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Incerta fino all’ultimo per atteso maltempo, la dimostrazione di doppio integrato si è svolta sul campo 7 con vivo interesse da parte di tutti anche per la successiva donazione di una carrozzina adatta a questo sport, in cui tennisti di diversa abilità si affrontano da pari a pari.

La dimostrazione è stata condotta da Stefano Puccetti e Lorenzo Bonavita, atleti della Montesport ASD, con le tenniste Fabiana Mazzara e Elena Paoletti del Tennis Club La Limonaia di Sesto Fiorentino.

Dopo la conviviale Gianluca Leo, coach di Stefano e Lorenzo, ha spiegato anche con un filmato la loro attività. Gianni Pacini, presidente onorario di Spingi la vita ha raccontato, non trattenendo la sua emozione, l’esperienza vissuta da e con il figlio Andrea, purtroppo stasera assente per motivi di salute che l’hanno condotto alla fondazione dell’associazione Spingi la vita, costituita da e per lui, dopo il terribile incídente stradale subito quindici anni fa a soli 24 anni, riportando una grave lesione del midollo spinale. Paracadutista e atleta appassionato, Andrea non si è arreso ed ha lottato per tornare a vivere e volare, riuscendo a partecipare e vincere a vari campionati di volo indoor e ad ottenere, primo tra i disabili, il diploma di paracadutista civile. Attualmente dirige un importante progetto a Pero ed è riuscito finora a coinvolgere nello sport e a far volare indoor oltre 400 ragazzi con varie disabilità. Speciale l’attività di supporto ai ragazzi vittime di incidenti e alle loro famiglie e nella prevenzione, con campagne mirate alla sensibilizzazione nelle scuole.

E attraverso Gianni che quindi è stata consegnata all’Associazione Spingi la vita una carrozzina per padel, acquistata congiuntamente, per essere utilizzata dalla Rondinella Padel, una società sportiva rappresentata dall’altro figlio Matteo, per mettere il primo mattone di un progetto che avvicini i giovani disabili anche a questo “nuovo” sport.

Basta una foto per dire della serata, gioiosa, ai Centanni. Autore Valentino, il giovane cameriere che assieme a Silvano, il titolare storico, e a Niky ha servito del buonissimo gelato. Per gli appassionati: gusto malaga con un goccio di china e sorbetti di frutta, tutto rigorosamente a chilometri (ma dovremmo dire metri) zero.

 27luglio23

Ingegnere, 60 anni appena compiuti, Nicola Andreozzi svolge la sua attività presso il Provveditorato alle Opere Pubbliche, una importante struttura tecnica del Ministero delle Infrastrutture dove è giunto per concorso dopo numerose esperienze che ne hanno formato una significativa specializzazione nelle opere idrauliche e portuali così come nel mantenimento di immobili pubblici, tra i quali le caserme. Un lavoro di cui va molto orgoglioso è stata la progettazione delle opere che il Genio Civile ha impostato e allora in parte realizzato sotto la sua attività nell’Ombrone Pistoiese, anni dal 1996 al 2001. Il tema, che si collega ai concetti di bonifica, mantenimento del territorio e di difesa della natura ha permesso anche un piccolo dibattito circa le diverse concezioni di interventi nel tempo, anche in dipendenza delle competenze che le leggi nazionali e regionali affidano a enti diversi.

Daniele Spini ha presentato il Socio Onorario, il direttore Ceretta del quale ha sottolineato l’impegno e la maturità artistica che, in una battuta, ha riassunto così: più che giovane, ha così tanto da fare che non ha ancora trovato il tempo di compiere 50 anni.

Avere accolto Diego Ceretta (Milano, 1996) quale nostro socio onorario è un segno di vicinanza all’attività dell’Orchestra Regionale, al Teatro Verdi e agli altri teatri della Toscana dove l’orchestra distribuisce i suoi concerti e il segno di un’autentica apertura del Rotary alla gioventù. Ceretta – tra tutti i soci, effettivi come onorari – è il più giovane mai ammesso. Nel suo discorso Diego ha raccontato la sua provenienza da una famiglia di musicisti, l’impegno anche fisico nella direzione e il rapporto col pubblico augurandosi di vederci numerosi alla sua prima attuazione fiorentina di quest’anno il prossimo 1° dicembre.

A Villa Arrivabene successo della serata finale della XIV edizione della rassegna di teatro amatoriale TeatRotary. Lunedì 17 commedia classica del vernacolo fiorentino: “L’acqua cheta”, portata in scena dagli attori di Pizzichi di Sale. Bravissimi in un testo difficile perché notissimo e con numerosi esterni che non sono facili da portare su un piccolo palcoscenico.  Numeroso il pubblico (sono state aggiunte sedie) a conferma della buona tradizione che dal 2021 ci porta d’estate nel giardino della villa di Piazza Alberti. Un arrivederci al prossimo anno.

L’assenza di Tommaso Bellucci, in viaggio per lavoro e Kevin Donvito, impegnato con gli esami, ha lanciato come leader dell’animazione delle nostre serate l’amico Leonardo Tulini con grande risultato a favore delle nostre iniziative.

Il RTC Firenze Est ha celebrato il suo compleanno insieme con una partecipazione ampia dei nostri soci. Era il primo d’Italia, nel 1968, anche se un disguido postale fece arrivare la Charta dall’America dopo quella di un altro club. Così raccontavano i rotariani di allora. Per l’occasione donata a tutti i presenti una piccola ruota in ottone placcata oro in ricordo della serata in una fresca serata all’aperto. Dopo l’introduzione di Virginia Fortunati e i saluti da parte delle autorità presenti, nel corso della serata sono intervenuti a parlare del “loro” Rotaract gli ex presidenti Taddei Elmi, Ilaria Pistoiesi ed Enrico Fantini cui si è aggiunto l’assistente del governatore Carlo Francini Vezzosi. Brindisi finale con sciabolata del superprofessionale Tiziano Chiappini alla magnum di champagne, dono del nostro Club

Al Golf Club dell’Ugolino piacevole serata estiva a bordo piscina con i musicisti jazz Sandro e Lorenzo, discreti nella loro performance. Raccolta fondi a favore degli amici del Distretto 2072 della Romagna, in aiuto alle popolazioni colpite dalla recente alluvione.

Ha preceduto la riunione una simpatica gara di putting green aperta a tutti, golfisti compresi i figli dei nostri soci, premiati dalla presidente: sulle 9 buche vittoria a Giulio Petrocchi, figlio di Giovanni.

E infine un riconoscimento al sig. Carmine, storico gestore del ristorante, che lascia il servizio attivo per la meritata pensione con la serata del Firenze Est, cui ha servito cene estive di grande bontà e perfetta organizzazione per almeno trent’anni