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Conviviale in interclub insieme al Comitato Inter-Paese Italia-USA
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Riunione in due tempi con la partecipazione di 14 amici americani per l’incontro del Comitato interpaese Italia-USA, presieduto da Anna Maria Saiano. Al mattino è stato piantato ieri un "Olivo della Pace" nel chiostro del Convento di San Domenico a Fiesole. Il nostro Giovanni Petrocchi, segretario del comitato ha sottolineato che l’albero deve mettere “radici profonde, proprio come il legame che intendiamo coltivare”. A rappresentare la delegazione americana Cindy Hornaman, past governatrice del Distretto 7430 - SouthEastern Pennsylvania e Guity Javid, past governatrice del Distretto 5280 - Playa del Rey, California. Entrambe hanno espresso gratitudine per l’accoglienza ricevuta e per la scelta di un gesto così emblematico.Riunione in due tempi con la partecipazione di 14 amici americani per l’incontro del Comitato interpaese Italia-USA., presieduto da Anna Maria Saiano.
La sera interclub all’Hotel Adriatico cui ha presenziato anche il governatore Belli.
Visita alla 46a Brigata Aerea dell'Aeronautica Militare
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Mattinata meteorologicamente ideale. Accolti dal Comandante della 46a, il Generale di Brigata Aerea (Pilota) Luca Mazzini in sala briefing i partecipanti hanno conosciuto l’organizzazione del reparto, la sua storia, i tre gruppi di volo che lo compongono e le molteplici attività in ambito strettamente militare e di Protezione civile, avendo la capacità di effettuare con i velivoli in dotazione, i quadrimotore C130J “Hercules” ed i bimotore C27J “Spartan” trasporti di uomini, materiali e mezzi in condizioni meteo ogni tempo, 24 ore su 24 e sette giorni su sette tutto l’anno.
La visita è quindi proseguita all’International Training Center, centro formativo di eccellenza dotato di moderni simulatori di volo presso il quale si addestrano, oltre ai nostri piloti, quelli di oltre una dozzina di altri Paesi alleati. I partecipanti hanno quindi avuto l’opportunità di provare l’emozione di sedersi nel simulatore di volo in tutto e per tutto conforme alla cabina di pilotaggio dei velivoli reali di cui riproduce condizioni e manovre. La visita è poi proseguita in “linea volo” dove è stato messo a disposizione un C130J potendo osservarlo da vicino sia all’esterno che all’interno.
Con l’assistenza di due tecnici specialisti è stata fatta visitare la cabina di pilotaggio e il vano di carico, scoprendo la grande versatilità di questo aeromobile e come i nostri avieri siano in grado di utilizzarla al massimo delle capacità per consentire l’impiego quotidiano di aviolancio così come il trasporto di un’intera autoambulanza in servizio sanitario d’urgenza con malato e personale medico a bordo oppure di capsule di bio-contenimento o ancora oltre 20 tonnellate di materiale e della possibilità di rifornimento in volo, effettuato tramite l’impiego di due sonde flessibili.
Il pranzo alla mensa ufficiali ha concluso la visita, con i ringraziamenti del Presidente e la consegna al Generale Comandante di una targa a ricordo. In seguito visita all’attiguo sacrario dedicato ai tredici aviatori barbaramente trucidati l’11 novembre 1961 a Kindu in Congo dopo avere scaricato aiuti umanitari sotto l’egida delle Nazioni Unite. Furono i primi militari italiani a scarcificare la vita in una missione di pace. L’edificio, opera dell’Arch. Michelucci, ha la particolarità di riflettere la sagoma di un Fairchild C119 parcheggiato di fronte, dipinta con la livrea e l’insegne originali che avevano i due “vagoni volanti” (come erano conosciuti i C119).
A Scuola con Sinodia
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A scuola con Sinodia è un progetto di District Grant nato grazie alla collaborazione del Rotary e Rotaract con l’Associazione di Psicologi Sinodia e ha come obiettivo la sensibilizzazione sul tema della violenza sulla donna e la consapevolezza emotiva.
Il progetto si è sviluppato attraverso incontri che hanno coinvolto centinaia di studenti delle scuole secondarie di secondo grado della Città metropolitana di Firenze per promuovere la consapevolezza e la comprensione delle dinamiche relazionali all'interno delle coppie, sensibilizzare gli studenti sulle cd. relazioni tossiche e sulla reciprocità affettiva ed ha fornito strumenti pratici e teorici per la costruzione di un sistema virtuoso di dinamiche di coppia basate sul rispetto reciproco e sulla comunicazione efficace.
Il progetto comprende anche un concorso letterario, e non, attraverso il quale i ragazzi hanno rielaborato i temi trattati. I vincitori sono stati premiati attraverso delle borse di studio per il proseguimento dei propri obiettivi in ambito accademico.Nella nostra serata si sono svolte la cerimonia di conclusione del Service e la premiazione dei cinque ragazzi vincitori.
