anno 2023 2024      

 

Col Ponte Vecchio che sembra quasi entrare dalle vetrate, c’è una Firenze davvero straordinaria nel ristorante che Tommaso Grasso e la sua équipe gestiscono con passione. Nel suo breve intervento Grasso ha espresso i suoi timori per la situazione attuale e per quello che ha provocato la pandemia ma anche sottolineato come - con molta umiltà e coraggio - è sempre andato avanti affrontando i problemi con fermezza.

La sua è un'azienda che in periodi normali dava lavoro a 45 persone. Oggi purtroppo questo numero si è ridotto a 25. Tommaso, che durante il periodo più duro del Covid è stato costretto a ridurre la sua attività ai soli spazi adibiti a ristorazione, lasciando chiuso il fondo adiacente dove invece svolgeva il servizio di cocktail bar, sta ora riconvertendo l'esercizio precedente in un forno d'eccellenza, dove uno staff specializzato produrrà pane, pasticceria e affini nella tradizione abruzzese.

In bocca al lupo!Intervenuto anche Sebastiano Capponi, già nostro relatore in una riunione a distanza, con una scelta dei suoi vini affiancati alla lista del Golden View già di per se è ricca di prestigiose etichette.

Sono tante le leggende che circondano il successo mondiale del vino Chianti e tra queste la famiglia Capponi ne custodisce alcune insieme con la concreta consapevolezza di far parte della storia di un vino e di un territorio che dai tempi di Niccola Capponi (XVII secolo) furono oggetto di studio meticoloso e, diremmo con una parola d’oggi, innovazione.

Ecco il punto: ieri come oggi le crisi si superano con la volontà di innovare, non arrendendosi alle difficoltà approfondendo i legami col territorio e la qualità dei suoi prodotti. Sullo sviluppo dell’agricoltura nel dopo-pandemia e nel quadro dei prospettati cambiamenti climatici i presenti hanno ricevuto risposta a numerose domande. Purtroppo il brindisi è stato solo virtuale

Da quando il nostro primo borsista della pace, Giuseppe Maglione (oggi professore a Oslo) incontrò il Firenze Est nel 2011 e decidemmo di seguire l’invito del presidente del R.I. Tanaka (2012-2013) per una maggiore attività nella prevenzione e soluzione dei conflitti, il Rotary ha compiuto importanti passi per portare un metodo di costruzione della pace positiva nel mondo.

Come la cronaca ci insegna, non è facile e soprattutto richiede enorme attenzione per la delicatezza di un tema, come ha ricordato il nostro relatore Federico Antich che trattato con superficialità rischia di creare enormi danni.

Così sono nati i Rotary positive peace activators, in Europa già 180 che, seguendo lo spirito di Paul Harris (“proviamo a capire l'altro”) stanno perfezionandosi in vari campi tra cui la mediazione, un metodo che, tratto dall’esperienza del diritto commerciale e civile, può essere utile per realizzare la pace positiva.

Un punto di partenza per un lavoro che parte dal singolo per giungere lontano con tanta speranza ma anche competenza giacché la pace, per la sua fragilità, va curata ogni giorno.

 PACE

L’amico Ralf Porzel del RC Paris La Défense Courbevoie, il club organizzatore dell’incontro di quest’anno quest'anno dal 26 maggio 2022 al 29 maggio 2022, ha presentato il ritorno “in presenza” dell’incontro dei quattro club contatto e sottolineato quanto Parigi sia cambiata dall'ultima Quadrangolare del 2018.

In tutta la città la velocità è ora limitata a 30 km/h, l’antico ufficio postale principale in Rue du Louvre trasformato in un hotel di lusso; la vecchia borsa è ormai un centro esposizioni ma anche Notre-Dame gravemente danneggiata da un incendio e Les Halles totalmente trasformate.

Per conoscere la città “nuova” ci muoveremo a piedi, ha detto Porzel per ritrovare laconversazione tra i soci dopo questi anni dipandemia. E’ anche tradizione che i quattro club decidano di svolgere un service in comune. Per questo motivo il Paris La Défense ha istituito una commissione composta dai suoi soci più giovani per individuare la proposta migliore.

E’ ormai un’amica speciale del nostro Club, la guida Elisa Pasqualetti attiva promotrice delle bellezze di Firenze, anche delle meno conosciute come i cenacoli, luoghi privilegiati di antica convivialità e dunque congeniali all’animo rotariano.

E non a caso uno spazio l’ha avuto il cenacolo del Franciabigio che ha ospitato per i primi anni del secolo presente le riunioni del nostro Club al complesso della Calza.

Tutti i cenacoli sono caratterizzati, tra il XV e il XVII secolo, dalla rappresentazione dell’Ultima Cena, uno dei temi più belli della storia della nostra pittura e il segno che chi vi si riuniva cercava di ispirarsi a quel supremo momento della vita comune tra Gesù e gli Apostoli in cui viene per la prima volta celebrata l’Eucaristia: dopo la cena prese il pane, lo spezzò, lo diede loro…

Sebbene le ferrovie restino per tutti noi una meraviglia della tecnica che da bambini ci ha appassionato ai trenini e da grandi ci ha fatto correre a trecento all’ora, il contesto normativo della loro evoluzione è complesso e per certi versi prioritario, frutto di scelte politiche nazionali ed europee. In questo quadro l’ing. Valerio Giovine ha esposto i diversi fattori che hanno condotto allo sviluppo recente delle ferrovie italiane, con l’introduzione dell’Alta Velocità sull’asse Torino-Salerno e le diramazioni che hanno permesso di raggiungere località un tempo “lontanissime” come la costa ionica della Calabria o velocizzare la linea Torino – Roma un tempo affidata alla Tirrenica e oggi ricondotta, come alcuni treni da e per Genova, via Firenze.

I cambiamenti di percorso e le fermate minori sono però anche fattori di affollamento (come sulla Firenze-Pisa) o di rallentamento (Stazione Mediopadana) che tuttavia vengono accettati in nome di una coesione territoriale cui le ferrovie contribuiscono stabilmente. In Toscana, apparentemente tramontata la Stazione Medioetruria tra Firenze e Roma, restano indietro i raddoppi della Empoli-Siena e della Firenze-Viareggio, linee che subiscono la concorrenza di pullman e autostrada sulle quali faticosamente le ferrovie cercano di riprendere spazi, come (lentamente) sta accadendo sulla Pistoia-Montecatini-Lucca.