anno 2023 2024      

 

E’ diventata evento distrettuale la «Festa della Bandiera» promossa fino dal 2002 a Firenze dal Rotary, in particolare dal Firenze Nord con l’amico Sandro Addario. Il Distretto 2071 ha promosso manifestazioni pubbliche contemporanee a Firenze, Carrara, Grosseto, Livorno e Siena. E’ intenzione del distretto di individuare anno dopo anno (a rotazione) altre località. A FIRENZE al Cinema La Compagnia si è tenuto il Concerto della Banda dei Vigili del Fuoco.

Le altre manifestazioni in regione hanno compreso, a CARRARA all’Accademia di Belle Arti una conferenza sulla bandiera e un momento musicale con il Circolo Amici della lirica. A GROSSETO, alla sede del IV Stormo dell’Aeronautica Militare, che quest’anno compie 100 anni, il concerto di “Vivace Orchestra Città di Grosseto” e uno “storytelling emozionale” con l’attore Giacomo Moscato. A LIVORNO, in Prefettura, appuntamento musicale con la fanfara dell’Accademia Navale e una conferenza sull’Inno nazionale «raccontato» attraverso le note. A SIENA, infine, all’Accademia Musicale Chigiana , concerto spettacolo «La Bandiera sconosciuta».

Alla vigilia delle manifestazioni in governatore Mari aveva lanciato un appello affinché “il rispetto per il decoro delle bandiere sia un dovere di tutti” promettendo che “come cittadini vogliano impegnarci a fare più attenzione ai vessilli esposti all’esterno degli edifici segnalando i casi di particolare degrado. Una bandiera strappata o lasciata all’incuria del tempo è un pessimo segnale per tutta la comunità” chiedendo agli oltre 3000 rotariani toscani di farsi promotori di attività in favore del decoro delle bandiere. Non possiamo restare spettatori inerti di fronte a inaccettabili situazioni di degrado o anche, più semplicemente, davanti a una bandiera esposta in disordine”, ha concluso Mari

Presentata in Comune dall’assessore Franchi  dal presidente Focardi (RC Valdarno) e dalla nostra Sandra Manetti, l’iniziativa a favore della associazione UNICI ha trovato grande spazio nella stampa locale, in particolare su TV1 (canale 77, anche a Firenze) confermando la bontà della scelta di recarsi fuori Firenze con la compagnia Guelfi e Ghibellini, già vincitrice del nostro Teatrotary.

Ma il sabato valdarnese ha riservato altre soddisfazioni. La mostra Masaccio e Beato Angelico ha proposto nel palazzo comunale e nel complesso di S. M. delle Grazie una lettura della pittura del XV secolo assolutamente di prim’ordine. I rotariani sono stati guidati dalla dott.ssa Camilla Chiti, una giovane storica dell’arte cui dobbiamo la riscoperta di alcune opere fondamentali della nostra storia e la conoscenza della posizione di S. Giovanni nel progetto fiorentino di espansione verso sud durante il medioevo e  il primo rinascimento con la costruzione di città nuove lungo l’Arno.

La mostra rimane aperta fino al 15 gennaio 2023

L’esposizione, allestita in due sedi, al Museo delle Terre Nuove e al Museo della Basilica di Santa Maria delle Grazie, presenta una selezione di opere che permettono di approfondire le novità che Masaccio e Angelico hanno offerto alla storia dell’arte, ponendole in relazione con altri artisti a loro prossimi e valorizzandone il legame con la città e con il territorio. Al Museo delle Terre Nuove è esposta una selezione di opere centrate sulla figura di Masaccio, legate all’iconografia della Madonna con Bambino. Sono due capolavori provenienti dalle Gallerie degli Uffizi: la cosiddetta Madonna Casini, una piccola tavola dipinta da Masaccio per l’ecclesiastico senese Antonio Casini che raffigura Maria con il piccolo in fasce al quale teneramente fa il solletico, e la Madonna dell’Umiltà di Masolino, che mostra Maria intenta ad allattare il piccolo Gesù, in base all’iconografia della Madonna del latte. A confronto troviamo l’opera del fratello di Masaccio, Giovanni di ser Giovanni, detto Lo Scheggia, oltre al rilievo in stucco policromo attribuito alla bottega di Lorenzo Ghiberti. A queste opere si accompagna un approfondimento sulle figure di Mariotto di Cristofano, cognato di Masaccio, e di Andrea di Giusto Manzini, suo collaboratore e al contempo sensibile al gusto dell’Angelico. All’Angelico è dedicata la sezione espositiva presso il Museo della Basilica, dove trovano posto meravigliose opere dell’artista, di proprietà pubblica e privata, con un’attenzione speciale al tema dell’Annunciazione.

Qui troviamo l’Annunciazione del Beato Angelico, capolavoro del museo, messa a confronto con il Tabernacolo di San Marco, un reliquiario proveniente da Santa Maria Novella e commissionato al pittore dal domenicano e sacrista Giovanni Masi, in prestito dal Museo di San Marco di Firenze. Con queste opere l’artista rivela ormai la piena adesione alle novità rinascimentali, raffigurando il mistero dell’incarnazione attraverso figure, indumenti e gesti fisici e reali. Del tutto umano l’incrocio di sguardi tra il messo divino e Maria, colta nel momento più terreno di accogliere nel suo grembo l’annuncio dell’angelo, proteggendolo maternamente con le sue mani.

E’ stata poi la volta dell’Acqua Cheta ma dobbiamo prima di tutto un ringraziamento al nostro Tommaso Bellucci che, pur privo della storica compresenza del Mago Kevin, ha animato gli intervalli cogliendo anche l’occasione per fare gli auguri alla nostra Sara Ermini che ha festeggiato lo stesso giorno il compleanno .

