anno 2023 2024      

 

Giuseppe Ruglioni, Maestro 8° Dan Okuden, Shihan di Ki-AiKiDo, ha dimostrato come rispondere con le tecniche della sua arte ad una aggressione, interpretata dal nostro (pacifico) presidente Federico Antich. 

Nel corso della riunione altre dimostrazioni pratiche, effettuate con tutti e tre i maestri del Ki Dojo (Ruglioni, Marco Zaccagnini e Marco Lapini) hanno coinvolto gli amici presenti. Il dott. Ruglioni è considerato uno dei maggiori esponenti europei del Ki-AiKiDo. Tiene regolari stages in Italia, in Europa e in Sud America. Ha pubblicato due libri su questa disciplina, tradotti in varie lingue. Allievo di André Noquet e di Hirokazu Kobayashi si è poi avvicinato al maestro Koichi Tohei. Con l'arrivo in Europa di uno dei suoi migliori allievi, il maestro Kenjiro Yoshigasaki, ne segue appassionatamente le orme dal 1978, coadiuvandolo nell'insegnamento della scuola. Ha insegnato il Ki Aikido in molti paesi del mondo e presso la Scuola Speciale per Terapisti della Riabilitazione dell’Università di Firenze. Nella riunione di stasera il maestro Ruglioni ha ripreso anche alcuni temi del suo libro

La serata, aperta a consorti, familiari e loro ospiti, desiderosi di conoscere meglio il nostro sodalizio ha avuto un’anteprima nella visita (tre gruppi guidati da esperte storiche dell’arte) della mostra di Giovanni Colacicchi “ Figure di ritmo e di luce nella Firenze del ’900 ” attualmente ospitata nella Villa che fu del grande antiquario fiorentino ed attualmente gestita – con il giardino splendido a due passi dal Ponte Vecchio – dalla omonima fondazione. Il benvenuto è stato dato dalla dott.ssa Marcella Antonini, rotariana del R.C. Firenze, che ha spiegato le attività che si svolgono nel complesso prima di accompagnarci nel giardino dove si è svolta la parte rotariana e conviviale.

La ripresa della tradizionale riunione al tennis, sui cui campi tanti nostri amici si sono esercitati negli anni, come ha ricordato Giancarlo Taddei Elmi, è coincisa con un rinnovato dialogo col nostro Interact, presente anche la RD Rotaract Caroline Ribi che questo mese interviene a tutte le riunioni del Club. Il dialogo voluto dal presidente Antich si è sviluppato con interventi del presidente Interact Falaschi e di altri amici del club giovanile che si sono uniti ai nostri soci ai diversi tavoli della riunione. Dopo un quadro generale offeto dai due presidenti, si sono presentati gli interactiani Gloria Carlo (studentessa del Ginori Conti) Federico Bertini (che sta per iniziare il Liceo Galileo, figlio del nostro Francesco) Kevin Donvito (prossimo alla maturità) e Marco Leone (19 anni, segretario del club e neoiscritto a Economia). Ognuno ha messo in luce aspetti personali e collettivi dell’Interact sottolineando l’impegno di ciascuno specialmente nell’aprirsi agli altri in una comune attività.

La serata di presentazione del service di interesse pubblico in favore delle persone ipovedenti, con l’intervento degli istruttori e degli allievi della Scuola Nazionale Cani Guida per Ciechi di Scandicci, ha permesso di conoscere meglio questa benemerita istituzione, fondata ottantacinque anni fa per iniziativa dell'Unione Italiana Ciechi e attribuita dal D.P. R. 616/1977 alla Regione Toscana che la gestisce dal 1° aprile 1979.

Il dott. Garzella, un’esperienza di insegnante e di istruttore ormai quarantennale, è il fondatore del GE Camp a Palazzuolo sul Senio, dove si possono mettere alla prova le capacità di gruppi di persone a vivere e lavorare insieme con motivazione e ricerca della collaborazione altrui senza le tante finzioni e convenienze che la società si è costruita ma anche rispettando la situazione attuale. La vera rivoluzione è dunque capire come collocarsi nella realtà e saper sopravvivere insieme agli altri. Gli esempi che la struttura mette di fronte sono tutti legati al costruire qualcosa insieme in stage che coinvolgono squadre aziendali o giovani in difficoltà. Il metodo, nell’intenzione del presidente Antich, è esportabile anche al mondo rotariano e potrebbe essere applicato a gruppi di interactiani e rotaractiani, in un service che verrà proposto anche a livello di distretto

Tradizionale riunione conviviale al Circolo del Golf, serena e divertente. "Fore!” diceva il titolo ma oltre a guardare avanti, com’è richiesto a qualunque giocatore per non danneggiare gli altri o esserne colpito, è stato necessario anche guardare in alto. Federico e Sara lo hanno dovuto fare, con altri amici, a causa della pioggia che ha limitato la prova che ha preceduto la nostra serata. Da Lorenzo Contri, poi, avremmo imparato che uno dei pericoli più frequenti nel golf sono proprio i fulmini.