Aperta fino al 31 luglio, la mostra di Palazzo Strozzi, ricostruisce l’itinerario artistico di Donatello attraverso opere quali il David in marmo e l’Amore-Attis del Bargello, gli Spiritelli del Pergamo del Duomo di Prato, i bronzi dell’altare maggiore della Basilica di Sant’Antonio a Padova oltre a numerose opere ricevute in prestito dai più importanti musei del mondo come il Louvre di Parigi o il Metropolitan Museum di New York.
Per la prima volta nella storia, escono dal loro contesto originario opere quali il celebre Convito di Erode del Fonte battesimale di Siena e le straordinarie porte della Sagrestia Vecchia di San Lorenzo a Firenze, che rappresentano alcuni dei quattordici restauri realizzati in connessione con la mostra. Ricordiamo che l’esposizione continua al Museo Nazionale del Bargello nel Salone di Donatello, che ospita tra gli altri il San Giorgio e il David di bronzo in dialogo con altre celebri opere.
Le ultime sezioni della mostra illustrano l’influenza fondamentale che Donatello ebbe sull’opera degli artisti della Maniera Moderna e oltre, attraverso una serie di confronti inediti.