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Ascoltare la signora Grassi vuol dire ripercorrere con semplicità molti anni di volontariato “tra un si e un no” come ha detto lei riassumendo quanto accade spesso nella vita, dover decidere da che parte stare. Dall’incontro con Don Milani, che le affidò, a soli diciannove anni, la responsabilità di un ragazzo difficile, agli anni piemontesi e infine, di nuovo, nella sua Firenze, alla guida dell’ACISJF, Associazione cattolica internazionale al servizio della giovane, meglio conosciuta come protezione della giovane, una delle più antiche organizzazioni di assistenza per le donne in difficoltà,  fondata oltre cento anni fa.

L’Associazione è sorta in Europa nel 1897 per venire in aiuto alle giovani emigranti. Friburgo fu la prima città ad ospitare la Protezione della Giovane che in pochi anni si è diffusa in ogni parte del mondo. L'Associazione è presente ora anche in America Latina e Africa, fa parte dell'UNESCO, del Consiglio d'Europa ed è membro della Commissione delle Ong dal 1990.

All’'ONU è componente del Consiglio Economico e Sociale ed è iscritta nella lista ufficiale delle Ong. A Firenze il primo comitato cittadino si è costituito nel 1902 con un centro di ascolto nella vecchia stazione ferroviaria. Nel 1936 il nuovo Centro di Ascolto è stato inaugurato a Santa Maria Novella.

Il centro offre aiuto a tutti coloro che vi si rivolgono, senza distinzione alcuna di nazionalità, religione e stato sociale. Alla sede del Binario 2 della stazione di Santa Maria Novella, concessa dalle FS, nell’arco di un anno, sono accolte 3600 persone fornendo ascolto, pasti, aiuti di ogni genere fino all’accoglienza in una casa famiglia in via Nazionale che può assistere altre 25 persone. L'offerta dei servizi dell'Acisjf Firenze è molto ampia ed è finalizzata all'autorealizzazione della persona, sulla base di tre principi: la prevenzione, attuata per mezzo dell'accoglienza temporanea nella Casa di Accoglienza "Casa Serena" di via Nazionale e, secondo le necessit, anche in ostelli cittadini; l'integrazione, favorita con l'aiuto nella ricerca di un lavoro e di un alloggio, indirizzando e seguendo le persone nel loro percorso; la promozione attraverso corsi gratuiti di lingua italiana di primo e secondo livello, corsi di formazione lavoro, di educazione civica, di inglese, di informatica. L'impegno nel far convivere uomini e donne di diversa nazionalit, religione e ceto sociale, con differenti problemi morali e materiali, fanno di questa realt un reale laboratorio di intereducazione e formazione della persona, in cui si crea una cultura nuova, capace di superare conflittualit temporanee che aprono situazioni di convivenza più giuste e rispettose. In tutto questo si muovono, nella nostra città un centinaio di iscritti e otto collaboratori interpretando l’ideale del premio Testimonianza che – come ha sottolineato il presidente della Commissione Giovanni Fossi – è il “fare più del proprio dovere”. E’ il tema della scelta, ancora una volta, a tornare alla mente: fare qualcosa o disinteressarsi di tutto? E come fare qualcosa? L’ACISJF risponde in modo concreto e nel suo lungimirante statuto ultracentenario si impegna a tirar fuori dagli assistiti il meglio di loro ottenendo numerosi successi nel reinserimento di chi non aveva più speranze nella societ con oltre 200 posti di lavoro che nell’ultimo anno sono stati reperiti dall’associazione.