nel 1965 che il presidente Prof. Francesco Tonelli ha condotto il suo intervento di apertura della cerimonia con cui il club ha festeggiato questo sabato i suoi 50 anni. Il presidente ha ripercorso i numerosi service realizzati a favore della comunità e ha sottolineato i risultati ottenuti confortato da una presenza davvero compatta di soci, familiari ed amici. La presenza è stata di un sonoro 60% nel primo sabato di pieno sole che il luogo scelto per la riunione ha esaltato.

Il presidente ha consegnato all’amico Zerauschek un riconoscimento per i suoi oltre 40 anni di appartenenza al club che lo rendono il rotariano di più lungo corso del Firenze Est di oggi. Il premio assiduità è andato invece all’amico Belloni. E dopo gli amici più presenti Francesco Tonelli ha accolto il past-president del RC Wiesbaden Rheingau, in rappresentanza dei club gemelli, dott. Michael Germann che si è rivolto in un ottimo italiano agli amici presenti regalando al presidente un volume sulla sua città.

La Commissione recentemente istituita per la nomina del Governatore dell’anno 2020-2021 ha confermato la proposta del nostro Club affidando l’incarico a Letizia Cardinale. Figlia del PDG Rino Cardinale, è nata a Roma e della capitale conserva un moderato tifo giallorosso. Madre di due figli, Amedeo e Alberto, ha lavorato dapprima nell’azienda di famiglia e poi come consulente. 

Sette volte PHF, assistente del governatore Ladu, fa parte del Rotary Club Firenze Est nel novembre 2004 e ne è stata la prima donna presidente (2015-2016). Sarà anche la prima donna governatore del distretto 2071 compiendo un itinerario che il nostro club ha iniziato vent’anni fa con i primi ingressi di socie.

Il nostro fondatore Lamberto Ariani, finora unico governatore uscito dal nostro Club (1976-1977) fu da sempre favorevole ad un’autentica parità di accesso e opportunità nel Rotary come nella vita e si pose l’obiettivo sin dal 1993 quando – con la fondazione dei club di Firenze Brunelleschi e Bologna Carducci – nacquero i primi club misti dell’allora distretto 2070.
A nome di tutto il Club rivolgiamo a Letizia il più sincero augurio di buon lavoro e i complimenti più vivi.

Perché iscriversi ai Volontari del Rotary? E’ la domanda più frequente che viene rivolta al gruppo di cui Marco ci ha parlato. La ragione è praticissima: avere un gruppo di persone pronte, coordinate e identificabili, pronte a donare tempo, professionalità, capacità organizzative e di coordinamento in interventi di volontariato, coinvolgendo i rotariani e facendo da ponte con le istituzioni.
E’ un impegno veramente volontario, ha detto Frullini, perché si fa solo se si vuole e questa è la garanzia più importante del successo che ha portato da poche decine a a 172 i rotariani del nostro distretto a diventare volontari. L’impegno si sviluppa su tre campi: protezione civile, azione interna e azione internazionale. Quest’ultimo aspetto è il più antico e anche il più complicato. Sul piano interno il punto è la sensibilizzazione dei rotariani verso il volontariato mentre nel campo della protezione civile il riconoscimento ricevuto a livello nazionale ha aperto la strada ad un’intesa con la Regione Toscana. Prevenzione e formazione i punti dirimenti dove i volontari si muovono con capacità e impegno.
Con un certo orgoglio, ha aggiunto il presidente Tonelli, “abbiamo visto le pettorine con il logo rotariano nella tragedia che alcuni mesi fa ha colpito Livorno alluvionando la zona di Montenero e l’ Ardenza. Molti sono stati i volontari del Rotary del nostro Distretto che si sono prodigati in quei giorni per portare aiuto ai sinistrati”. Ed è vero che il caso Livorno ha invogliato molti soci a far parte della squadra dei volontari.
Tra i nostri l’amico Claudio Conese, che ha ricevuto oggi la pettorina gialla, è tra i più recenti aderenti.
Frullini ha ricordato poi il progetto Adotta un’impresa con cui i volontari hanno promosso la diffusione di prodotti tipici di aziende delle regioni dell’Italia centrale colpite dal terremoto di due anni fa. Anche il nostro club ha partecipato con gioia a un’iniziativa semplice ma importantissima per al ripresa economica dal basso delle aree colpite.
Nel dibattito si è parlato di iniziative possibile e di coordinamento tra i singoli e i club (interventi di Tonelli, Taddei, Cobisi) e delle esperienze all’estero di cui Bertini ha fornito un esempio col racconto del pranzo per i senzatetto organizzato da un club londinese nella capitale inglese lo scorso Natale.

In occasione del 221° anniversario del Tricolore (ora riunito con la giornata dei simboli nazionali) il Rotary, in collaborazione con il Comune di Firenze (rappresentato dall’assessore C. Giachi) e l'Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana, presente il Governatore del Distretto Giampaolo Ladu, ha celebrato la bandiera con oltre 200 ragazzi.

Come ci ha detto l’organizzatore Antonio Nicotra (R.C. Firenze Nord) la giornata ha avuto – insieme con una forte partecipazione giovanile – il sostegno della stampa. Tutti e tre i quotidiani locali, Nazione, Corriere, Repubblica hanno collaborato con propri inviati alle giurie che tra disegni, poesie, temi e lettere hanno partecipato al concorso “Il Tricolore, una identità che unisce”. A ogni alunno è stato chiesto di interpretare il tema del Tricolore secondo le proprie inclinazioni e fantasia, presentando pensieri, riflessioni o opere d’arte. Alle scuole dei ragazzi primi tre classificati sono stati assegnati tre tablet. Alle menzioni di merito libri, orologi e l’abbonamento ai quotidiani della città.

Alle 12.15, a conclusione della manifestazione, la Fanfara dei Carabinieri si è esibita in piazza con marce e musiche popolari. Numerosi soci del nostro club hanno partecipato con gioia alla manifestazione. Presente nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio anche il coro della scuola militare aeronautica Giulio Douhet. A Rodolfo Cigliana – e agli amici Fabrizio Fantini e Giancarlo Taddei Elmi che hanno partecipato alla giornata – il grazie del Firenze Est.