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In una giornata dominata da clamorosi ritardi per uno svio all’ingresso di Santa Maria Novella, ritardi che si sarebbero ripetuti il giorno dopo presso Roma, è stato ancor più importante avvicinarsi alla ricerca condotta a Firenze in un centro di assoluta eccellenza affinché mezzi e infrastruttura ferroviaria si adattino alla crescente mobilità sui binari. Anni fa la pubblicità azzeccava il rapporto dei viaggiatori con il treno, chiamandola metropolitana d’Italia. Purtroppo la rete è nata oltre cent’anni fa e l’interconnessione con le tratte ad alta velocità presenta numerosi problemi, tipici dello sviluppo ferroviario in tutta Europa. In queste debolezze si inserisce la ricerca senza la quale difficilmente si raggiungerebbe Salerno da Torino (900 km) in 7 ore. E questa ricerca si svolge a Firenze!

Auspice il nostro Gian Luigi Giuliattini Burbui e introdotti dall'Ing. Fabio Senesi responsabile della Direzione Ricerca e Sviluppo di RFI e dall’Ing. Luca Ricciardi, responsabile del centro di Osmannoro abbiamo conosciuto l’impegno e i risultati dell’attività svolta, su un’area di 5 ettari con 20.000 mq coperti da tre grandi fabbricati, dove si svolgono prove elettriche e meccaniche, prove e sperimentazioni su materiali, componenti e sottosistemi elettrici ferroviari, sfruttando anche le potenzialità del sistema di alimentazione multitensione e dei banchi prova innovativi.

In particolare nella Camera anecoica (nella foto sotto) una delle più grandi del mondo, si può provare l'emissione di interferenze elettromagnetiche di un locomotore posto su un banco a rulli che consente di raggiungere velocità fino a 300 km/h. E’ lì che abbiamo visto il prototipo di un UVR (veicolo ferroviario senza equipaggio, il drone ferroviario) che potrà occuparsi di ispezionare le linee seguendo una manutenzione precisa e standardizzata. I viaggiatori di un futuro prossimo ne troveranno enorme vantaggio, senza accorgersi dell’enorme lavoro che li precede.

Già oggi, ritardi a parte, il traffico di migliaia di treni attesta che la ricerca produce risultati.Straordinaria anche la passeggiata anche tra i treni nei laboratori dove si eseguono le valutazioni per la messa in servizio, base di tutta la sicurezza di viaggio. Ma straordinaria è la passione con cui i tecnici incontrati, tra i quali alcuni della vecchia guardia che non hanno perduto nulla della competenza e gioia con cui svolgono e hanno svolto il loro lavoro.