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I relatori, Federico Antich, presidente della Commissione Fondazione Rotary del Club , Giacomo Aiazzi e Massimo Petrucci, presidenti rispettivamente delle Sottocommissioni distrettuali Sovvenzioni e Raccolta Fondi,  hanno esposto con legittimo orgoglio i successi della Fondazione Rotary e del suo metodo, riconosciuto internazionalmente per trasparenza e qualità nel ripartire verso i grandi progetti (il più grande la lotta contro la polio) e i bisogni, anche improvvisi, dei territori di tutto il mondo in cui è presente il Rotary.

Spazio anche alla nuova Fondazione Rotary Italia che, attraverso l’applicazione delle norme ETS, garantisce anche vantaggi fiscali ai donatori.

 

Bassissima ma superattiva partecipazione dei nostri soci. Unico a correre, nella camminata di 3 Km, Piermassimo Spagli mentre il nostro presidente ha gestito il punto di ristoro a fine gara, Claudia Cozma era lungo il percorso ad indicare la via agli atleti. Importante presenza dei rotaractiani: la presidente Luisa Pilo, Kevin Donvito, Jacopo Curradi, Riccardo Penco ed Elena Selleri per l’Interact.

Tuttavia delle 600 pettorine numerate ed esaurite, la metà non hanno fatto la loro comparsa. All'inizio Alessandro Masti di Radio Toscana ha chiamato i singoli club invitando i partecipanti ad alzare le braccia ed a “farsi sentire”. Saluti del solo partecipante del Firenze, dei due dell’Est e di altri club più piccoli con 6-8 partecipanti e partenza: giovani e meno giovani (soprattutto) che portando sulle magliette il logo del Rotary percorrevano le vie d’Oltrarno. Dei vip annunciati nemmeno l’ombra ma l’obiettivo era una donazione all’associazione Il Ritrovo. 

P. Bernardo ha sviluppato l’omelia sulla situazione generale unendo la celebrazione dei Santi del giorno precedente con la consacrazione di tutti i defunti, ricordando gli amici rotariani. Al termine, in una chiesa strapiena, il nostro Giovanni Petrocchi ha letto la preghiera dei rotariani, presenti con i loro stendardi molti club di Firenze e loro soci, fianco a fianco con la nostra delegazione.

L’edizione numero 43 del Premio Columbus, svoltasi il 12 ottobre, ancora una volta su iniziativa del Rotary Club Firenze Est, ha unito le personalità premiate (Salvatore Settis per la cultura, Marco Bitossi per l’impresa e Sara Lucatello per la scienza) ad un approfondimento sulla figura del navigatore genovese, affidata allo studio dell’amm. Cristiano Bettini che ha analizzato l’estrema precisione delle rotte seguite da Cristoforo Colombo fin dal primo viaggio nel 1492.

Con a disposizione pochi strumenti e la preziosa carta di Paolo Toscanelli, Colombo centra l’obiettivo come un navigatore moderno. Certo, non sapeva dove fosse approdato ma lo fece comprendere subito se solo pochi anni dopo i contorni delle Americhe appaiono nelle carte geografiche col Nuovo Mondo che si interpone tra Europa e Estremo Oriente. Con il coraggio dell’esploratore Colombo realizza il suo sogno e impone al mondo la sua visione.

E c’è molto di questa capacità innovatrice nei profili dei premiati che il Club presieduto da Michele Reali ha prescelto in questo anno sociale 2024-2025, tutti legati alla rotta colombiana tra Italia e Americhe.

columbus2024

Calabrese radicato a Pisa dove ha diretto la Scuola Normale Superiore, l’archeologo Salvatore Settis, in America è stato direttore del Getty Center for the History of Art and the Humanities di Los Angeles negli anni novanta e a Genova, nella città di Colombo, ha ricevuto il Grifo d’Oro dal Comune.

Nel suo intervento ha voluto ricordare l’organizzazione di alcune mostre che hanno portato l’arte italiana nel mondo sottolineando le somiglianze tra noi, gente di oggi e le figure dell’arte anche più antica, a volte sorprendentemente simili a noi.

