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Il bullismo tra studenti è da qualche tempo un fenomeno attentamente studiato. Non è nuovo e – come ha dettto il presidente Tonelli - tutti “ricordiamo qualche marachella scolastica che provocavamo o subivamo e che forse ci preparava ad affrontare successive esperienze di vita e di lavoro”. Ciò che separa l’irrequietezza giovanile dal bullismo è però il superare il semplice scherzo passando ad una sopraffazione e denigrazione molto pericolosa, specialmente quando amplificata dalle reti sociali (cyber bullismo).
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La XXXIX riunione quadrangolare dei club contatto di Firenze Est, Paris La Défense, Wiesbaden Rheingau e Bruxelles Ouest si è svolta quest’anno a Parigi con un programma che ha favorito gli incontri tra amici vecchi e nuovi. Giovedì sera siamo stati accolti, a piccoli gruppi, da rotariani locali, anche a casa di qualcuno, un privilegio che – insieme con il superamento di ogni distanza linguistica – ha garantito un contatto diretto e una prospettiva unica sulla vita dei nostri ospiti. Venerdì la giornata ha offerto un incontro a Coubevoie, in comune e presso un magnifico parco lungo la Senna. La città di Courbevoie, che ospita il quartiere modernissimo della Défense, si trova lungo il fiume di Parigi in linea con la grande arteria che parte dall’Arco di Trionfo di Place de l’Etoile (oggi intitolata al liberatore della Francia Charles De Gaulle) attraversa Neuilly e il suo storico ponte per raggiungere di nuovo la Senna e la Grande Arche, l’arcata quadrata che chiude la prospettiva dalla città ottocentesca a quella modernissima dei grattacieli.
Il panorama dalla Défense, è mozzafiato, abbracciando tutta Parigi, dalla Torre Eiffel al Sacro Cuore. Una seconda sorpresa l’incontro con la nostra Claudia Caluori, la giovane avvocato che il Firenze Est ha inviato tre anni fa al RYLA internazionale organizzato a Parigi dall’amico Daniel Haumont e divenuto un appuntamento tradizionale della nostra azione per i giovani. Si svolgerà anche nel 2018 nell’ultimo fine settimana di novembre. Claudia sta concorrendo ad una nuova avventura rotariana per una borsa di studio sulla pace che il nostro club sostiene presso il R.I.
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Il programma ci ha proposto un nuovo incontro con un’istituzione fiorentina di rilievo nazionale, lo Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare, rappresentato dal comandante col. Antonio Medica. E’ un ritorno, per certi versi, nel nostro club che ha avuto l’onore, nel 1992, di aver annoverato tra i propri soci il comandante dell’epoca, il col. Gianfranco Polidori, putroppo recentemente scomparso, guida dei soci di allora in una memorabile visita allo Stabilimento.
Sorto a Torino nel 1853 lo Stabilimento ha al suo attivo grandi successi nella fornitura di medicinali decisivi per la sopravvivenza della popolazione. Fu il chinino, realizzato dal 1900 sotto la guida di Carlo Martinotti, l’unico farmaco efficace nel contrasto della malaria, che all’epoca ancora infieriva sulle popolazioni di varie aree del Paese. Poiché il chinino veniva estratto dalla corteccia dell’albero della china, allora importata a caro prezzo, l’impegno di Martinotti introdusse nuove tecniche di lavorazione, compresa la realizzazione del chinino in compresse e dei cioccolatini al chinino per favorirne l’assunzione da parte dei bambini, dato il sapore amarissimo del principio attivo ma anche la conclusione di un accordo con l’Olanda per assicurare all’Italia la produzione di una piantagione in Indonesia, allora colonia dei Paesi Bassi. Sembra strano ma è ancora una “concorrenza” con l’Olanda, massimo produttore di derivati dalla cannabis, a fare dello Stabilimento l’unico autorizzato a produrre gli estratti necessari alla cura di numerose malattie.
