Il presidente dell'ANFFAS Paolo Restelli ha presentato le attività dell'associazione, i cui scopi sono la tutela ed il benessere di persone affette da gravi disabilità. Fiore all'occhiello dell'associazione è il trasporto dei disabili assicurato a tutti i pazienti affinché, dopo l'assistenza e le attività svolte in sede, vengano riportati alle loro famiglie dove erano stati presi al mattino.
L’Associazione, nata a Roma 60 anni fa da un gruppo di famiglie con figli in difficoltà, ha trovato sede lungo la via Bolognese in edifici di cui si prospetta una parziale la ristrutturazione (rifacimento finestre e caminetto) di cui nella riunione, anche in vista di un possibile inserimento del progetto nelle nostre iniziative, si è accennato a un costo di ca. 7.000 euro. Nel libro che il presidente dell'Anffas ha consegnato al Club i 60 anni dell'attività dell'Onlus un segno della loro attività poiché il volume è volutamente tagliato storto. Il titolo (La collina delle meraviglie) dice tutto di quanto l’associazione faccia nella sua sede fiorentina.
Il richiamo alla storia non è casuale: quando nel 1958 Maria Luisa Ubershag Menogotto fondò l’associazione le persone con disabilità, soprattutto se intellettive e le loro famiglie vivevano in una situazione drammatica, circondate da un clima di ghettizzazione e compatimento, fruendo quasi esclusivamente di frammentarie iniziative di carità e lasciate sostanzialmente sole e prive di supporti e opportunità. Il destino di moltissime di loro, emarginate dalla scuola, dal lavoro e dalla società, era quello di condurre una triste e poco dignitosa esistenza e spesso segregate in grandi istituti psichiatrici. Chi di noi è nato in quell’epoca ricorda come i disabili vivessero appunto “da parte”, una situazione che fortunatamente oggi non ci appartiene più. Per quanti pensano che la nostra società sia fallita, un segno inequivocabile: la pietà è divenuta condivisione, in uno sforzo di miglioramento che ci ispira per il futuro.