Poche ore prima della nostra riunione Mark Rutte, il nuovo segretario generale della Nato, ha sostenuto, parlando a Bruxelles in una conferenza che “è ora di passare a una mentalità di guerra“ perché “il pericolo si muove verso di noi a tutta velocità”. Speriamo sia stata solo un’iperbole ma è comunque una terribile valutazione sulla situazione mondiale.
E la situazione non è buona nemmeno per il prof. Bozzoche ha percorso le cause dei problemi attuali tramite i fatti accaduti nel passato curiosamente con cadenza decennale partendo dal1989 e successivamente negli anni 1999, 2009, 2019 per arrivare agli effetti del disordine odierno al quale, considerando che ogni protagonista vuole la “sua” pace, sarà difficile ad arrivare a degli accordi veri e in questo momento ci dobbiamo per forza abituare. In questi quadro la “fine della storia” di Fukuyama, con la vittoria del sistema liberal capitalistico, stenta a essere credibile.
Ora è il momento delle istanze identitarie (etnico-religiose-nazionali), con una situazione di cd. “caos”, in cui i conflitti proseguiranno e si acuiranno per motivi demografico-economici e, appunto, identitari. In tutto ciò l’Europa sostanzialmente non esiste almeno in quella parte che ora sarebbe più importante per contare: l’unità di intenti nell’ambito della difesa e della sicurezza.
La Prof.ssa Gigliola Sacerdoti Mariani, docente di letteratura anglo-americana, testimone delle persecuzioni subite dagli ebrei anche nella nostra città, ha stimolato il Prof. Bozzo sul problema di Israele e dell’antisemitismo palese in Europa occidentale. Bozzo ha argomentato che Israele nell’attuale situazione non potrebbe fare molto di diverso. Altri interventi di Spagli (sul ruolo dell’Europa) Elmore Cimino (sulla NATO) Diana (sulla Siria) Zingoni (sul Vaticano verso il quale Bozzo si mostrato critico sulle azioni di Papa Francesco) Andreozzi (sull’accordo di Budapest) Taddei Elmi (sull’Islam).