Report Riunione
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E' morto il 6 luglio in una clinica romana per le conseguenze di una caduta il musicista Ennio Morricone (1928-2010) autore di alcune delle più belle colonne sonore del cinema del secondo novecento, tra cui Per un pugno di dollari, Mission, C'era una volta in America e Nuovo cinema Paradiso.
Vincitore dell’Oscar, il nostro Club gli conferì nel 1998 il Premio Columbus che gli fu consegnato in Palazzo Vecchio dal presidente prof. Ernesto Failla. In quella edizione ricevettero il premio insieme con Morricone anche Piero Angela e il prof. Gian Gastone Neri Serneri.
Morricone si trattenne poche ore, tanto da mancare alla conviviale che invece vide tra i protagonisti un Piero Angela in gran forma. I funerali si sono tenuti in forma privata per suo espresso desiderio di “non disturbare”. Ai familiari ed estimatori di tutto il mondo le più vive condoglianze del Firenze Est
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Il presidente Martini ha accolto i presenti attraverso la piattaforma zoom analizzando l’annata appena iniziata. Ancora in luglio la maggior parte delle riunioni si terranno via internet ma già il 16 saremo all’Ugolino, all’aperto, con la speranza di riprendere le riunioni in presenza a settembre quando la situazione epidemiologica, molto migliorata già nell’ultimo mese, lo permetterà. Tornare alla convivialità è uno degli obiettivi più forti del 2020-2021.
Anche per questo è stato deciso di limitare le relazioni, come accadrà già all’Ugolino dove la musica aiuterà a recuperare lo stare insieme. E’ tuttavia possibile che almeno una riunione al mese o ogni due mesi venga realizzata in via telematica per mantenere una opportunità in più, anche intercettando relatori lontani che così sarebbero resi accessibili. Anche per riunirsi col Rotaract la modalità telematica potrebbe rivelarsi significativa, ha detto Martini. Agli auguri per il nuovo anno del recentissimo past-president Stefano Selleri si sono aggiunte alcune informazioni sui service completati e quelli che attraverso opportuni accantonamenti (Quadrangolare, Libro dell’Anno) vedranno la conclusione quest’anno.
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Il 9 luglio sono stati consegnati gli attestati di superamento del Corso diretto dal nostro Federico Antich nell’ambito delle attività del Centro Europeo di Mediazione.
Per il Corso, il Firenze Est ha elargito due borse di studio assegnate a Matteo Giacchetti e Lorenzo Falaschi, nella foto insieme con Filippo Duvina, Sara Ermini, Claudia Caluori, David Grifoni ed i Presidenti Selleri e Martini.
Il 9 luglio sono stati consegnati gli attestati di superamento del Corso diretto dal nostro Federico Antich nell’ambito delle attività del Centro Europeo di Mediazione. Per il Corso, il Firenze Est ha elargito due borse di studio assegnate a Matteo Giacchetti e Lorenzo Falaschi, nella foto insieme con Filippo Duvina, Sara Ermini, Claudia Caluori, David Grifoni ed i Presidenti Selleri e Martini.
La cerimonia si è svolta alla Trattoria Pallottino ospite come sempre impeccabile Giovanni Diana, autore anche della foto.
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Arriva giugno e il momento del passaggio delle consegne, una delle più belle istituzioni rotariane che rimette in movimento i club di tutto il mondo verso nuove opportunità. C’è però molto di diverso nella cerimonia di quest’anno con la prima riunione in presenza dopo tanto tempo. Una liberazione che – all’aperto – ha permesso a tanti di ritrovarsi, pur tra le necessarie precauzioni.
Per Stefano anche la gioia di poter presentare due nuovi soci che da tempo attendevano la serata giusta. Il primo a essere presentato l’ing. Daniele Berti, 59 anni, libero professionista. L’altro nuovo amico del Firenze Est è Tommaso Grasso, quarantenne imprenditore nella ristorazione, presentato da Francesco Bertini.
A Daniele e Tommaso il più sentito benvenuto. La serata è proseguita con i tradizionali regali. Prima però la consegna dei PHF ai prefetti Diana (secondo) e Spagli (primo). PHF anche a Michele Reali e il quarto PHF al presidente Selleri.Regali di Selleri al suo Consiglio, dal quale ha ricevuto una cravatta, una scatolina di legno a incastro difficilissima da aprire. Da tentare (virtualmente) a pagina seguente!
Assegnati anche quest’anno i Trofei di assiduità Massimo Galletti di Sant’Ippolito. I riconoscimenti – ispirati al governatore in carica alla fondazione del Firenze Est e il cui nome è inciso sulla nostra campana – sono andati a Giovanni Petrocchi (77% di assiduità in presenza) e a Sara Ermini (100% nelle riunioni in internet). Simpatica pergamena a Fabrizio Fantini che compie 40 di Rotary, sempre nel Firenze Est.
