L’ing. Pietro Azzara, palermitano, compagno di liceo del nostro Giuseppe Ferraro ha spiegato il significato di blockchain quale insieme di tecnologie il cui registro è strutturato come una catena di blocchi contenenti le transazioni e il consenso è distribuito su tutti i nodi della rete. Tutti i nodi possono partecipare al processo di validazione delle transazioni da includere nel registro. La rivoluzione digitale della Blockchain, nata con l’affermarsi delle criptovalute, è ancora agli inizi. Le applicazioni sono tante, le potenzialità sono enormi, in gran parte ancora da esplorare e non solo in ambito finanziario.
La relazione fra Blockchain e la più famosa cripto valuta, Bitcoin, si è rivelata cruciale per il suo sviluppo, in quanto la prima ad utilizzarla, affinché ogni transazione fosse legittimata da una rete decentralizzata e non dalle autorità centrali. Una blockchain è infatti un database distribuito peer-to-peer che ha regole fissate per aggiungere dati, che vengono di conseguenza certificati e, appunto, bloccati nel momento della loro creazione, assicurando una precedenza simile al protocollo e alla firma di un notaio. Oggi aziende di tutto il mondo hanno iniziato a sperimentare soluzioni Blockchain e Distributed Ledger ampliandone gli ambiti di applicazione e le piattaforme di soluzioni e sviluppo.
A fianco della tecnica Blockchain si va anche affermando il processo di tokenizzazione, inteso come conversione dei diritti su una risorsa in un gettone, un token digitale. Depositato il gettone all’interno di una blockchain, che ne protegge e garantisce i diritti in maniera inattaccabile, la transazione finanziaria o qualunque contratto vedono garantiti i diritti di chi ne possiede legittimamente la proprietà o ne ha conseguito l’utilizzo. Per Azzara questo approccio è applicabile a qualunque investimento, da quello immobiliare a opere d’arte, auto d’epoca e naturalmente titoli obbligazionari, quote di fondi o società.
Legalmente in Italia si è parlato per la prima volta di blockchain nel Decreto Semplificazioni 2019 (DL 14 dicembre 2018, n. 135) il cui art. 8-ter ha conferito validità giuridica alle “tecnologie basate su registri distribuiti”, come la blockchain, definite come le “tecnologie e i protocolli informatici che usano un registro condiviso, distribuito, replicabile, accessibile simultaneamente, architetturalmente decentralizzato su basi crittografiche, tali da consentire la registrazione, la convalida, l’aggiornamento e l’archiviazione di dati sia in chiaro che ulteriormente protetti da crittografia, verificabili da ciascun partecipante, non alterabili e non modificabili”. La questione è ora trasferita alla determinazione di standard tecnici da parte del AGID e all’impegno di aziende del settore.
Il nostro relatore : Pietro Azzara ha conseguito la laurea in Ingegneria Elettronica a Palermo, lavorando poi in diverse nazioni europee. Nel 2002 ha fondato Azatec, System Integrator e Cloud Managed Service Provider. Dal 2017, interessatosi alle tecnologie Crypto e Blockchain, si è impegnato in questo innovativo settore e successivamente fondando blockchainitalia.io, software house e società di formazione, servizi e consulenza in ambito blockchain, che ha lanciato Dedit.io piattaforma per la notarizzazione vincitrice del premio Top of The PID delle Camere di commercio ed unica in Europa a certificare su diverse Blockchain tra cui Algorand e italianwonders.io piattaforma di tokenizzazione per il mondo dell’arte e marketplace di NFT. Quale presidente di Italia 4 Blockchain, la principale associazione italiana e di categoria per lo studio, la diffusione e la promozione della tecnologia blockchain in Italia, svolge un’intensa attività di promozione e comprensione della tecnologia che gli sono valsi importanti riconoscimenti.