anno 2023 2024      

 

Martedì 2 novembre 2021 – Nella Basilica di San Miniato si è tenuta la Santa Messa in suffragio dei defunti del Rotary, officiata dall’Abate Padre Bernardo Gianni, nostro socio onorario.

Tre lutti hanno, proprio in questi giorni colpito la più ampia famiglia del nostro Club. Nella mattinata è stato celebrato il funerale della signora Maria Grazia Galardelli Zerauschek scomparsa improvvisamente sabato 30 ottobre. Molti i soci presenti. Alla fine della cerimonia Giancarlo Taddei Elmi ha preso la parola a nome del Presidente e di tutto il Firenze Est ricordando con affetto Maria Grazia ed esprimendo a Mario la nostra vicinanza in questo triste momento.

Sempre presente a fianco al marito, il nostro socio Mario Zerauschek, la sig.ra M. Grazia, elegante e discreta, è stata ricordata nella nostra preghiera di oggi. A Mario e alla famiglia le più vive condoglianze per la grave perdita.

Nel pomeriggio del primo novembre, a Sant’Ilario a Colombaia, la sua chiesa di tutta la vita, è invece stato celebrato il funerale della signora Gianna Parretti Pagnini, vedova del past-president (1986/1987) Silvano Pagnini. Donna autenticamente fiorentina, animatrice per molti anni del Comitato delle consorti dei soci del Rotary Firenze Est e di tante iniziative benefiche.

Ai figli Giampaolo (socio del RC Firenze Brunelleschi) e Giancarlo e alle loro famiglie le più vive condoglianze per la grave perdita. Gianna amava in particolare il teatro vernacolare.

Ma questo inizio di novembre è stato funestato anche dalla notizia della scomparsa di Giampaolo Morini Bianzino (1943-2021) nostro ex socio. Per anni vicepresidente e dirigente di Confcommercio, impegnato anche nella politica fiorentina come consigliere comunale di opposizione, era titolare di un negozio avviato dalla sua famiglia nel 1890 che prima della chiusura, avvenuta una quindicina di anni fa, aveva avuto successo con varietà straordinarie di camicie su misura. Da giovane fu un ottimo atleta conseguendo ottimi risultati nel getto del peso e gareggiando in altre specialità. Ai figli Leonardo e Nicola le più vive condoglianze del Firenze Est.

Iniziata come tradizione con l’incontro con i dirigenti del Club la visita del Governatore F. Damiani è proseguita con la conviviale che ha riunito i soci del Firenze Est insieme con i giovani del Rotaract. Il governatore non ha nascosto le sue emozioni per questa annata di auspicata ripresa cominciata per lui e i colleghi degli altri distretti italiani salendo lo scorso luglio all'Altare della Patria e poi alla sede centrale a Roma della Protezione civile per fare il punto sulla pandemia.

E poi le tante visite ai club, il ritorno delle riunioni distrettuali in presenza e tanta attività, forse anche per bruciare le tappe temendo che il Covid potesse ancora bloccare nostre iniziative, tra le quali si distacca il mese musicale che sta prendere avvio da Grosseto per arrivare a Firenze il 3 dicembre ( ore 18 auditorium della CRF) con l’Orchestra dell’Abruzzo.

Le visite ai club hanno avuto un felice impatto su Damiani che, già ha già incontrato oltre metà dei club, conoscendo “persone eccezionali oltre quelle poche che frequentano le distrettuali”, ha detto ricordando poi la necessità di risvegliare l’orgoglio di essere rotariani, a cominciare dal distintivo, da portare sempre. Il Rotary – ha sottolineato Damiani – era presente ufficialmente alla fondazione dell'ONU (di cui domenica 24 ricorre la Giornata mondiale) ma ancora “oggi dobbiamo essere capaci di fare società civile. Certo, nella città di Firenze ci sono forse troppi club con le conseguenti difficoltà di rapporti con le istituzioni. Dobbiamo però provarci.”

