anno 2023 2024      

 

La visita al Tempio Ebraico di via Farini è iniziata sotto la guida dell’arch. Renzo Funaro, presidente dell’Opera del Tempio Ebraico  e della prof.sa Dora Liscia Bemporad, direttrice del Museo Ebraico. La Sinagoga di Firenze, che tutti riconosciamo da lontano per il colore verde della cupola, fu realizzata in soli sei anni ed inaugurata nel 1882, esempio di una nuova visione del culto ebraico, non più circoscritto e quasi nascosto in edifici privati ed adibiti a civili abitazioni come avveniva nei ghetti ma esposto al confronto delle altre fedi religiose.

Fu certamente abile l’architetto Marco Treves a progettare un’opera così grandiosa, ma allo stesso tempo così rispettosa del panorama fiorentino nel quale il Tempio Ebraico si inserisce in armonia con le nostre Chiese gotiche e rinascimentali. La visita è proseguita nel Museo Ebraico dove sono raccolti gli oggetti per il culto, usati per particolari cerimonie, e dove è ospitata la sala della Memoria dedicata alla tragica storia della Shoah. L’occasione di questa visita permette anche di assegnare un nostro contributo per restaurare una delle vetrate del tempio danneggiate durante l’alluvione e fare sì che il Rotary sia ricordato anche tra chi frequenta la sinagoga.


Attualmente la Comunità ebraica di Firenze raccoglie circa 900 persone ma un numero molto maggiore di fedeli è accolto durante l’anno tra gli stranieri e i turisti che vivono o visitano Firenze. Una parte significativa della cultura ebraica è pervenuta a noi attraverso la cucina, protagonista della cena offertaci questa sera con autentiche specialità legate alle feste tradizionali ebraiche.

Nelle prossime settimane anche a Firenze si vedrà un segno di vicinanza con gli ebrei, il grande candelabro di Hanukka che sarà acceso in una piazza (qui a destra in Piazza Indipendenza nel 2010) con una luce nuova la giorno per nove giorni. La festa ebraica precede il Natale di poco e rappresenta, nel calendario, una felice coincidenza foriera di speranza e di amicizia. Non potevamo preludere a quelle feste meglio di quanto non sia stato fatto questa sera visitando la Sinagoga e la Comunità