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Mentre la politica discute della cittadinanza agli immigrati in Italia, un fiume di richieste di cittadinanza italiana viaggia da mezzo mondo grazie a chi ha scoperto il potere del nostro passaporto, uno dei più accettati al mondo. Basta fare un giro su internet per vedere quanto il sogno della cittadinanza europea si stia facendo concreto per migliaia di brasiliani che possono avvalersi di esperti che li conducono all’agognato passaporto. L’Italia sta cercando di contenere il fenomeno poiché sono 60 milioni, cioè quanti quelli che si trovano nel Paese, coloro che nel mondo potrebbero rivendicare la cittadinanza “persa involontariamente”.

L’avv. Goggioli ha riassunto il tema e condotto la discussione. Il tema è vasto. In Veneto la questione sta intasando i tribunali, scrivono i giornali. Il Brasile è il paese più attivo poiché l’involontaria perdita della cittadinanza italiana sarebbe dimostrabile in primo luogo dalla cd. Grande Naturalizaçao avvenuta nel 1889: chi era in Brasile il 15 novembre di quell’anno fu dichiarato brasiliano dal Governo del presidente provvisorio della neonata Repubblica Manuel Deodoro da Fonseca

Insomma se “tornassero” tutti… ?