anno 2023 2024      

 

Il PDG Italo Giorgio Minguzzi, avvocato e rotariano di lunga esperienza, sa come mantenere viva l’attenzione dei presenti anche grazie alla conoscenza dei club che, come il nostro, hanno fatto la storia del Rotary potendo contare su personalità, a partire dai compianti Ferroni, ricostruttore del Premio Columbus e Failla, che anche ai “tempi supplementari” – diceva così – della sua vita non mancò mai di guardare avanti. E la questione è tutta lì: non aver paura di affidare ai “nuovi” il presente e il futuro del Rotary.

Nel dibattito gli interventi di Taddei Elmi, Fossi e della signora Ferraro hanno permesso di approfondire quanto espresso da Minguzzi in numerose conferenze in giro per l’Italia, come all’inizio della pandemia ebbe a suggerire a Rimini, in una delle prime riunioni in rete durante il periodo più duro delle chiusure.

Ascoltate le sue parole questa sera, val la pena di rileggere un passo di quell’intervento: "C’è una tendenza molto diffusa a contrapporre l’”io” al “noi” come fattore di dimensione dualistica. Non condivido il principio. Il “noi” è solo un’estensione dell’”io”. Facciamo un giochetto molto semplice ribaltando il noi. Da una parte, dunque, c’è l’”io” e dall’altra c’è il “noi”. Ribaltiamo il “noi” ed avremo; IO (N), cioè il “noi”. Voglio dire che il NOI non può prescindere dall’IO. Perché è solo un IO moltiplicato N volte e senza l’IO non potrebbe esistere. Ma l’IO che si trasforma in NOI diventa un IO che accumula molte più responsabilità perché col proprio comportamento incide sui comportamenti degli altri; perché un suo errore, per esempio, diventa errore di tutti o che, comunque, danneggia l’opera degli altri"

Col ritorno del grande tennis internazionale a Firenze dal 10 al 16 ottobre con il Torneo Firenze ATP, il Club ha voluto ricordare il profondo legame tra la città, il suo circolo e alcuni campioni del passato e del presente.

Non è semplice, ha ricordato il presidente Pennisi ottenere la partecipazione di grandi campioni a un torneo che non presenta premi milionari ma il fascino della città e la passione degli organizzatori possono molte cose. Lo dimostrano le foto degli anni passati con personalità che hanno fatto la storia di questo sport, aperto a tutti, come dimostrano i numerosi bambini iscritti ai corsi e se ne è discusso nella tavola rotonda con il nostro Socio Giancarlo Taddei Elmi, il Presidente del Circolo Tennis Firenze Carlo Pennisi e l’Assessore allo Sport del Comune di Firenze Cosimo Guccione, il presidente toscano di Federtennis Luigi Brunetti e il giornalista Ubaldo Scanagatta, appena arrivato dalla mezza delusione calcistica di Fiorentina – Riga ma subito ripresosi grazie alla passione tennistica.

Molti gli aneddoti che rendono più umano uno sport oggi dominato dalla velocità di servizi lanciati a 240 all’ora ma anche fatto di persone vere, come le sorelle Williams, tirate su da un padre lungimirante in un ambiente non facile ma che è oramai aperto a tutti, pur mantenendo le proprie tradizioni e una positiva disciplina. 

Il torneo ATP 250 che segna il ritorno dopo 28 anni del grande tennis internazionale nella nostra città, segue alla revisione del calendario internazionale dell’ATP Tour, per il quale la Federazione italiana ha ottenuto la licenza per organizzare due tornei di categoria ATP 250, che si svolgeranno appunto a Firenze, dal 10 al 16 ottobre, e a Napoli dal 17 al 23 ottobre. Entrambi i tornei si svolgeranno su campi in Green Set e avranno un tabellone a 32 giocatori per il singolare e a 16 coppie per il doppio.

I coraggiosi che si sono uniti al presidente Fantini per la visita al Museo dell’Ospedale degli Innocenti, sfidando la prima giornata autunnale si sono immersi nella più antica istituzione di accoglienza dell’infanzia abbandonata. Sotto il portico dell’Ospedale, a sinistra, verso l’arco di via della Colonna, si trova ancora la ruota in cui venivano lasciati gli orfani. A

lla prima di loro, abbandonata nella pila dell’acqua benedetta dell’Ospedale il 5 febbraio 1445, giorno di Sant’Agata, è dedicata tuttora un’opera benefica cui il nostro Club ha attribuito anni fa il Premio Testimonianza. E’ la Firenze della solidarietà cristiana, qualcosa che è opportuno ricordare quando si parla di radici della città e che il Museo aggiunge all’arte, dalla più evidente architettura del meraviglioso portico alle opere che dal 1890 costituiscono una collezione pubblica di grande pregio nata da donazioni o in seguito all’accorpamento di altre istituzioni assistenziali.

Edificata tra il 1436 e il 1438 da Francesco Della Luna, la galleria al di sopra del porticato di ingresso è costituita da un grande ambiente con copertura a capriate, da una sala dedicata all’esposizione delle pale d’Altare provenienti dalla chiesa di Santa Maria degli Innocenti e dagli spazi del Coretto.