Oltre le 23 gli attesi discorsi dei presidenti.Stefano Selleri ha ripercorso un’annata difficile che ha vissuto due periodi ben distinti, prima e dopo l’arrivo della pandemia. Tristezza per le iniziative che non ci sono state, il RYLA, la Quadrangolare ma anche orgoglio per l’ottima organizzazione delle riunioni virtuali, sei delle quali sono state destinate ad analizzare – in diretta – le vicende del COVID-19. Soddisfazione anche per gli interclub telematici, tra i quali il ricordo del centenario della nascita di Lamberto Ariani, fondatore del Club. Prima del lockdown c’era stato tempo per festeggiare il 1000° numero del Bollettino, un traguardo che Topolino aveva raggiunto quando eravamo ragazzi. Ricordi incrociati di una vita di notizie rotariane e di svago ma anche consapevolezza del tempo che trascorre a va usato bene, come dimostrano i servizi realizzati specialmente a favore della lotta alla pandemia.
Allo scambio del collare, un emozionato Martini ha sottolineati la soddisfazione del rivedersi e di reincontrare dal vivo i suoi consiglieri che ha presentato, sottolineando l’intenzione di rafforzare il servizio alla comunità locale e l’adozione di un nuovo piano di azione visione pluriennale. Il 2020-2021 è un anno speciale per il Club che dopo 44 anni ha di nuovo un suo socio, Letizia Cardinale, quale governatore del Distretto, prima donna ad occupare il ruolo.
Giovedì prossimo Simone presenterà via zoom il programma dell’annata, di cui ha dato un anticipo con Seneca: ‘’Nessun vento è favorevole per il marinaio che non sa a quale porto vuol approdare’’ (Ignoranti quem portum petat nullus suus ventus est) una massima che congiunge la sua attività con il predecessore, entrambi innamorati del mare. Ultime battute da tutti per quanti erano a casa (lontani e/o prudenti), l’annuncio del Libro dell’Anno, che tornerà dopo 7 anni il prossimo mese e il saluto del socio onorario Eugenio Giani, che ha ricordato la sua militanza nel Premio Columbus, avviata da assessore comunale e proseguita da relatore colombiano. E sullo sfondo una Firenze in attesa di potersi davvero riprendere e che – da lontano – è davvero suggestiva.
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Il teatro non morirà mai, è nato con l’umanità e ne svela quotidianamente il mistero. Per Gabriele Lavia (Premio Columbus 2019) parlare del teatro vuol dire ripercorrerne la storia (tutta greca) e gran parte della sua vita personale, a cominciare dalla nonna Carmela (nella foto con il nostro relatore) che era nipote di Francisco de la Rosa, poeta e drammaturgo spagnolo (1787-1862) protagonista del romanticismo e più volte primo ministro del suo Paese.
E dalla vita di scena alla bellezza di essere a sua volta nonno Gabriele Lavia ha mostrato con passione i suoi lati più personali, tra i quali una non comune vena di pittore, alimentata dai nipotini che gli hanno commissionato alcuni bellissimi disegni di animali, coloratissimi.
Nonostante la riunione in internet non doni le stesse emozioni dell’incontrarsi personalmente tuttavia è stato evidente come il volto di Gabriele Lavia sia capace di superare le distanze e passare oltre lo schermo verso ciascuno degli spettatori. Lo ha dimostrato anche il dibattito con alcuni dei nostri soci cui Lavia si è prestato con grande disponibilità anche esponendo alcune delle sue opinioni sul teatro di oggi, con critiche decise alla burocratizzazione delle strutture, uno dei mali che affliggono la cultura così come molte altre attività del nostro Paese
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Barchetta Magica: un drone a vela sulla rotta di ColomboBarchetta Magica: un drone a vela sulla rotta di ColomboAll’ultima riunione dell’anno prima del passaggio delle consegne, il presidente Selleri ha voluto chiudere come aveva inaugurato – nel luglio 2019 – la sua annata, parlando di navigazione. Sulla rotta di Colombo, dopo i sottomarini automatici di un anno fa, ecco la ‘’barchetta magica”, definita un drone a vela. Nata dalla tesi dell’ing. Marco Montagni, la barchetta ha coinvolto un numero considerevole di ricercatori e rappresenta un tentativo tutt’altro che banale di ricerca accessibile e sostenibile.
Come ha spiegato l’ing. Boni la barchetta, di piccole dimensioni, è stata lanciata dalle Canarie in inverno che con l’aiuto di pannelli solari e antenne è riuscita a percorrere sotto controllo remoto ben 4.800 km in 4 mesi prima di perdersi a 1.000 chilometri dalla costa americana in pieno lockdown.
La barca – che ha trasmesso dati scientifici per mesi – è inaffondabile e contiene i dati per essere identificata da chi la ritrovasse giacché si immagina si possa essere capovolta ma, onda su onda, che riesca anche ad arrivare ad una riva. La ricerca ha bisogno di fantasia e la barchetta lo dimostra. Anche questo un segnale per la ripresa.