E ha portato l’esempio di un club piccolo (Casentino) che ha saputo unire di recente i comuni della vallata per un progetto di costruzione di centri sportivi che ha avuto insperato successo. Purtroppo non mancano le delusioni, come durante una recente intervista in cui il noto magnate americano Bill Gates ha dimenticato il Rotary attribuendosi da solo il successo della lotta alla polio “senza proteste da parte di Evanston o Zurigo quando rotariani hanno dato la vita per portare vaccini in Paesi difficili”. Anche questo uno sprone a comunicare di più cosa il Rotary è capace di fare.

La signora Margherita Damiani ha quindi ringraziato il Club per la bella serata e il pomeriggio nel laboratorio del nostro Paolo Penco, presentando un progetto di rotariani maremmani impegnati nel volontariato in un campo estivo per 20 ragazzi disabili che si tiene all'oasi del WWF di Orbetello insieme con altrettanti coetanei. Si faceva prima del Covid si spera farlo nel 2022. Un aiuto dei club è necessario, ha concluso. Coi saluti finali Damiani ha riaffermato la sua “passione e l’orgoglio di essere rotariano. Spero sia lo stesso anche per voi”.

I soci hanno discusso e approvato un bilancio positivo per l’anno rotariano scorso dopo aver ascoltato la relazione del tesoriere D. Ferraro e del revisore G. Sistini. L’andamento del club è stato condizionato dalla situazione epidemiologica mantenendo tuttavia tutti gli impegni. L'anno rotariano 2020-2021 si è chiuso con un avanzo di gestione di Euro 3.567,03 euro. Al 30 giugno 2021 l'effettivo del Club si componeva di 71 soci, avendo accolto 2 nuovi soci e registrato le dimissioni di 5 soci.

Dal punto di vista delle entrate ordinarie abbiamo registrato una contrazione rispetto al preventivo di 13.350 euro sulle quote annuali e di oltre 20.000 nel suo complesso. La riduzione maggiore si è registrata nelle quote dovute dai soci perché nel III trimestre è stato riconosciuto uno sconto del 50% sulla quota sociale. Alcuni soci anziché usufruire ti tale riduzione hanno scelto di destinare l’importo alla Rotary Foundation.

Paradossalmente le restrizioni sanitarie causate dal COVID-19 hanno inciso positivamente sulla riduzione dei costi poiché le riunioni del club si sono mediante strumenti informatici. Nulla è stato però sottratto alle attività sociali coi Premi Columbus, Testimonianza - Barbara Bona, Squarci e Cento Artigiani, i service a favore della Fondazione Santa Maria Nuova, i buoni (assegni circolari) consegnati al Comune di Firenze e destinati a 20 famiglie bisognose, all’associazione VOA VOA (consegna dei panettoni natalizi a tutti i soci del club) e quello amici della scuola.

La rassegna teatrale del TeatRotary che destina l’intero incasso al programma POLIO PLUS e che quest’anno si è svolta a luglio anziché febbraio ma il Club ha comunque contribuito con un versamento di Euro 2.550,00 alla RF cui si aggiunge il programma EREY. Resta in attesa, a causa del blocco causato dall’emergenza sanitaria ancora in corso, un importante service relativo con ANDI onlus in India. Restano attivi i rapporti con i Club locali e in particola modo con il Rotary Club di Manali che ci sta assistendo per portare a termine il progetto.

Lo stesso Club ci ha reso partecipi di un altro importante service per l’acquisto di un macchinario per l’ospedale locale. A quest’ultimo progetto abbiamo accantonato la somma di 2.000 euro prelevandola dal fondo quadrangolare 2018-19. Preme precisare che questo fondo è stato alimentato anche con risorse provenienti dall’anno rotariano 2019-20. È stato inoltre accantonato l’importo di Euro 1.000 per le spese future per l’aggiornamento dello statuto del Club in corso di definizione.

I soci hanno poi confermato il dott. Giuliano Sistini quale revisore anche per l’a.r. 2021-2022.

20 assegni circolari del valore di 300 euro ciascuno, destinati ad altrettante famiglie bisognose, individuate dal Rotary Club Firenze Est in collaborazione con i Servizi Sociali del Comune di Firenze, sono stati consegnati all’assessore Sara Funaro dal Presidente del Club Gian Luigi Giuliattini Burbui col Past-President Simone Martini.Funaro Giuliattini Martini

“Un grazie di cuore al Rotary Club Firenze Est - ha detto l’assessore Funaro - che con questa donazione regala un sorriso a 20 famiglie in difficoltà segnalate dai nostri Servizi sociali.

