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L’esperto ing. Elia terminata la sua lunga attività in ferrovia passò alcuni anni fa al TAP (gasdotto transadriatico) con l’impegno di terminare i lavori in tempo. Per lui, pugliese, il ritorno a casa durante la battaglia di politici, comitati e stampa a favore o contro il gasdotto, non è stato facile ma con intelligenza e disponibilità gli ostacoli (ricorderete la vicenda di 230 ulivi da spostare) e gli imprevisti furono superati e, proprio all’avvio della crisi dei prezzi del gas, a fine 2020, l’opera ha cominciato a far passare in Italia miliardi di metri cubi di gas, fino a 7 miliardi l’anno, oggi più preziosi che mai.

Più che il lato tecnico di un’opera che dall’Azerbagian traversa l’Anatolia, la Grecia e l’Albania prima di raggiungere l’Italia attraversando sottoacqua 105 chilometri di Mare Adriatico, è la questione giuridico amministrativa ad aver fatto rischiare che non fosse pronta per tempo. Invece tutto è riuscito bene. Numerosi interventi di nostri soci (Taddei, Spagli, Cobisi, Reali, Minucci tra gli altri) hanno sollevato alcune questioni di attualità che l’ing. Elia ha affrontato spiegando i lati tecnici e confermando l’eccezionale abilità italiana nelle grandi opere, quando ci viene permesso di farle…