La XXVI spedizione antartica di CNR ed Enea si svolse nel 2011 con la partecipazione del nostro socio quale medico, ruolo interessante per le osservazioni di un ambiente, anche dal punto di vista delle relazioni umane, fortemente influenzato dall’isolamento di una terra lontana (17200 km dalla base di partenza a Bologna) e dal sole presente in quella stagione 24 ore su 24. Non è facile, tanto che l’esperienza ha toccato, in oltre 30 anni, solo 1700 italiani.
L’Antartide – continente quasi interamente coperto di spessi ghiacci –è una terra dal clima desertico freddo. In pratica non piove mai. Eppure contiene la più grande riserva di acqua dolce del pianeta. Da oltre un secolo basi scientifiche (le attività economiche e militari sono vietate da un Trattato) ne studiano ogni aspetto soprattutto in relazione con gli altri continenti ai quali, dal disco sud, potrebbe idealmente ricomporsi. Anche per impedire accessi indesiderati, l’Italia fu invitata a esservi presente e i fisici bolognesi sono all’origine dell’attuale Base Mario Zucchelli, nel Mare di Ross, presidiata nella stagione estiva.
Italiani si trovano anche nella base Concordia, italo francese, permanente. Nel 2011 la spedizione, accentuò lo studio della circolazione oceanica. Le aree polari costituiscono infatti la sorgente fredda del sistema termodinamico globale regolando il bilancio termico del nostro pianeta. Importanti processi di formazione di masse d’acqua che attivano e alimentano la circolazione oceanica profonda che, a sua volta, gioca un ruolo determinante nella ridistribuzione del calore in seno al sistema Terra e dunque comporta una notevole influenza sul clima globale.
I processi di formazione delle acque, il loro mescolamento, la loro diffusione, la fusione di ghiaccio al di sotto della piattaforma ghiacciata di Ross (la parte meridionale del mare quasi permanentemente coperta da centinaia di metri di ghiaccio) e la conseguente interazione con la corrente circumpolare antartica sono aspetti su cui la comunità scientifica internazionale sta ancora investigando. In questo periodo la base Zucchelli è attiva, con la annuale spedizione in corso come hanno mostrato anche le immaginidel viaggio di rifornimento della nave Laura Bassi , recentemente seguita anche dalle cronache d’attualità.
In base al trattato Antartico del 1959, firmato a oggi da 46 Paesi, l'Antartide non appartiene ad alcun Paese, può essere utilizzata esclusivamente per scopi pacifici e sono vietate attività di sfruttamento economico e di tipo militare. Il trattato vieta dunque le attività militari e minerarie, sostiene la ricerca scientifica e protegge le ecozone del continente. Sono inoltre sospese tutte le rivendicazioni territoriali dei diversi Paesi che coprono l'intero territorio a eccezione del Territorio non rivendicato da 90° O a 150° O e sono relative ad Argentina, Australia, Cile, Francia, Nuova Zelanda, Norvegia e Regno Unito.