La solidarietà del Rotary è la dimostrazione chiara di come il tessuto associativo della nostra città, di cui il Rotary è parte integrante, sia sensibile e attivo per offrire sostegno e supporto ai cittadini che vivono in situazioni di fragilità e devono sopportare difficoltà attivo per offrire sostegno e supporto ai cittadini che vivono in situazioni di fragilità e devono sopportare difficoltà quotidiane, che con la pandemia purtroppo sono peggiorate.

Il presidente dell'ANFFAS Paolo Restelli ha presentato le attività dell'associazione, i cui scopi sono la tutela ed il benessere di persone affette da gravi disabilità. Fiore all'occhiello dell'associazione è il trasporto dei disabili assicurato a tutti i pazienti affinché, dopo l'assistenza e le attività svolte in sede, vengano riportati alle loro famiglie dove erano stati presi al mattino.

L’Associazione, nata a Roma 60 anni fa da un gruppo di famiglie con figli in difficoltà, ha trovato sede lungo la via Bolognese in edifici di cui si prospetta una parziale la ristrutturazione (rifacimento finestre e caminetto) di cui nella riunione, anche in vista di un possibile inserimento del progetto nelle nostre iniziative, si è accennato a un costo di ca. 7.000 euro. Nel libro che il presidente dell'Anffas ha consegnato al Club i 60 anni dell'attività dell'Onlus un segno della loro attività poiché il volume è volutamente tagliato storto. Il titolo (La collina delle meraviglie) dice tutto di quanto l’associazione faccia nella sua sede fiorentina.

Il richiamo alla storia non è casuale: quando nel 1958 Maria Luisa Ubershag Menogotto fondò l’associazione le persone con disabilità, soprattutto se intellettive e le loro famiglie vivevano in una situazione drammatica, circondate da un clima di ghettizzazione e compatimento, fruendo quasi esclusivamente di frammentarie iniziative di carità e lasciate sostanzialmente sole e prive di supporti e opportunità. Il destino di moltissime di loro, emarginate dalla scuola, dal lavoro e dalla società, era quello di condurre una triste e poco dignitosa esistenza e spesso segregate in grandi istituti psichiatrici. Chi di noi è nato in quell’epoca ricorda come i disabili vivessero appunto “da parte”, una situazione che fortunatamente oggi non ci appartiene più. Per quanti pensano che la nostra società sia fallita, un segno inequivocabile: la pietà è divenuta condivisione, in uno sforzo di miglioramento che ci ispira per il futuro.

Da Piazza Santa Maria Novella a Piazza Santa Trinita alla scoperta dei luoghi delle famiglie rinascimentali.

La bellezza di un tramonto fiorentino di inizio autunno ha accolto in piazza Santa Maria Novella il gruppo del nostro Club che ha seguito la guida Elisa Pasqualetti, che già avevamo conosciuto “virtualmente” durante le fasi più dure della pandemia, in un tour breve in quanto a distanza ma denso di storia e di cultura, di fronte a chiese e palazzi testimoni della potenza e della magnificenza di alcune antiche famiglie fiorentine

.Pasqualetti

La facciata di S. Maria Novella ha dato lo spunto per parlare degli Alberti e del loro grande architetto Giovan Battista e dei suoi committenti i Rucellai, che abbiamo ritrovato davanti al palazzo ed alla loggia omonimi, apprendendo che la loro fortuna partì da un lichene (“oricella”) e dalla pipì (sic) che gli faceva assumere un colore violetto, ottimo per tingere le loro stoffe esclusive. In Via Tornabuoni ecco i Tornaquinci poi rinominati Tornabuoni e gli Strozzi col loro possente palazzo. In Piazza S. Trinita, infini, i Feroni Spini e i Bartolini Salimbeni che del papavero “sonnifero” (da dare ai concorrenti) fecero uno stemma col motto “Per non dormire” .potenza e della magnificenza di alcune antiche famiglie fiorentine.