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Il Seminario è un luogo poco conosciuto e pieno di sorprese artistiche e storiche che un fiorentino deve conoscere. In particolare eccezionale la possibilità di visitare l’antica biblioteca con la guida della dott.ssa Elena Gurrieri ed i locali dove vivono i seminaristi, un ex-convento settecentesco con mirabili ed armoniosi spazi che invitano alla meditazione. La nostra Cristina Acidini ha illustrato le bellezze artistiche di questo luogo, una splendida miniera di notizie ed immagini sulla Firenze del ‘400 (la definizione è di Elena Gurrieri) come la si comprende oggi e come sta nel codice Rustici, preziosa opera di proprietà del Seminario, recentemente riprodotto dalla casa editrice Olschki.
Un manoscritto corredato da disegni acquerellati che l’orafo fiorentino Marco di Bartolomeo Rustici compilò dal 1441 al 1447 per narrare il viaggio al Santo Sepolcro ed al monte Sinai e la sua città che era diventata un cantiere di prodigiose opere e mutava di momento in momento. Daniele Olschki l’attuale Direttore della casa editrice ha spiegato la bravura degli artigiani che hanno reso possibile la riproduzione di quest’opera.
La cena si è poi svolta nel refettorio del convento, sala mistica ed armoniosa grazie a un affresco di Bernardino Poccetti che riempie la parete principale con l’immagine di Cristo che ritorna dal digiuno passato nel deserto.
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Due gli scopi della riunione di oggi: conoscere meglio il lavoro della Guardia di Finanza e avvicinarsi al futuro del no-profit, un mondo in evoluzione, legislativa e operativa, che richiede attenzione anche per le criticità che presenta. Il generale Lipari ha parlato dei compiti della Guardia di Finanza mentre il capitano Rosanelli ha trattato nello specifico la nuova normativa sul Terzo Settore.
La recente riforma del Terzo Settore è stata uno dei provvedimenti più attesi della XVII legislatura ma la mancanza di oltre 40 provvedimenti attuativi ne rende incerta l’applicazione e, con il cambio politico in corso, resta difficile individuarne gli esiti. In questo quadro l’individuazione dei principali istituti della nuova disciplina rappresenta un’importante anteprima dello sviluppo normativo seguente ed è significativo che la Guardia di Finanza imposti fin da ora la propria azione verso i rischi che l’oc cultamento di attività commerciali all’interno del Terzo Settore potrebbe comportare con evidenti risvolti fiscali ma soprattutto di distorsione del mercato. Il dibattito seguito alle relazioni ha permesso di approfondire alcuni temi con l’intervento di nostri soci tra cui Matucci, Rogantini, Brandi, Tredici, Zerauschek, Diana, Spagli.
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In un magnifico pomeriggio di sole San Miniato ha accolto i rotariani di alcuni club fiorentini per l’inaugurazione delle porte della basilica restaurate col contributo anche del Firenze Est. L’abate P. Bernardo, nostro socio onorario, ha chiamato a raccolta i numerosi intervenuti con in mano il libretto dei nostri 50 anni, ricevuto una settimana prima insieme col distintivo di socio onorario del club. Aperte le porte, si è svolto all’interno un concerto beethoveniano del complesso Musica ricercata.
L’interclub con i Rotary Club Firenze Valdisieve, Firenze Michelangelo, Firenze Granducato, Fiesole, Figline-Incisa Valdarno, Scandicci, San Casciano-Chianti con un partecipato aperitivo nel Chiostro. Già prima l’incontro aveva incluso alcuni interventi, tra cui quello della nostra Cristina Acidini.
L’incontro rotariano è stato un preludio della festa del millenario il prossimo 27 aprile. In quel giorno del 1018, infatti, il vescovo fiorentino Ildebrando firmò la «Charta ordinationis» recuperando, dalle rovine di una precedente chiesa carolingia le reliquie del martire Miniato, un esule armeno ucciso nel 250 dai soldati dell'imperatore Decio, per collocarle in un altare che sarebbe diventato il centro della basilica.
Il vescovo, per render solenne la fondazione, consegnò al sacerdote il pastorale che ne marcò l’incarico di primo abate di una comunità monastica benedettina. Celebrazioni si terranno per un anno intero a cominciare dallo stesso 27 aprile quando le poste presenteranno un francobollo da 95 centesimi autoadesivo della serie “Il patrimonio artistico e culturale italiano che con i suoi 400.000 esemplari farà da invito a quanti si avvicineranno al monte sopra Firenze.
Tutte le manifestazioni sono riportate nel sito: https://millenario.sanminiatoalmonte.it/home/eventi