XXVII Edizione del Premio Testimonianza Anton Giulio Sesti 2003
Opera Pia Comitato Case degli Indigenti
Presidente: Alessandro Pratesi - Commissione: Luigi Cobisi, Giovanni Fossi, Lino Moscatelli, Piero Petrocchi.
Il Premio Testimonianze (assegnato dal Club su indicazione della commissione formata dai soci Cobisi, Fossi, Moscatelli e Petrocchi) è stato attribuito alla Opera Pia Case Indigenti, antica istituzione fiorentina che – in silenzio – assicura case di abitazione a 1089 nuclei familiari della città ad affitti estremamente moderati e con assoluto rispetto del criterio dell’assegnazione alle famiglie effettivamente bisognose.
Ne ha illustrato gli aspetti storici l’amico Fossi che ha sottolineato la presenza delle case degli indigenti in normali quartieri della città, poiché l’Opera si propose fin dall’inizio di non disgregare il tessuto sociale di Firenze. Giovanni ha ricordato gli inizi dell’Opera che è unica in Italia e si avvale dell’apporto di 50 volontari che ne costituiscono il comitato.
Il segretario Cobisi ha ricordato l’origine del premio Testimonianza e il livello di eccellenza raggiunto sotto la gestione del Prof. Anton Giulio Sesti, la cui recente scomparsa è stata commemorata anche attraverso la denominazione del Premio. Cobisi – con l’aiuto di Bino Bini – ha potuto riferire sull’atteggiamento di viva gratitudine con cui è stato accolto il Premio fin dal 1976. Di Bino Bini, che fu autore per molti anni della scultura che costituì all’inizio il simbolo visibile del Premio, abbiamo il piacere di inviare con questo bollettino la riproduzione di una scultura, posta oggi lungo le mura interne di San Marino e che è stata anche riprodotta sul francobollo che vedete.
Infine l’ing. Uberto Sannazzaro Natta, presidente dell’Opera Pia, ha ringraziato commosso il Club per il riconoscimento di un’attività che l’intero gruppo da lui guidato svolge con spirito di autentico servizio, “al di là del proprio dovere”.
Il Presidente Pratesi –consegnando il Premio – ha ringraziato la Commissione e la Cassa di Risparmio di Firenze per l’appoggio concreto.