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La festa degli auguri è un po’ il tornante dell’annata e quando la partecipazione è corale, come è stato quest’anno, se ne può trarre un ottimo auspicio. Brevi gli interventi, simpatica l’animazione che ha visto tornare sul palco Tommaso Bellucci e il mago Kevin Donvito, impegnativa l’area enigmistica coordinata da Stefano Selleria ma soprattutto sentiti gli auguri del presidente Enrico Fantini che, messe da parte le parole, ha soprattutto condiviso in serenità la serata alla quale abbiamo visto tra gli ospiti amici di sempre e graditissimi ritorni. 

Recuperando le tradizioni dell’umanesimo attraverso citazioni di filosofi e poeti contrapposta alla spersonalizzazione delle nostre frenesie tra scadenze e dipendenza dalla tecnologia, l’Abate Bernardo ha presentato il mistero del Natale, invitando ad una riflessione che nelle domande dei presenti è stata ulteriormente approfondita, come nell’intervento del nostro Spagli.

P. Bernardo ha iniziato citando l’antropologa francese Francoise Heritier, che riassumendo il contributo scientifico di Claude Lévi-Strauss, cui successe nella cattedra al College de France, usò le parole “Il mondo è iniziato senza l’uomo e finirà senza di lui”. Un tema complesso perché nella visione cristiana della Salvezza, la vita è eterna e dunque, dopo la creazione, l’umanità non uscirà più dai piani dell’Altissimo, il cui richiamo è provato ogni anno dal Natale, primo passo verso la vita eterna.

E ad essa tendiamo inevitabilmente, ci è parso scorgere nelle conclusioni dell’Abate che ha terminato leggendo una poesia di Mario Luzi, i cui versi ci presentano, proprio davanti al Natale “un richiamo che ora perché agonizzi non ascolti. Ma c’è, ne custodisce forza e canto la musica perpetua… ritornerà”.

Anche quest’anno, il Firenze Est ha inviato una propria candidata al RYLA Internazionale organizzato da Daniel Haumont, past-president del RC Paris La Défense-Courbevoie, nostro club contatto. Virginia Fortunato, rotaractiana, ha partecipato all’evento il 3-4 dicembre scorsi a Parigi vivendo quella che ha definito un’esperienza indimenticabile: “Sono stati due giorni intensi ma estremamente stimolanti e il fatto che fossimo pochi ha permesso ai relatori di potersi relazionare con ognuno di noi per darci dritte precise su come migliorarci individualmente. Non credo ci siano tante opportunità nella vita di vivere esperienze come questa e sono contenta di averla colta."

E’ la sesta volta consecutiva che il Firenze Est partecipa al RYLA Internazionale, senza interruzione, anni più bui del COVID compresi.

Per acclamazione è stato eletto il presidente a.r. 2024-2025. E’ Michele Reali (61 anni, agente generale della più importante compagnia assicurativa italiana) qui sotto in foto insieme a Enrico Fantini (2022-2023, al centro) e Sandra Manetti (2023-2024) .

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Una bella atmosfera che rappresenta l’unità di azione delle diverse annate e oggi una ampia partecipazione (ai 30 presenti vanno sommate 6 deleghe) con un quorum superiore al 50% dei soci iscritti.Una bella atmosfera che rappresenta l’unità di azione delle diverse annate e oggi una ampia partecipazione (ai 30 presenti vanno sommate 6 deleghe) con un quorum superiore al 50% dei soci iscritti.La raccomandazione accolta al punto 10.010.1. del Codice delle politiche rotariane, invita alla rotazione delle cariche poiché “è nel miglior interesse dei club adottare il principio della rotazione delle cariche, particolarmente nella scelta dei componenti del consiglio direttivo, dei presidenti di commissione, del presidente, del segretario e del tesoriere. I dirigenti non dovrebbero essere invitati a coprire la stessa carica per due anni consecutivi né devono aspirare a farlo; a volte, tuttavia, può essere utile per il club rieleggere un dirigente per un secondo mandato consecutivo o dopo un certo intervallo di tempo”.

 

Eletto, anche qui all’unanimità per acclamazione, il Consiglio dell’a.r. 2023-2024 presieduto da Sandra Manetti. Vice-presidente Luigi Cobisi; Fabio Azzaroli segretario; Emanuele Bartoli tesoriere; consiglieri Marco Marchettoni, Giovanni Diana, Gian Lorenzo Giuliattini Burbui, Leonardo Tulini, Luca Banti, Claudia Caluori, Gabriele Piscitelli.

