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La XXXIX riunione quadrangolare dei club contatto di Firenze Est, Paris La Défense, Wiesbaden Rheingau e Bruxelles Ouest si è svolta quest’anno a Parigi con un programma che ha favorito gli incontri tra amici vecchi e nuovi. Giovedì sera siamo stati accolti, a piccoli gruppi, da rotariani locali, anche a casa di qualcuno, un privilegio che – insieme con il superamento di ogni distanza linguistica – ha garantito un contatto diretto e una prospettiva unica sulla vita dei nostri ospiti. Venerdì la giornata ha offerto un incontro a Coubevoie, in comune e presso un magnifico parco lungo la Senna. La città di Courbevoie, che ospita il quartiere modernissimo della Défense, si trova lungo il fiume di Parigi in linea con la grande arteria che parte dall’Arco di Trionfo di Place de l’Etoile (oggi intitolata al liberatore della Francia Charles De Gaulle) attraversa Neuilly e il suo storico ponte per raggiungere di nuovo la Senna e la Grande Arche, l’arcata quadrata che chiude la prospettiva dalla città ottocentesca a quella modernissima dei grattacieli.

Il panorama dalla Défense, è mozzafiato, abbracciando tutta Parigi, dalla Torre Eiffel al Sacro Cuore. Una seconda sorpresa l’incontro con la nostra Claudia Caluori, la giovane avvocato che il Firenze Est ha inviato tre anni fa al RYLA internazionale organizzato a Parigi dall’amico Daniel Haumont e divenuto un appuntamento tradizionale della nostra azione per i giovani. Si svolgerà anche nel 2018 nell’ultimo fine settimana di novembre. Claudia sta concorrendo ad una nuova avventura rotariana per una borsa di studio sulla pace che il nostro club sostiene presso il R.I.

Mettere insieme persone difficili, perché impegnate, diverse ma riuscirci. E’ riassumendo questo pensiero espresso dal Papa Paolo VI nel 1965 che il presidente Prof. Francesco Tonelli ha condotto il suo intervento di apertura della cerimonia con cui il club ha festeggiato questo sabato i suoi 50 anni. Il presidente ha ripercorso i numerosi service realizzati a favore della comunità e ha sottolineato i risultati ottenuti confortato da una presenza davvero compatta di soci, familiari ed amici. La presenza è stata di un sonoro 60% nel primo sabato di pieno sole che il luogo scelto per la riunione ha esaltato.

Il presidente ha consegnato all’amico Zerauschek un riconoscimento per i suoi oltre 40 anni di appartenenza al club che lo rendono il rotariano di più lungo corso del Firenze Est di oggi. Il premio assiduità è andato invece all’amico Belloni. E dopo gli amici più presenti Francesco Tonelli ha accolto il past-president del RC Wiesbaden Rheingau, in rappresentanza dei club gemelli, dott. Michael Germann che si è rivolto in un ottimo italiano agli amici presenti regalando al presidente un volume sulla sua città.

Il Seminario è un luogo poco conosciuto e pieno di sorprese artistiche e storiche che un fiorentino deve conoscere. In particolare eccezionale la possibilità di visitare l’antica biblioteca con la guida della dott.ssa Elena Gurrieri  ed i locali dove vivono i seminaristi, un ex-convento settecentesco con mirabili ed armoniosi spazi che invitano alla meditazione. La nostra Cristina Acidini ha illustrato le bellezze artistiche di questo luogo, una splendida miniera di notizie ed immagini sulla Firenze del ‘400 (la definizione è di Elena Gurrieri) come la si comprende oggi e come sta nel codice Rustici, preziosa opera di proprietà del Seminario, recentemente riprodotto dalla casa editrice Olschki.

Un manoscritto corredato da disegni acquerellati che l’orafo fiorentino Marco di Bartolomeo Rustici compilò dal 1441 al 1447 per narrare il viaggio al Santo Sepolcro ed al monte Sinai e la sua città che era diventata un cantiere di prodigiose opere e mutava di momento in momento. Daniele Olschki l’attuale Direttore della casa editrice ha spiegato la bravura degli artigiani che hanno reso possibile la riproduzione di quest’opera.

La cena si è poi svolta nel refettorio del convento, sala mistica ed armoniosa grazie a un affresco di Bernardino Poccetti che riempie la parete principale con l’immagine di Cristo che ritorna dal digiuno passato nel deserto.

