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Il vantaggio di avere un governatore del nostro Club si è sentito, nella lunga riunione di stasera, quasi tre ore di conversazione rotariana su tanti temi, specialmente relativi al futuro del Rotary dopo la pandemia, le relazioni sempre più strette col Rotaract, con l’apprezzato intervento di Gabriele Piscitelli e degli amici rotarctiani presenti, ormai parte integrante del R.I., progetti per un futuro che dovrà tener conto di molti cambiamenti ma che non dovrà dimenticare le radici.

Quelle di Letizia Cardinale sono profonde: è figlia d’arte, perché il papà è stato un dirigente rotariano internazionale e governatore lui stesso ma soprattutto perché, prima donna ad occupare la carica di presidente del Firenze Est è anche la prima donna a diventare governatore del nostro distretto.

Il Rotary ha però ormai talmente ben compreso il messaggio di uguaglianza che solo marginalmente (le nostre socie sono solo un quarto del Club) se ne è parlato. Ciò che conta è l’esperienza comune e avere un po’ lenito la stanchezza di mesi legati al computer, la protesi, come la chiama qualcuno di noi. Davvero è irrinunciabile?

Ci sono eventi che – nonostante il doversi svolgere attraverso lo schermo del computer – hanno il pregio di portare testimonianze di prim’ordine a favore della Fondazione. E’ il caso del SEFR 2020 che ha ospitato un breve e toccante discorso di Ann Lee Hussey, sopravvissuta dalla polio negli anni sessanta ed oggi impegnata nelle vaccinazioni in tutto il mondo.

Toccante e concreta. Altrettanto il 38enne cagliaritano Francesco Danero , il più giovane major donor della RF in Italia, che ha illustrato le modalità di gestione che fanno della Fondazione Rotary la più seria organizzazione del genere nel mondo i cui aspetti tecnici sono stati compiutamente spiegati da Paola Girolami che sulle sovvenzioni globali ha fatto opportuna luce perché nessuno si scoraggi davanti alle procedure.

Oltre 290 i partecipanti, 19 dal Firenze Est contando anche la DG Cardinale che ha sottolineato l’importanza della Fondazione e dei suoi obiettivi nel quadro generale delle azioni rotariane.

Domenica 29 il nostro Rotaract ha tenuto una riunione dedicata al salvataggio della vita umana con nozioni di primo soccorso e sul ruolo del volontario ai tempi del COVID-19. Affidata all’esperto Giacomo Paoletti, vice-presidente vicario della Misericordia San Pietro Martire al Campo di Marte – una del confraternite presenti sul nostro territorio - alla riunione hanno preso parte anche i nostri Simone Martini, Enrico e Marina Fantini, Gabriele Piscitelli (con il piccolo Niccolò) Leonardo Belloni, Gian Lorenzo Giuliattini Burbui, Federico Antich e Sara Ermini.

In diretta da Torrita di Siena, con le difficoltà di collegamento che ci fanno comprendere che internet non è uguale dappertutto, l’avv. Paolo Tiezzi, past-president del RC Chianciano-Chiusi-Montepulciano, ha raccontato come, grazie anche ad alcuni soci del nostro club, è risorta la Fellowship del libro antico, una importante iniziativa rotariana di cui è presidente. Alla guida della Società Bibliografica Toscana e dell’Istituto per la valorizzazione delle abbazie storiche della Toscana, entrambi con sede a Montepulciano; l’esperienza con la Rotary International Fellowship of Old and Rare Antique Books and Prints che oggi ha sede a Firenze si sta rivelando intensa anche se limitata dall’emergenza sanitaria.

Non ci sarà quindi la giornata programmata al Museo Stibbert per sabato prossimo né la mostra dantesca a Perugia ma, con speranza e l’appoggio del governatore, una speciale mostra sarà organizzata al Congresso distrettuale previsto in maggio. Tutti i rotariani possono iscriversi e anche i club possono far parte della Fellowship accomunando i soci alla passione per il libro, un oggetto completo, come lo ha definito il nostro Piermassimo Spagli.

Tiezzi ha mostrato una parte della sua collezione nata dalla biblioteca di famiglia e spiegato le bellezze dei libri, antichi e moderni. Cigliana, sempre attento ai mutamenti culturali ha svolto un intervento di sostegno alla Fellowship e agli orizzonti che può aprire, anche nell’anno dantesco 2021, in pieno accordo col Governatore L. Cardinale di cui ha portato il saluto

La ampia presenza di soci e le proposte di candidatura hanno favorito l’elezione di tutti per acclamazione rinunciando all’unanimità alle procedure di voto elettronico.

Sono così risultati eletti:

Enrico Fantini, presidente 2022-2023

Enrico Fantini (37 anni) sarà il più giovane presidente del Club nella sua storia ultracinquantennale. Fa parte del Firenze Est dal 2012-2013 e compirà così il suo decimo anno di appartenenza al Club come presidente, completando una militanza che ha cominciato da ragazzo nel Rotaract. E’ figlio del past president Fabrizio dal quale ha ereditato un carattere aperto e volto al dialogo.

Per il Consiglio 2021-2022, presieduto da Gian Luigi Giuliattini Burbui, sono stati eletti soci di lungo corso rotariano, come ci ha detto lo stesso Gian Luigi ricordando il difficile momento che – dopo la pandemia – richiederà ancor maggiore impegno.

Si tratta dei past-president Giancarlo Taddei Elmi (vice-presidente) Marco Minucci (tesoriere) Giovanni Fossi, Giuseppe Rogantini Picco e Stefano Selleri. Con loro Cristina Acidini, che ha più volte contribuito al Consiglio e ad importanti commissioni e Pier Massimo Spagli (segretario) che tra i soci più recenti è uno dei più attivi.

Il progetto rotariano di aiuto alla scuola per i ragazzi in ospedale è cominciato dalle matite, quelle che formano il cuore perché in ospedale non si possono portare gli attrezzi da casa e bisogna ricostruire un ambiente scolastico dalle basi.

Lo ha sottolineato anche l’assessore S. Funaro ringraziando il Firenze Sud e i club che si sono uniti all’iniziativa partita già lo scorso anche che ha coinvolto le scuole attive verso i ragazzi in ospedale, a cominciare dal Pascoli, istituto capofila in Toscana per il quale ha descritto i legami scuola-ospedali il preside Bussotti ma soprattutto l’entusiasmo e la competenza delle maestre e professoresse intervenute che hanno spiegato le difficoltà di fare comunità tra la scuola e i ragazzi ricoverati.

Un’esperienza innovativa ma anche anticipatrice della chiusura per la pandemia che ha condotto le scuole alla didattica a distanza, misurando i problemi tecnici con quelli psicologici e sociali. Il service rotariano, intervenendo su sussidi, computer e connessione, garantisce oggi un aiuto che può diventare basilare per tutti. Una speranza di non lasciare indietro i più deboli in un mondo che, con la pandemia, non pare proprio essere diventato più semplice