Il tema dello Stadio è tra i più caldi dell’attualità fiorentina, specialmente daIl tema dello Stadio è tra i più caldi dell’attualità fiorentina, specialmente da quando i dirigenti viola ne hanno ripreso il progetto di ristrutturazione discutendo anche di alternative drastiche come l’abbandono dello Stadio Artemio Franchi o la sua ricostruzione.
La realtà è che lo Stadio di Firenze(1932) è un’opera d’arte, voluta dal poeta del cemento armato, Pier LuigiNervi. Sebbene i tifosi di oggi – e con loro molti politici – preferiscanosorvolare sul tema o peggio sottovalutarne il pregio, lo Stadio, con le suescale elicoidali, la torre di Maratona, la forma a “D” (testimone di un’epoca) e il sacrario dei giovani lì orrendamente fucilati nel 1944, loStadio di Firenze non è un luogo qualunque. Snaturato nel 1990 con la eliminazione della pista di atletica e svilito da scarsa manutenzione, il Franchi potrebbe essere oggetto di ampio recupero, come Borri e Spinelli egli stessi eredi Nervi hanno chiaramente mostrato.
Questi ultimi hanno anche accennato una certa distrazione dell’intellighenzia cittadina sul tema ma tutti sappiamo di numerosi interventi, a cominciare dall’Accademia delle Arti del Disegno, diretta dalla nostra Cristina Acidini, che in una lettera aperta lo scorso anno scrisse che “la partita decisiva che Firenze sta giocando, per non lasciar andare un pezzo della sua memoria e della sua bellezza, non si svolge nello stadio Franchi, ma attorno ai tavoli dove si lavora per il suo futuro”.
Giornalisticamente importante l’intervento del sovrintendente Pessina che ha ripercorso la genesi della legge dello scorso anno che ha portato al Ministero la responsabilità su eventuali interventi. Pessina è stato felicemente colpito dalla scelta del MIBAC. Restano dunque le priorità della conservazione verso cui convergono anche i progetti e le analisi dei relatori. Discussione approfondita e pacata come giusto sia in ambiente rotariano. Cosa poi realmente accadrà resta incerto sebbene il Comune abbia avviato lavori di restauro, certamente benvenuti. Il resto lo decideranno i risultati sportivi perché poi, alla fine, di quello vive lo Stadio e finché non ci saranno…