La collezione contiene alcuni capolavori di artisti di grande rilievo, tra i quali Domenico Ghirlandaio, Luca e Andrea della Robbia, Sandro Botticelli, Piero di Cosimo e, fatto di grande significato, di artisti cresciuti agli Innocenti e avviati alla pittura dal priore Vincenzo Borghini, come Vincenzo Ulivieri, Giovan Battista Naldini e Francesco Morandini detto il Poppi.

Nico Donati è uno dei soci più recenti del nostro club e tra i più giovani della storia, essendo entrato prima dei trent’anni. Nella sua conversazione ha proposto alcuni aspetti dell’alimentazione attuale, con riferimento a patologie e intolleranze di cui molto si parla. E’ anche una conseguenza della pandemia: si cerca una alimentazione più consapevole, a tutela salute.

Circa il 70% delle persone, ha sottolineato Donati, controlla etichetta e tracciabilità dei prodotti che acquista e il 25% preferisce il bio. In pratica sebbene gli italiani non siano vegetariani, mangiano meno carne. Un dato che tocca anche la ristorazione mentre vegani e vegetariani si fermano all’8% della popolazione, dato stabile. Molti infatti rinunciano ad alcuni alimenti per motivi di salute.

Col 4% degli adulti allergici, un Regolamento europeo (1169/2011) ha introdotto l’obbligo di indicazione degli allergeni nelle etichette, dando a tutti la possibilità di riflettere e magari, attraverso opportuni controlli scoprire qualcosa di sé. Diffusa è l'intolleranza alimentare, che ha sintomi lenti e sfumati anche perché è difficile da capire cosa ogni persona prova. I test sono pochi e vanno svolti sotto controlli di strutture e professionisti capaci ed aggiornati. Diversamente tutto si trasforma in un sentito dire del tutto negativo.

Per maggiore cultura di tutti, Nico ci invierà una versione grafica della sua presentazione che ci auguriamo sarà di aiuto per ampliare le conoscenze sul tema.

L’ing. Pietro Azzara, palermitano, compagno di liceo del nostro Giuseppe Ferraro ha spiegato il significato di blockchain quale insieme di tecnologie il cui registro è strutturato come una catena di blocchi contenenti le transazioni e il consenso è distribuito su tutti i nodi della rete. Tutti i nodi possono partecipare al processo di validazione delle transazioni da includere nel registro. La rivoluzione digitale della Blockchain, nata con l’affermarsi delle criptovalute, è ancora agli inizi. Le applicazioni sono tante, le potenzialità sono enormi, in gran parte ancora da esplorare e non solo in ambito finanziario.

La relazione fra Blockchain e la più famosa cripto valuta, Bitcoin, si è rivelata cruciale per il suo sviluppo, in quanto la prima ad utilizzarla, affinché ogni transazione fosse legittimata da una rete decentralizzata e non dalle autorità centrali. Una blockchain è infatti un database distribuito peer-to-peer che ha regole fissate per aggiungere dati, che vengono di conseguenza certificati e, appunto, bloccati nel momento della loro creazione, assicurando una precedenza simile al protocollo e alla firma di un notaio. Oggi aziende di tutto il mondo hanno iniziato a sperimentare soluzioni Blockchain e Distributed Ledger ampliandone gli ambiti di applicazione e le piattaforme di soluzioni e sviluppo.

A fianco della tecnica Blockchain si va anche affermando il processo di tokenizzazione, inteso come conversione dei diritti su una risorsa in un gettone, un token digitale. Depositato il gettone all’interno di una blockchain, che ne protegge e garantisce i diritti in maniera inattaccabile, la transazione finanziaria o qualunque contratto vedono garantiti i diritti di chi ne possiede legittimamente la proprietà o ne ha conseguito l’utilizzo. Per Azzara questo approccio è applicabile a qualunque investimento, da quello immobiliare a opere d’arte, auto d’epoca e naturalmente titoli obbligazionari, quote di fondi o società.

 

Come ha sottolineato la vicesindaco A. Bettini, la serata finale della Rassegna "EstaTeatRotary" a favore programma POLIO PLUS, rappresenta la migliore occasione per riconoscere al Rotary un ruolo di vicinanza alla vita cittadina, grazie alla collaborazione col Quartiere 2, il cui presidente della Commissione cultura ha ricordato l’ampiezza degli eventi.

Grandi applausi al Gruppo del Teatro di Rufina impegnato nello spettacolo “Sorrisi di donne” adattato da Pina Angelini con le attrici Francesca Lippi, Ilaria Tentati, Serena Prosperi e Simona Bigazzi.

Accanto ai monologhi di autori italiani contemporanei, spazio a Dante Alighieri e alla sua moglie, Gemma Donati, immaginata nella sua concretezza, tutta diversa dall’angelica Beatrice.

Negli intervalli interventi a favore della campagna antipolio di Tommaso Bellucci e del mago Kevin Donvito, ancora una volta coppia irresistibile della nostra iniziativa cui il Bollettino ha consegnato al termine il premio intitolato a Joe Cricket, leggendario rotariano che un secolo fa, a Genoa City, Wisconsin, aprì la via alla stampa di club.