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Il concerto inaugurale della XLIII stagione dell’Orchestra regionale toscana ha visto l’esordio quale direttore principale del nostro socio onorario Diego Ceretta. In un programma interamente beethoveniano, Ceretta ha condotto con generosità, lasciando in particolare al pianista Alessandro Taverna la possibilità di esprimersi nella Concerto n.5 (op. 73) e in due divertenti bis per poi concentrarsi nella direzione rigorosa della Sinfonia n. 3 Eroica, dove nulla ha lasciato al caso.

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 In un’intervista di qualche giorno fa il maestro Ceretta aveva descritto così la sinfonia: «L’Eroica è una sinfonia che apre nuove strade sotto tutti i punti di vista: dalla durata, poiché dura il doppio di una sinfonia classica, quindi introduce una novità in quei termini, alla sua dinamica serrata. Ha questo primo movimento in cui non ci si ferma mai. Ogni volta in cui la sinfonia suggerisce una chiusura, o quantomeno una tregua, un momento in cui si “conferma” una situazione musicale, Beethoven la fa sfuggire, la rende imprevedibile. I temi arrivano da ovunque, c’è una sensazione di un qualcosa che “bolle”.» E lo abbiamo sentito, anche dall’intensità degli applausi finali.

 

L’assemblea ha approvato all’unanimità una candidatura per la carica di Governatore del Distretto 2071 per l’A.R. 2026-2027. La proposta, alla quale auguriamo il massimo risultato, sarà trasmessa al distretto per il momento riservatamente.L’assemblea ha approvato all’unanimità una candidatura per la carica di Governatore del Distretto 2071 per l’A.R. 2026-2027. La proposta, alla quale auguriamo il massimo risultato, sarà trasmessa al distretto per il momento riservatamente.

Il risultato sarà reso noto pubblicamente una volta sciolta la clausola di riservatezza.Ampia la discussione che ha toccato anche numerosi aspetti dell’attualità rotariana

La serata, organizzata dalla presidente Manetti con la presidente della commissione DEI del Club Caluori, ha proposto l’intervento di Letizia Cini, nostra socia onoraria, che ha esposto le varie tipologie di violenza sulla rete e sulla troppa dipendenza dal mondo informatico e di Internet, fornendo i dati (preoccupanti) delle ore passate in rete da adulti, giovani e anche bimbi sempre più piccoli.

E’ passata poi inevitabilmente, visto il particolare momento, a parlare di violenza di genere, presentando poi Fiamma, una psicoterapeuta che segue casi di dipendenza psicologica e Sara, giovane madre, vittima di sudditanza e violenze domestiche fisiche ma soprattutto psicologiche da parte del compagno, del quale è riuscita dopo anni a liberarsi e a denunciare. Un racconto toccante. Ha concluso Isabella Mancini di Nosotras che ha parlato dell’aiuto che associazioni come la sua o Artemisia possono dare a ragazze in situazioni come quella di Sara tramite gli sportelli di ascolto e le case di accoglienza, purtroppo non sempre presenti uniformemente sul territorio nazionale.

Molti gli interventi e le domande. Il PDG Arrigo Rispoli ha ricordato che senza la tecnologia non saremmo dove siamo oggi paragonandone il ruolo a quello della corrente elettrica senza la quale non potremmo vivere ma che con i fili scoperti può uccidere. L’amico Spagli, tra gli altri, è intervenuto sul supporto a chi compie violenze attraverso un percorso riabilitativo.

All’inizio era intervenuta per un saluto l’Assessore per le pari opportunità Benedetta Albanese che ha ricordato gli appuntamenti della settimana che conduce alla giornata antiviolenza sulle donne del 25 novembre.

Da un’altra socia onoraria, Gaia Nanni, è venuto il filmato sul bullismo, da lei prodotto per la Regione, mostrato anche alla recente riunione distrettuale di Montecatini

Mentre la Toscana si avviava a vivere una delle nottate più difficili degli ultimi anni, con tre vittime e sei dispersi per l’alluvione che dalla valle del Bisenzio è arrivata fino alla costa in un nuovo inizio novembre terribile e che fa ricordare quel 4 novembre di 58 anni fa, ecco salire a San Miniato, l’abbazia che da secoli domina la città, quanti volevano unirsi alla preghiera per i defunti, celebrandone la ricorrenza con raccoglimento e speranza.

P. Bernardo ha celebrato la Messa dopo aver benedetto il vicino cimitero. Presenti molti club dell’area fiorentina, alla fine della Messa, il nostro Giovanni Petrocchi ha letto la preghiera del rotariano di cui riportiamo il testo

Preghiera del Rotariano

Dio di Tutti i Popoli della Terra,

Dio che ci hai voluti fratelli, senza distinzione di sorta sotto l’ala

della Tua misericordia,

Dio che ci hai donato la capacità del pensiero e dell’azione per

farne uso, secondo le nostre attitudini personali,

a favore dell’umanità,

Dio che illumini la nostra notte terrena con il raggio della speranza:

Rendici strumento di salvezza e di conforto per tutti coloro che

hanno sete del Tuo amore e della Tua giustizia.

Colmaci della Tua luce e della Tua forza affinché ciascuno di

noi, impegnato nel Rotary al servizio dell'uomo, possa trovare

in ogni momento della sua giornata l’occasione di

soccorrere chi invocaamore, carità e comprensione.

Fa che ogni sera cali su di noi, con la Tua benedizione, quella di

coloro cui abbiamo offerto un sorriso, suscitato una fede, arrecato un aiuto.

