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La visita al Tempio Ebraico di via Farini è iniziata sotto la guida dell’arch. Renzo Funaro, presidente dell’Opera del Tempio Ebraico  e della prof.sa Dora Liscia Bemporad, direttrice del Museo Ebraico. La Sinagoga di Firenze, che tutti riconosciamo da lontano per il colore verde della cupola, fu realizzata in soli sei anni ed inaugurata nel 1882, esempio di una nuova visione del culto ebraico, non più circoscritto e quasi nascosto in edifici privati ed adibiti a civili abitazioni come avveniva nei ghetti ma esposto al confronto delle altre fedi religiose.

Fu certamente abile l’architetto Marco Treves a progettare un’opera così grandiosa, ma allo stesso tempo così rispettosa del panorama fiorentino nel quale il Tempio Ebraico si inserisce in armonia con le nostre Chiese gotiche e rinascimentali. La visita è proseguita nel Museo Ebraico dove sono raccolti gli oggetti per il culto, usati per particolari cerimonie, e dove è ospitata la sala della Memoria dedicata alla tragica storia della Shoah. L’occasione di questa visita permette anche di assegnare un nostro contributo per restaurare una delle vetrate del tempio danneggiate durante l’alluvione e fare sì che il Rotary sia ricordato anche tra chi frequenta la sinagoga.

La tradizionale Messa in suffragio dei rotariani defunti, si è svolta quest’anno a San Miniato al Monte dove nel corso del pomeriggio del 2 novembre numerosi fiorentini e forestieri si sono uniti alla Comunità monastica per i vespri nel cimitero delle Porte Sante per poi entrare solennemente in basilica per la celebrazione eucaristica. Con i nostri soci anche numerosi amici del Rotary Club Firenze Nord e fedeli che hanno ricordato così i loro cari. P. Bernardo, abate di San Miniato, ha sottolineato nell’omelia la speranza della fede nella vita eterna come una guida per tutti i credenti a orientarsi verso ciò che nella vita è più importante e ha salutato i rotariani presenti. Nel ricordare i nostri defunti nel pensiero e nella preghiera, vada una particolare memoria al nostro socio Umberto Conciani scomparso a soli 52 anni lo scorso 20 marzo. 

La riunione del club non si è tenuta giovedì 16 ma sabato 18 novembre. Una cena offerta dalla Concessionaria Audi di Firenze in favore della Caritas Diocesana ha infatti permesso una collaborazione dei Club dell'Area Medicea 1 che ha portato avanti con successo un ulteriore successo dell’iniziativa. Grazie al Presidente del Firenze Nord Massimo Pezzano la sede della concessionaria è stata messa a disposizione dell’interclub guidato dal presidente del RC Firenze Sud, Sandro Rosseti cui si deve l’idea di acquistare particolari celle che permettano di conservare in maniera idonea i cibi che la Caritas raccoglie a fine giornata. Insieme al Consiglio Direttivo del nostro Club il presidente Tonelli ha appoggiato con favore l’iniziativa che prosegue quella attuata due anni fa sotto la presidenza di Letizia Cardinale donando alla Caritas l’abbattitore.

I presenti hanno partecipato alla proiezione del film sull’alluvione del 1966 proposto da Paolo Fantacci, realizzato sul materiale che lui stesso (all’epoca undicenne) e il padre Beppe raccolsero grazie alla loro posizione rispetto alla città, abitavano infatti a Bellosguardo ma anche alla avventura che condivisero, padre e figlio, nell’attraversare, fin dove fu loro possibile, i quartieri colpiti. Immagini che oggi non mancano di toccare la nostra sensibilità. D’altra parte Firenze, anche a distanza di oltre 50 anni, vede in quell’avvenimento un prima e un dopo nella sua storia millenaria, segno di quanto ha inciso nell’esperienza di ciascuno dei suoi abitanti. Non sono dunque solo ricordi o ricerche storiche ma memoria viva. 

Da chi farsi dire le proprietà di una bevanda talvolta controversa quale il caffè, se non da un medico, il Dott Alfonso Lagi? Ecco la soluzione trovata nella nostra serata su storia e proprietà del caffè. Anche l'aperitivo si è concluso con un dolce in tema e il dibattito ha permesso di sapere tante cose, ad esempio che non è sbagliato prendere qualche caffè al giorno. Più difficile sapere se si dorma meglio o peggio. Sono intervenuti con diverse domande tra gli altri Tonelli, Diana, Zerauschek, Selleri, Bianchi, Cesaro. Durante la relazione sono state servite dallo staff del Mediterraneo due diversi caffè: uno arabica al 100% e uno con una miscela composta anche da robusta, in modo che i soci presenti potessero assaporarne le diversità.

Come ha annunciato il Presidente, a marzo una delegazione del Club visiterà Napoli. Sei mesi prima ecco gli amici napoletani dei Club Nord ed Ovest qui con noi, in visita a Santa Croce e al complesso storico monumentale che i nostri Cancellieri e Acidini insieme con Alberto Bruschi hanno fatto apprezzare in modo davvero speciale nella sua varietà, unica anche per una città tanto significativa come Firenze.

Santa Croce è in realtà una somma di luoghi, dalla basilica francescana, alle cappelle delle grandi famiglie, tra cui primeggia quella dei Pazzi, le celeberrime urne di forti di fosco liana memoria, la controversa statua di Dante, la piazza col calcio in costume e gli eccessi della movida fino al nascosto novecentesco famedio.

Ma una visita a Firenze, dopo il Columbus e dopo Santa Croce non poteva non includere la gioia di una cena che, ci dicono gli esperti, ha realmente rispettato i migliori canoni della cucina toscana, organizzata in modo perfetto dal nostro Giovanni Diana al suo ristorante Pallottino, a pochi passi dalla piazza di Santa Croce.