Marco Bitossi è un imprenditore toscano, leader del gruppo Colorobbia, primo fornitore per la decorazione di prodotti ceramici a livello internazionale con aziende in tutto il mondo, tra cui la più recente negli Stati Uniti d’America ma anche in altri paesi, in una globalizzazione della qualità che rende le aziende fondate dal padre un legato unico dell’ancor più lunga storia dell’artigianato artistico toscano.

Sara Lucatello, astronoma dell’INAF di Padova, presidente della European Astronomical Society, si è trovata davvero a suo agio nella città dell’astronoma più nota della nostra epoca, l’indimenticabile Margherita Hack. Fa parte di quella schiera di studiose che hanno affermato la posizione della donna nelle materie scientifiche moltiplicando gli esiti straordinari delle ricerche sull’origine della vita.

Colombo fu fortunato? – si è chiesto l’amm. Bettini; sì e non solo per la sua abilità di navigatore e il combinarsi di fattori imponderabili ma anche per aver incitato tutti a non arrendersi ma a proseguire sulla rotta, adattandosi ai fattori del cambiamento e mettendo a disposizione di tutti i propri risultati. Inziata nel 1948, la storia del Premio Columbus vede lo snodo principale nel 1982 quando il Rotary Club Firenze Est ne riprese l’organizzazione, in sinergia con le autorità cittadine, quest’anno rappresentate dal consigliere Conti, cosicché Firenze continui ad ospitare un’iniziativa consona alla sua vocazione e alla sua storia.

Durante la manifestazione un artistico annullo filatelico, opera di Riccardo Penco, è stato disponibile nell’ufficio postale temporaneo installato all’Hotel Baglioni che ha ospitato per la prima la cerimonia.

La conviviale si è aperta con la presentazione del nuovo socio ing. Niccolò Chierroni (44 anni). Il socio presentatore Giuseppe Ferraro ha spiegato l’attività di Niccolò che, conseguita la laurea nella nostra Università, ha lavorato in importanti aziende approdando poi all’attuale incarico di CEO di Mermec Engineering e di Blackshape SpA, appartenenti alla Angel Company della famiglia Pertosa, che si occupano di innovazione tecnologica nei campi dell’I.A., elettromagnetismo applicato e di aviazione (aerei da addestramento). Il gruppo impiega più di 2000 dipendenti, dei quali 1400 ingegneri, progettando e sviluppando soluzioni ad alta tecnologia per i settori del ferroviario, della meccatronica digitale e dell’aerospazio.

Da tempo socio del nostro Club, Riccardo Bindi è un affermato odontoiatra che ha sviluppato modalità innovative della sua attività, in particolare nel delicato settore dell’implantologia che ha definito ‘’4.0’’ come accade nell’elettronica per i processi di elaborazione di programmi sempre più affidabili. Lo scopo è restituire un sorriso naturale e fonte di autostima a pazienti che hanno necessità di una ricostruzione efficiente. E’ un percorso di qualità totale sul quale il dott. Bindi ha concentrato la sua conversazione sottoponendosi poi alle domande dei presenti che, come tutti, hanno la loro storia dentale.

Sono molto diverse le storie delle fabbricerie che per legge si occupano della gestione di importanti luoghi, principalmente sacri e di grande rilievo storico-culturale. A Firenze la più importante è l’Opera del Duomo che amplierà il museo entro i prossimi 5 anni, grazie all’enorme afflusso ai monumenti (Duomo, Battistero, Museo).

Diverse le vicende della Medicea Laurenziana (San Lorenzo, compresa la grandiosa biblioteca) e di Santa Maria Novella, luogo storico della presenza domenica a Firenze, sede di un concilio decisivo del XV secolo. Tutte meritano di essere visitate, anche per sostenerne le attività di conservazione.

La nostra Cristina Acidini, ora alla guida di Santa Croce ha descritto il tempo nuovo della Basilica, pantheon dei grandi italiani e segno della presenza francescana a Firenze, caso esemplare di unione tra essenziali funzioni religiose e il turismo culturale come dimostrano le frequenti mostre.