anno 2023 2024      

 

“Uno dei mali del nostro tempo è non ascoltare. Ci siamo ridotti a sentire” ha detto il presidente Antich citando Riccardo Ripoli al Premio Testimonianza 2013, prima di dare la parola al Provveditore Andrea Ceccherini che partendo dall’opera quotidiana di ascolto dei bisogni della città ha spiegato la lunga storia della Misericordia. Da Pietro da Verona, in quel decisivo XIII secolo in cui Firenze fu scossa da lotte di ogni genere ma benedetta dalla santità (si pensi ai Sette Santi) e dall’arte (Dante, per citarne uno) e fino ai giorni nostri in una singolare coincidenza cronologica col Rotary al suo 110° anno.

Infatti – ha detto Ceccherini 110 x 7 fa proprio 770 come gli anni della Misericordia. Spaziando tra i vari aspetti organizzativi che la rendono unica al mondo il Provveditore ha esposto i principali impegni della Misericordia, dei suoi tredicimila iscritti, tremila volontari, trecento dipendenti, distribuiti su assistenza sanitaria, ai disabili, agli anziani, alle famiglie che non hanno da mangiare. Un impegno che, pur essendo basato sul volontariato, coinvolge professionisti che garantiscono l’attività 24 ore su 24.

Dove gli altri non arrivano, ha proseguito il nostro socio Alvise Revedin, segretario generale della Misericordia lì è dove andrà a collocarsi la confraternita nei prossimi anni. In particolare l’assistenza ai disabili che richiede un impegno – anche finanziario – molto elevato. La città di Firenze, tuttavia, non ha mai fatto mancare l’aiuto alla Misericordia che sente un’istituzione veramente di tutti.

Un dibattito ha concluso la serata con numerose domande da parte di soci ed ospiti, confermando interesse e soddisfazione dei presenti che, dei due club, hanno riempito la sala. Al centro dell’attenzione il complicato rapporto del volontariato con i servizi sanitari, la vita sociale della Misericordia, il suo archivio e manifestazioni tradizionali, lo sviluppo dell’azione dell’aiuto alimentare, cui centinaia di famiglie sono costrette a fare ricorso. Sono quelle nuove povertà cui la Misericordia cerca di dare risposta concreta con l’aiuto dei fiorentini.