Premio Columbus 2002
Apertasi come tradizione in Palazzo Vecchio nello storico Salone dei Cinquecento, l’edizione 2002 del Premio Columbus ha goduto di una vasta partecipazione e della presenza di tutti e tre i premiati. Nonostante la pressante attualità, il presidente del Gruppo Fiat Paolo Fresco è intervenuto come previsto, mantenendo la massima discrezione sulle vicende aziendali, nonostante l’assalto di alcuni cronisti. In conversazioni con giornalisti più accorti, avvenute in margine alla consegna del Premio, Fresco ha parlato della propria esperienza professionale con italiani e americani. Un ampio servizio del TG3 regionale toscano (ore 23.30) ne ha riferito brevemente con ampie immagini del conferimento dei Premi Columbus 2002. La consegna dei premi al prof. Filippi e agli eredi Forno è stata caratterizzata dalla viva partecipazione degli ambasciatori di Bolivia e Venezuela che hanno letto le motivazioni da essi stessi predisposti. Come ha sottolineato, per il Comune di Firenze, l’assessore Giani c’è una diplomazia parallela che con discrezione viene svolta dalle città e da istituzioni come il Rotary. La conferenza colombiana della prof. Canfield ha riaffermato gli storici legami tra la letteratura europea e quella ibero-americana anche intorno la figura di Cristoforo Colombo. Il testo sarà presto disponibile per tutti i soci attraverso il nostro bollettino.
Ha fatto seguito, al Palagio di Parte Guelfa la Conviviale in onore dei premiati, alla quale hanno preso parte oltre 120 soci ed ospiti. Tradizionale augurio di buon compleanno con lungo applauso al presidente della Commissione del Premio, l’instancabile, Augusto Cesati.
Il Prof. Filippi e gli ambasciatori Gerbasi e Blanco hanno concluso con l’assessore Giani la serie degli interventi previsti, ritornando sulla necessità di una più stretta collaborazione culturale tra Italia e Ibero-America. Per tutti l’ambasciatore Blanco ha rivolto l’invito a guardare al futuro con un augurale ¡Adelante!