Luigi Cobisi (63 anni, già presidente nel 2012-2013) e Fabio Azzaroli (66 anni, più volte segretario) sono i due rotariani di maggiore esperienza nella compagine appena eletta che conferma in consiglio Gabriele Piscitelli (40 anni, già segretario) e Emanuele Bartoli (44 anni, che resta tesoriere). Con Giovanni Diana (61) più volte prefetto, i nuovi entrati Gian Lorenzo Giuliattini Burbui (47) Leonardo Tulini (60) Luca Banti (46) Claudia Caluori (39) rappresentanti di diverse sensibilità e professioni. A tutti gli auguri di buon lavoro.

Presentata in Comune dall’assessore Franchi  dal presidente Focardi (RC Valdarno) e dalla nostra Sandra Manetti, l’iniziativa a favore della associazione UNICI ha trovato grande spazio nella stampa locale, in particolare su TV1 (canale 77, anche a Firenze) confermando la bontà della scelta di recarsi fuori Firenze con la compagnia Guelfi e Ghibellini, già vincitrice del nostro Teatrotary.

Ma il sabato valdarnese ha riservato altre soddisfazioni. La mostra Masaccio e Beato Angelico ha proposto nel palazzo comunale e nel complesso di S. M. delle Grazie una lettura della pittura del XV secolo assolutamente di prim’ordine. I rotariani sono stati guidati dalla dott.ssa Camilla Chiti, una giovane storica dell’arte cui dobbiamo la riscoperta di alcune opere fondamentali della nostra storia e la conoscenza della posizione di S. Giovanni nel progetto fiorentino di espansione verso sud durante il medioevo e  il primo rinascimento con la costruzione di città nuove lungo l’Arno.

La mostra rimane aperta fino al 15 gennaio 2023

L’esposizione, allestita in due sedi, al Museo delle Terre Nuove e al Museo della Basilica di Santa Maria delle Grazie, presenta una selezione di opere che permettono di approfondire le novità che Masaccio e Angelico hanno offerto alla storia dell’arte, ponendole in relazione con altri artisti a loro prossimi e valorizzandone il legame con la città e con il territorio. Al Museo delle Terre Nuove è esposta una selezione di opere centrate sulla figura di Masaccio, legate all’iconografia della Madonna con Bambino. Sono due capolavori provenienti dalle Gallerie degli Uffizi: la cosiddetta Madonna Casini, una piccola tavola dipinta da Masaccio per l’ecclesiastico senese Antonio Casini che raffigura Maria con il piccolo in fasce al quale teneramente fa il solletico, e la Madonna dell’Umiltà di Masolino, che mostra Maria intenta ad allattare il piccolo Gesù, in base all’iconografia della Madonna del latte. A confronto troviamo l’opera del fratello di Masaccio, Giovanni di ser Giovanni, detto Lo Scheggia, oltre al rilievo in stucco policromo attribuito alla bottega di Lorenzo Ghiberti. A queste opere si accompagna un approfondimento sulle figure di Mariotto di Cristofano, cognato di Masaccio, e di Andrea di Giusto Manzini, suo collaboratore e al contempo sensibile al gusto dell’Angelico. All’Angelico è dedicata la sezione espositiva presso il Museo della Basilica, dove trovano posto meravigliose opere dell’artista, di proprietà pubblica e privata, con un’attenzione speciale al tema dell’Annunciazione.

Qui troviamo l’Annunciazione del Beato Angelico, capolavoro del museo, messa a confronto con il Tabernacolo di San Marco, un reliquiario proveniente da Santa Maria Novella e commissionato al pittore dal domenicano e sacrista Giovanni Masi, in prestito dal Museo di San Marco di Firenze. Con queste opere l’artista rivela ormai la piena adesione alle novità rinascimentali, raffigurando il mistero dell’incarnazione attraverso figure, indumenti e gesti fisici e reali. Del tutto umano l’incrocio di sguardi tra il messo divino e Maria, colta nel momento più terreno di accogliere nel suo grembo l’annuncio dell’angelo, proteggendolo maternamente con le sue mani.

E’ stata poi la volta dell’Acqua Cheta ma dobbiamo prima di tutto un ringraziamento al nostro Tommaso Bellucci che, pur privo della storica compresenza del Mago Kevin, ha animato gli intervalli cogliendo anche l’occasione per fare gli auguri alla nostra Sara Ermini che ha festeggiato lo stesso giorno il compleanno .