Il Dott. Matteo Marini, Presidente dell’Associazione di psicologi Sinodia, ha tenuto un intervento circa l’importanza dei temi trattati dal Service, nell’ottica sia dei giovani che degli adulti
Ferri per curare
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La visita si è svolta in un’assolata fine mattinata di aprile col Prof. Tonelli espertissima guida. La FORAB (Fellowship Rotariana degli amanti dei Libri antichi e Rari) ha sostenuto l’iniziativa fornendoci alcune significative informazioni.
La mostra “Ferri per curare per un ospedale da non dimenticare” intende ricordare e valorizzare la storia dell'Ospedale fiorentino San Giovanni di Dio, struttura di assistenza ed ospitalità fondata come S. Maria dell’Umiltà nel 1380 grazie alla generosità della famiglia Vespucci, che in Borgo Ognissanti aveva le proprie case e da cui un secolo dopo nacque Amerigo Vespucci che avrebbe dato il suo nome al quarto continente.
La vocazione chirurgica dell’ospedale ebbe inizio nel 1587 con l'arrivo dell'Ordine degli Ospedalieri di San Giovanni di Dio detti Fatebenefratelli, dall’invocazione che il Santo rivolgeva a tutti quelli che incontrava. San Giovanni di Dio (1495-1550) prima della sua sconvolgente conversione religiosa per cui si dedicò all’assistenza ed alla cura dei malati, aveva fatto giovanissimo il pastore, poi il soldato professionista ed il libraio prima ambulante a Gibilterra e poi con una piccola libreria a Granada, per cui è patrono dei librai e dei tipografi
Da allora l’ospedale ridenominato “San Giovanni di Dio” divenne un'istituzione di primo piano nella rete ospedaliera fiorentina, consolidando la sua specializzazione chirurgica fino alla chiusura nel 1983 quando venne trasferito a Torregalli come “Nuovo Ospedale San Giovanni di Dio”.
L'evento espositivo, le conferenze correlate e il catalogo mirano a ripercorrere non solo le tappe della storia della chirurgia e degli strumenti chirurgici ma anche a promuovere il recupero funzionale del complesso di Borgognissanti, ove sono gli edifici dell’Ex-Ospedale, nella rete sociale e sanitaria della città.
La mostra “Ferri per Curare” si svolge alla Marucelliana grazie alla disponibilità della direttrice (figlia di 2 medici che operarono proprio in quell’ospedale). E’ aperta fino al 9 maggio 2025 con ingresso gratuito, e visitabile negli orari di apertura della biblioteca (lunedì, mercoledì, venerdì: 8:30 - 14:00 - martedì, giovedì: 8:30 - 17:00 - sabato e domenica: chiuso).
L'esposizione ripercorre grazie a prestiti di importanti musei e collezionisti privati, l’evoluzione della chirurgia attraverso strumenti e apparecchiature di varie epoche storiche: dagli strumenti etruschi e romani fino alla chirurgia robotica contemporanea. Spiccano le 3 cassette con strumentario chirurgico realizzato con acciaio della Carinzia, dal coltellinaio viennese Joseph Malliard, su disegni del protochirurgo dell’Armata Imperiale Austriaca Giovanni Alessandro Brambilla e donati dal Granduca Pietro Leopoldo (fratello di Giuseppe II Imperatore d’Austria e grande estimatore del Brambilla) all’Arcispedale di Santa Maria Nuova nel 1785.
Presente l’astuccio chirurgico di Ferdinando Zannetti l’insigne chirurgo fiorentino, intrepido protagonista del Risorgimento e famoso per l’estrazione del proiettile ritenuto dalla caviglia di Garibaldi (23 novembre 1862) ferito tre mesi prima nella sfortunata impresa romana fermata dai Bersaglieri del Re sull’Aspromonte (29 agosto 1862). A completare l’esposizione una selezione di disegni e stampe anatomiche cinquecentesche (Raffaello, Cigoli, Pollaiolo) insieme a preziosi libri antichi di argomento anatomico e chirurgico (Vitruvio, Vesalio, Benivieni, Berengario da Carpi, Paré, Eustachio, Scarpa, Brambilla, Bourgery, Mascagni et al.)
La Biblioteca Marucelliana fu voluta dall’abate Francesco Marucelli grande bibliofilo, collezionista erudito, umile e pio (1625-1703 morto a Roma), che nel suo testamento donò la sua collezione di 6000 libri ed una cospicua rendita da far fruttare per costruire nella natia Firenze una biblioteca “Publicae maxime pauperum utilitati”. Si trattò di una delle prime strutture edificate proprio allo scopo di essere biblioteca e non di un palazzo preesistente riadattato allo scopo. All’interno è tuttora visibile il mirabile grande modello ligneo della struttura fatto fare in sede progettuale dal Dori, ed in cui si apprezzano con precisione oltre alla struttura generale dell’edificio alcuni minuziosi particolari come le scaffalature settecentesche della grande sala di lettura che sono tuttora in sede ed accolgono i libri delle collezioni originali dei Marucelli. Il primo bibliotecario fu il canonico Angelo Maria Band ini (1726-1803) che, nominato da Mons. Alessandro Marucelli, nei 50 anni di servizio (era contemporaneamente anche il Bibliotecario della Medicea Laurenziana) ampliò moltissimo la collezione attraverso molte nuove acquisizioni, anche di disegni e stampe (fra l’altro la collezione raccolta nel 1700 da Francesco di Ruberto Marucelli, ultimo del ramo principale della famiglia che si estinse con lui) e di manoscritti (il fondo di Anton Francesco Gori) nonché di molti volumi (incunaboli, cinquecentine) a seguito delle soppressioni ecclesiastiche (Gesuiti nel 1776, in seguito di monasteri e confraternite) soppressioni a cui per altro il Bandini si era opposto.