Allontana da noi le tristi ombre dell’indifferenza, del cinismo,

dell’egoismo, della ripulsa, della falsità.

Dona Pace ai nostri cuori, coraggio alle nostre anime, pazienza

alle nostre azioni, tolleranza alla nostra forza.

Rendici partecipi della Tua grazia unitamente a tutte le persone

noi care, ai poveri, ai tribolati, agli sbandati, agli oppressi.

Così sia.

70 anni fa la scoperta del DNA da p arte di Watson e Creek con il contributo di Rosalyn Franklin. Si affermano così la conoscenza del DNA contenuto nella cellula e la tipica forma a spirale che crea i cromosomi, rilevabile da sangue, saliva e in pratica su ogni cellula.

La scoperta rivoluziona anche gli studi sulle malattie genetiche e dal 1980, quando viene trovato un metodo per leggere DNA e le singole basi si comincia a costruire una banca datti oggi in grado di contenere tra l’altro 5000 geni legati a malattie genetiche. E’ importante comprendere che alterazioni del DNA sono presenti in quasi tutti noi ma molti di queste non hanno ricadute cliniche e su questi punti la dott.ssa Francesca Gensini, ricercatrice presso il Dipartimento di Scienze Biomediche, Sperimentali e Cliniche “Mario Serio” - Università degli Studi di Firenze, tra le più esperte del settore, ha illustrato gli aspetti più importanti, anche per una sana divulgazione, dello stato delle conoscenze attuali.

Circa la prevenzione è emerso come una visita specifica aiuti comprendere la portata di eventuali alterazioni. E’ consigliata in particolare prima e durante gravidanza, dopo la nascita e per gli adulti in caso di problemi o di tumori ereditari, anche se solo un 5% dei tumori è ritenuto ereditario. E’ noto il caso dell’attrice Angelina Jolie che da un test sul gene BRCA1 ha confrontato la sua situazione con quella della mamma, subendo poi un intervento di prevenzione mirata.

Malattie multifattoriali come asma, pressione alta, diabete sono le più frequenti a rivelare interazioni fra caratteristiche genetiche e ambiente che crea alterazione. E’ anche il caso del Parkinson multifattoriale sebbene la forma ereditaria si concentri solo nel 5-10% dei casi. Test multifattoriali sono in vendita ma poco attendibili dal punto di vista clinico.La farmacogenetica è invece finalizzata alla identificazione di variazioni di sequenza di DNA in grado di prevedere risposta individuale ai farmaci.

Nonostante il traffico paralizzato dovuto a una fuga di gas nella zona,si è svolta al Teatro Le Laudi la serata “Rotariani allo sbaraglio”. Pubblico dunque ridotto ma comunque molto partecipe. E d’altra parte cinque Rotary Club fiorentini (Firenze, Firenze Est, Firenze Nord, Firenze Ovest e Firenze Sud) con i loro rispettivi Rotaract che si affrontano per combattere assieme la Polio nella giornata dedicata in tutto il mondo alla lotta alla malattia è un’occasione da cogliere, specialmente se presenta Alessandro Masti di Radio Toscana, incombustibile.

Diciamo subito che i nostri rotariani allo sbaraglio sono stati Claudia Cozma in una scatenata Dragostea din tei e Giuseppe e Rosalba D’Antona in un appassionante tango. Virginia Fortunati, presidente del Rotaract Firenze Est ha presentato un monologo sulle paure dell’omonima Virginia Raffaele

Anche i presidenti sono saliti sul palco per ricordare l’importanza del programma End Polio Now e della prosecuzione della campagna vaccinale iniziata con il sostegno del Rotary International tanti anni fa e giunta ormai quasi al traguardo.

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Ricordato anche il giornalista Fabrizio Borghini, molto vicino ai Rotary fiorentini.

Due le prove fuori concorso: il Renato Zero interpretato da Gianluca Truppa e Filippo Lai, attore oggi professionista che abbiamo già conosciuto tanti anni fa in una delle prime edizioni di Teatrotary.

La serata è stata vinta dal duo del Rotary Firenze Ovest formato da Edoardo ed Enrico Orofino, che si sono esibiti coinvolgendo il pubblico in due pezzi cantati su una base karaoke.

I club ringraziano gli amici performers, il Teatro, i tecnici e gli organizzatori, tra i quali una menzione particolare va al nostro Leonardo Tulini che assieme a Giovanni Gerini del Firenze Ovest hanno speso tempo e forze per la realizzazione di questo evento.

Come ha scritto ieri sera qualcuno nella chat dei presidenti: “il messaggio di stasera dei Rotary fiorentini è stato chiaro: forza, perseveranza, affermazione di valori sociali e in particolare inclusione e voglia di stare insieme e di condivisione di finalità.”Sono stati compiuti enormi progressi da quando è stata lanciata l'Iniziativa Globale per l'Eradicazione della Polio:

  • una riduzione del 99,9% dei casi di malattia causati dal poliovirus selvaggio
  • 3 miliardi di bambini immunizzati
  • 125 Paesi in cui la poliomielite era endemica ridotti a due - Afghanistan e Pakistan - con il virus contenuto in pochi distretti e province

Ma anche un solo caso rappresenta la vita di un bambino cambiata per sempre dalla poliomielite. Per questa ragione i soci del Rotary devono rimanere tenati e mantenere la promessa: Non ci fermeremo fino a quando nessun bambino non proverà mai più gli effetti paralizzanti della poliomielite.