Dai tempi più antichi tutti sanno quanto risultano salutari le acque termali, sia per la prevenzione e cura di alcune malattie, sia nell’ottica oggi sempre più importante di conservare la bellezza e mantenersi giovani. E Porretta è uno dei luoghi storici del termalismo italiano, come ha illustrato il dott. Mitrotta ricordando il tempo d’oro della ferrovia, la prima che attraversò l’Appennino unendo il Nord Italia a Roma. Il mondo delle terme ha intanto subito un profondo cambiamento, passando da una richiesta da parte di una utenza prettamente medica ad una domanda molto più turistica, che ha fatto perdere di vista le proprietà delle acque termali. Ciò rischia di valorizzare solo l’aspetto alberghiero e ricettivo a discapito di quello legato ai trattamenti e spesso generalizzando gli stessi, senza tener conto delle diverse caratteristiche delle acque termali.
Ogni sito infatti ha delle peculiarità che lo differenziano dagli altri, rendendolo adatto alla cura d i patologie diverse, come dimostra l’autentica ricchezza termale del nostro Paese. Le Terme di Porretta, puntando sullo studio e la ricerca al fine di sfruttare al meglio il potenziale delle proprie acque, ha raggiunto alcune specializzazioni di rilievo, tra cui la fibromi algia. Nel dibattito gli amici Zerauschek, Tonelli, Spagli e il suo ospite dott. Pasquale Boccieri, impegnato in un Master sull’argomento, hanno animato una conversazione vivace. E’ toccato invece a Sara Ermini ritornare sulla qualità dell’offerta alberghiera delle Terme di Porretta.
A tutti il dott. Mitrotta ha risposto con competenza concludendo con l’invito a vedere di persona. Ha poi consegnato al Presidente Fantini una targa appositamente realizzata in ricordo di questa serata