L’opera (mai edita) che accompagnò la creazione e l’evoluzione della Biblioteca fu il “Mare Magnum omnium materiarum”, una bibliografia in cui divisi per argomento dovevano essere riportati tutti i libri stampati sui vari argomenti: dai 15 tomi manoscritti di Francesco, Alessandro arrivò a 24, ma il Bandini giunse a ben 111
La Pace secondo il Rotary
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Ricordando come il nostro Club sia qualificato presso il R.I., la riunione ha descritto la formazione realizzata anche quest’anno col programma di borse di studio I.T. Med. T.R.E. (Interdisciplinary Training in Mediation Through Rotarian Experts).
Tra loro il relatore il PP avv. Federico Antich che ha animato la conversazione alla quale hanno preso parte Stefano Selleri, il Presidente che ha consentito lo svolgimento del programma durante il Covid; Enrico Fantini che ha partecipato come discente e favorito la collaborazione con la Croce Rossa Corpo Militare Volontario; i rotarctiani Lorenzo Falaschi e Kevin Donvito che hanno partecipato come discenti; Claudia Caluori e Gianni Cortigiani che hanno partecipato alla prima edizione come discenti poi a tutte le successive come formatori.
Nel dibattito interventi di Giuseppe D’Antona, Fabio Azzaroli, Brunella Laudato, Rodolfo Cigliana, Giancarlo Taddei Elmi e Nicola Andreozzi.
Premio Testimonianza - Barbara Bona 2025
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L’edizione 2025 del Premio Testimonianza Barbara Bona ha visto l’assegnazione di due riconoscimenti, dotati di 4.000 euro ciascuno, alle Associazioni “Nicola Ciardelli” e “in Famiglia” secondo le valutazioni della commissione presieduta dal nostro past-president Giovanni Fossi
Associazione Nicola Ciardelli ODV e ETS
L’Associazione Nicola Ciardelli ODV e ETS, presieduta da Federica Ciardelli è da diciotto anni impegnata a favore dei più deboli, su molteplici fronti, intimamente connessi tra loro nel segno della Solidarietà: quello sanitario, attraverso il Progetto “La casa dei bambini di Nicola” e il Progetto di oncologia pediatrica in Kosovo, e quello culturale, espresso principalmente nella Giornata della Solidarietà, che si celebra il 27 aprile di ogni anno e rappresenta una straordinaria occasione per le alunne e gli alunni di tutte le scuole di Pisa e del suo territorio, di stimolare una riflessione sui valori della nostra Carta costituzionale, favorendo anche la conoscenza dei tanti luoghi e delle tante e diverse realtà cittadine, ma anche nella gestione dell’Edicola della Legalità, bene confiscato ad un organizzazione di tipo mafioso, restituito alla città e all’utilizzo sociale.
L’Associazione è stata ritenuta meritevole di ricevere il premio per l’impegno a favore dei più giovani, sia sul territorio regionale che nell’ambito della cooperazione internazionale, con lo spirito di diffondere un importante messaggio, attraverso la capacità dimostrata di saper trasformare un episodio estremamente doloroso in un momento di crescita e di speranza per l’intera comunità.
Riconoscendo il grande valore di tale impegno, il Rotary Club Firenze Est ETS è lieto di conferire all’Associazione Nicola Ciardelli ODV ETS il Premio Testimonianza Barbara Bona per l’anno Rotariano 2024-2025.
Associazione inFamiglia APS
L’altra premiata è un'Associazione di Promozione Sociale dedicata al benessere della collettività e al supporto delle famiglie, con una particolare attenzione agli anziani e alle persone affette da patologie neurodegenerative. Fondata a Bagno a Ripoli, l'associazione è impegnata in una vasta gamma di attività e progetti volti a migliorare la qualità della vita e il benessere dei nuclei familiari. Principalmente: Assistenza Domiciliare Specializzata, Laboratori Creativi per Anziani, Formazione e Supporto per Caregiver, Percorsi di Brain training, Check-up Cognitivo.
inFamiglia si fonda sui valori dell’accoglienza, della solidarietà e della collaborazione con enti pubblici e privati. Lavorano a stretto contatto con le istituzioni locali e altri soggetti del terzo settore, creando una rete di supporto che mette al centro il benessere dell'individuo e della famiglia.