La commedia ha riscosso un buon successo, rinnovando la familiarità del pubblico con un’opera fondamentale del teatro dialettale italiano che a 114 anni dalla prima rappresentazione continua ad avvincere il pubblico. Grande attenzione anche a i costumi e alle attività dell’epoca mentre l’universalità del tema (i prospettati matrimoni delle figlie della famiglia protagonista) è stata svolta con linguaggio fresco e accento giusto dagli attori.

Anticipata la riunione a mercoledì 23, uno strappo alla tradizione, il Firenze Est ha accolto il governatore Nello Mari con amicizia e alcune occasioni di coinvolgimento nella vita del Club, molto apprezzate da un governatore rilassato e dialogante, come hanno potuto sperimentare, prima della conviviale, i componenti il Consiglio Direttivo e i presidenti di Commissione, durante la presentazione delle attività del Club.

 

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Mari ha colto l’occasione per ricambiare con notizie sullo sviluppo delle iniziative distrettuali, a partire dal secondo invio di materiale (si punta a 160 gruppi elettrogeni) in Ucraina con un nuovo grant della Fondazione Rotary, auspicato in 25.000 dollari. Ascoltando i nostri impegni con la Fondazione (programma EREY condiviso dal 70% dei soci, Teatrotary per le vaccinazioni anti-polio, i progetti con i Club della Quadrangolare) il governatore ha ricordato che chi “conosce la Fondazione supera ogni dubbio” sulla sua efficacia. Venendo ai premi (che ha definito “realtà consolidata”) e alle iniziative per i giovani, Mari ha apprezzato il rinnovato corso di mediazione dichiarando che il Distretto 2071 ha la possibilità di essere riconosciuto dal Rotary Internazionale come costruttore globale di pace ( Global Peacebuilder District). Egli ha ricordato che sostenere progetti e attività per la pace e lo sviluppo, aiutando anche studiosi dedicati a diventare catalizzatori per la pace nel mondo è possibile anche da parte nostra.

Per il R.I. un Distretto costruttore di pace assegna almeno 25.000 dollari ogni anno nei FODD (fondi di designazione distrettuale) un obiettivo forse raggiunto da anni ma che ora potrà trovare riconoscimento effettivo.

Dopo l’incontro con i soci di recente ammissione e con i Presidenti di Interact e Rotaract, Mari ha rivolto a tutti i soci il proprio appello a sostenere il Rotary nel suo processo di rinnovamento, di cui ha dato alcuni particolari, specialmente sull’evoluzione della struttura distrettuale ma soprattutto ha accolto due nuovi soci: il col. Mario Mele, proveniente da Milano e ora comandante della struttura dei poliambulatori militari nella nostra città e il prof. Massimo Mazzoni , astronomo che ha consegnato al Club un suo studio sulla fondazione dell’Istituto di Ottica di Firenze, nel 1926, su impulso dell’unico Rotary Club della città allora esistente.

Nello Mari ha partecipato anche al passaggio di consegne delle nostre collaboratrici, la sig.ra Clara Barsi che ci lascia per un nuovo incarico all’estero e la sig.ra Elisa Pasqualetti che, dopo essersi fatta apprezzare come guida di alcune nostre gite, è stata accolta nello staff del club.

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Un momento toccante è stato la consegna di un tablet alla avv. Muts, che lo porterà ad una studentessa ucraina ora nella nostra città. Nonostante viva un momento molto bello della sua vita, l’avv. Muts darà alla luce una bambina a gennaio, la nostra ospite non ha potuto nascondere la profonda tristezza per quanto accade nel suo Paese, l’Ucraina, colpita dalla guerra d’invasione della Russia del presidente Putin ma che resiste, da sempre, alle avversità con dignità e coraggio. In questi giorni ricorre anche l’80° dell’Holodomor, la grande fame provocata dal comunismo sovietico nel 1932-33, che costò milioni di morti all’Ucraina. Qualcosa su cui riflettere profondamente e che ci rende ancor più solidali col Paese lungo il Dnepr.

A fine riunione la signora Antonella Mari ha ricevuto il sostegno del club per il suo progetto di casa di accoglienza per bambini e ragazzi, da tre a vent’anni, in corso di realizzazione a Prato. PRAMA offrirà ai ragazzi una possibilità di stare bene in armonia e in sicurezza accompagnati da personale qualificato. L’attività prevederà percorsi individuali e di gruppo, a carattere sportivo, di gioco ed educativo. Prama nascerà dalla ristrutturazione della palazzina di AVIS in Via Sant’Orsola a Prato, trasformando così l’attuale area socio-sanitaria in un centro ludico motorio unico nel suo genere.

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