Il tema è affascinante: macchine intelligenti che apprendono da noi per poi superarci forse controllarci o almeno orientare i nostri comportamenti ma, soprattutto, una necessità di capire, al di là delle notizie più o meno fantastiche di un frigorifero che rifiuta di darti la merendina perché ti fa male!
Il prof. Del Bimbo ha richiamato l’attenzione sulla formula Q=CPt, inventata al MIT di Boston per esemplificare che la qualità (Q) viene raggiunta dalla combinazione di conoscenze (C) e procedure (P) secondo le tecnologie (t) disponibili. Insomma a Leonardo, inventore dell’elicottero, conoscenze e procedure erano ben note ma l’apparecchio non volava per la mancanza di una tecnologia efficiente (il motore).
Da qui la conclusione del prof. Simonetta sul futuro della ricerca in merito all’intelligenza artificiale to be continued, in italiano “segue” come si dice nelle storie a puntate. La riunione, molto partecipata, ha offerto ai presenti una splendida occasione per immaginare, con l’aiuto dei docenti intervenuti, come continuerà una storia che pare all’inizio ma destinata rapidamente a condizionare la nostra vita ponendo non pochi problemi etici in un rischio di disumanizzazione che non è sfuggito agli scienziati.