Perché iscriversi ai Volontari del Rotary? E’ la domanda più frequente che viene rivolta al gruppo di cui Marco ci ha parlato. La ragione è praticissima: avere un gruppo di persone pronte, coordinate e identificabili, pronte a donare tempo, professionalità, capacità organizzative e di coordinamento in interventi di volontariato, coinvolgendo i rotariani e facendo da ponte con le istituzioni.
E’ un impegno veramente volontario, ha detto Frullini, perché si fa solo se si vuole e questa è la garanzia più importante del successo che ha portato da poche decine a a 172 i rotariani del nostro distretto a diventare volontari. L’impegno si sviluppa su tre campi: protezione civile, azione interna e azione internazionale. Quest’ultimo aspetto è il più antico e anche il più complicato. Sul piano interno il punto è la sensibilizzazione dei rotariani verso il volontariato mentre nel campo della protezione civile il riconoscimento ricevuto a livello nazionale ha aperto la strada ad un’intesa con la Regione Toscana. Prevenzione e formazione i punti dirimenti dove i volontari si muovono con capacità e impegno.
Con un certo orgoglio, ha aggiunto il presidente Tonelli, “abbiamo visto le pettorine con il logo rotariano nella tragedia che alcuni mesi fa ha colpito Livorno alluvionando la zona di Montenero e l’ Ardenza. Molti sono stati i volontari del Rotary del nostro Distretto che si sono prodigati in quei giorni per portare aiuto ai sinistrati”. Ed è vero che il caso Livorno ha invogliato molti soci a far parte della squadra dei volontari.
Tra i nostri l’amico Claudio Conese, che ha ricevuto oggi la pettorina gialla, è tra i più recenti aderenti.
Frullini ha ricordato poi il progetto Adotta un’impresa con cui i volontari hanno promosso la diffusione di prodotti tipici di aziende delle regioni dell’Italia centrale colpite dal terremoto di due anni fa. Anche il nostro club ha partecipato con gioia a un’iniziativa semplice ma importantissima per al ripresa economica dal basso delle aree colpite.
Nel dibattito si è parlato di iniziative possibile e di coordinamento tra i singoli e i club (interventi di Tonelli, Taddei, Cobisi) e delle esperienze all’estero di cui Bertini ha fornito un esempio col racconto del pranzo per i senzatetto organizzato da un club londinese nella capitale inglese lo scorso Natale.

In un magnifico pomeriggio di sole San Miniato ha accolto i rotariani di alcuni club fiorentini per l’inaugurazione delle porte della basilica restaurate col contributo anche del Firenze Est. L’abate P. Bernardo, nostro socio onorario, ha chiamato a raccolta i numerosi intervenuti con in mano il libretto dei nostri 50 anni, ricevuto una settimana prima insieme col distintivo di socio onorario del club. Aperte le porte, si è svolto all’interno un concerto beethoveniano del complesso Musica ricercata.
L’interclub con i Rotary Club Firenze Valdisieve, Firenze Michelangelo, Firenze Granducato, Fiesole, Figline-Incisa Valdarno, Scandicci, San Casciano-Chianti con un partecipato aperitivo nel Chiostro. Già prima l’incontro aveva incluso alcuni interventi, tra cui quello della nostra Cristina Acidini.

L’incontro rotariano è stato un preludio della festa del millenario il prossimo 27 aprile. In quel giorno del 1018, infatti, il vescovo fiorentino Ildebrando firmò la «Charta ordinationis» recuperando, dalle rovine di una precedente chiesa carolingia le reliquie del martire Miniato, un esule armeno ucciso nel 250 dai soldati dell'imperatore Decio, per collocarle in un altare che sarebbe diventato il centro della basilica.

Il vescovo, per render solenne la fondazione, consegnò al sacerdote il pastorale che ne marcò l’incarico di primo abate di una comunità monastica benedettina. Celebrazioni si terranno per un anno intero a cominciare dallo stesso 27 aprile quando le poste presenteranno un francobollo da 95 centesimi autoadesivo della serie “Il patrimonio artistico e culturale italiano che con i suoi 400.000 esemplari farà da invito a quanti si avvicineranno al monte sopra Firenze.

Tutte le manifestazioni sono riportate nel sito: https://millenario.sanminiatoalmonte.it/home/eventi

Il Rotary, in collaborazione con Fondazione italiana del Rene, Croce Rossa Italiana comitato di Prato, UO di Nefrologia e dialisi Firenze 2 e la Casa di Cura Villa Donatello, ha garantito questo sabato una serie di prestazioni di prevenzione gratuita in occasione della Giornata Mondiale del Rene celebrata a livello mondiale l’8 marzo, guidate dal prof. Amato. I dati sulla diffusione tra la popolazione della malattia cronica del rene raccontano di un’incidenza pari al 6-7%. Questo deficit della funzione renale, nella gran parte dei casi asintomatico per larga parte della sua storia naturale, è associato per i vari stadi di gravità ad elevata mortalità cardio e cerebro-vascolare.

Sono conosciuti molti fattori di rischio per lo sviluppo di questa patologia, tra i quali appaiono rilevanti il sesso maschile, l’età superiore ai 65 anni, il fumo, l’obesità, l’ipertensione, il diabete, la calcolosi e le infezioni renali, la gotta, le nefriti pregresse e altro ancora. Il tempestivo riconoscimento di un danno esistente della funzione renale rappresenta lo strumento più efficace per contrastarne l’evoluzione verso le forme più avanzate che necessitano di dialisi e/o trapianto. A Villa Donatello volontari sono stati gratuitamente sottoposti ad un controllo clinico-laboratoristico (stick su un campione di urine a fresco, misurazione della pressione arteriosa, della saturazione di ossigeno e della glicemia). I risultati sono stati valutati con un medico nefrologo che esprimerà raccomandazioni e proposte da veicolare al medico di famiglia, per eventuali successivi approfondimenti.
Per rispetto alla riservatezza di ciascuno non vengono in questa occasione diffusi i dati delle presenze. Qualche problema di tempo (la manifestazione era stata annunciata per tutta la giornata ma si è conclusa prima) ha condizionato una migliore partecipazione.