La commedia ha riscosso un buon successo, rinnovando la familiarità del pubblico con un’opera fondamentale del teatro dialettale italiano che a 114 anni dalla prima rappresentazione continua ad avvincere il pubblico. Grande attenzione anche a i costumi e alle attività dell’epoca mentre l’universalità del tema (i prospettati matrimoni delle figlie della famiglia protagonista) è stata svolta con linguaggio fresco e accento giusto dagli attori.

La festa degli auguri è un po’ il tornante dell’annata e quando la partecipazione è corale, come è stato quest’anno, se ne può trarre un ottimo auspicio. Brevi gli interventi, simpatica l’animazione che ha visto tornare sul palco Tommaso Bellucci e il mago Kevin Donvito, impegnativa l’area enigmistica coordinata da Stefano Selleria ma soprattutto sentiti gli auguri del presidente Enrico Fantini che, messe da parte le parole, ha soprattutto condiviso in serenità la serata alla quale abbiamo visto tra gli ospiti amici di sempre e graditissimi ritorni. 

Recuperando le tradizioni dell’umanesimo attraverso citazioni di filosofi e poeti contrapposta alla spersonalizzazione delle nostre frenesie tra scadenze e dipendenza dalla tecnologia, l’Abate Bernardo ha presentato il mistero del Natale, invitando ad una riflessione che nelle domande dei presenti è stata ulteriormente approfondita, come nell’intervento del nostro Spagli.

P. Bernardo ha iniziato citando l’antropologa francese Francoise Heritier, che riassumendo il contributo scientifico di Claude Lévi-Strauss, cui successe nella cattedra al College de France, usò le parole “Il mondo è iniziato senza l’uomo e finirà senza di lui”. Un tema complesso perché nella visione cristiana della Salvezza, la vita è eterna e dunque, dopo la creazione, l’umanità non uscirà più dai piani dell’Altissimo, il cui richiamo è provato ogni anno dal Natale, primo passo verso la vita eterna.

E ad essa tendiamo inevitabilmente, ci è parso scorgere nelle conclusioni dell’Abate che ha terminato leggendo una poesia di Mario Luzi, i cui versi ci presentano, proprio davanti al Natale “un richiamo che ora perché agonizzi non ascolti. Ma c’è, ne custodisce forza e canto la musica perpetua… ritornerà”.

Anche quest’anno, il Firenze Est ha inviato una propria candidata al RYLA Internazionale organizzato da Daniel Haumont, past-president del RC Paris La Défense-Courbevoie, nostro club contatto. Virginia Fortunato, rotaractiana, ha partecipato all’evento il 3-4 dicembre scorsi a Parigi vivendo quella che ha definito un’esperienza indimenticabile: “Sono stati due giorni intensi ma estremamente stimolanti e il fatto che fossimo pochi ha permesso ai relatori di potersi relazionare con ognuno di noi per darci dritte precise su come migliorarci individualmente. Non credo ci siano tante opportunità nella vita di vivere esperienze come questa e sono contenta di averla colta."

E’ la sesta volta consecutiva che il Firenze Est partecipa al RYLA Internazionale, senza interruzione, anni più bui del COVID compresi.

Per acclamazione è stato eletto il presidente a.r. 2024-2025. E’ Michele Reali (61 anni, agente generale della più importante compagnia assicurativa italiana) qui sotto in foto insieme a Enrico Fantini (2022-2023, al centro) e Sandra Manetti (2023-2024) .

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Una bella atmosfera che rappresenta l’unità di azione delle diverse annate e oggi una ampia partecipazione (ai 30 presenti vanno sommate 6 deleghe) con un quorum superiore al 50% dei soci iscritti.Una bella atmosfera che rappresenta l’unità di azione delle diverse annate e oggi una ampia partecipazione (ai 30 presenti vanno sommate 6 deleghe) con un quorum superiore al 50% dei soci iscritti.La raccomandazione accolta al punto 10.010.1. del Codice delle politiche rotariane, invita alla rotazione delle cariche poiché “è nel miglior interesse dei club adottare il principio della rotazione delle cariche, particolarmente nella scelta dei componenti del consiglio direttivo, dei presidenti di commissione, del presidente, del segretario e del tesoriere. I dirigenti non dovrebbero essere invitati a coprire la stessa carica per due anni consecutivi né devono aspirare a farlo; a volte, tuttavia, può essere utile per il club rieleggere un dirigente per un secondo mandato consecutivo o dopo un certo intervallo di tempo”.

 

Eletto, anche qui all’unanimità per acclamazione, il Consiglio dell’a.r. 2023-2024 presieduto da Sandra Manetti. Vice-presidente Luigi Cobisi; Fabio Azzaroli segretario; Emanuele Bartoli tesoriere; consiglieri Marco Marchettoni, Giovanni Diana, Gian Lorenzo Giuliattini Burbui, Leonardo Tulini, Luca Banti, Claudia Caluori, Gabriele Piscitelli.

Luigi Cobisi (63 anni, già presidente nel 2012-2013) e Fabio Azzaroli (66 anni, più volte segretario) sono i due rotariani di maggiore esperienza nella compagine appena eletta che conferma in consiglio Gabriele Piscitelli (40 anni, già segretario) e Emanuele Bartoli (44 anni, che resta tesoriere). Con Giovanni Diana (61) più volte prefetto, i nuovi entrati Gian Lorenzo Giuliattini Burbui (47) Leonardo Tulini (60) Luca Banti (46) Claudia Caluori (39) rappresentanti di diverse sensibilità e professioni. A tutti gli auguri di buon lavoro.