Il progetto rotariano di aiuto alla scuola per i ragazzi in ospedale è cominciato dalle matite, quelle che formano il cuore perché in ospedale non si possono portare gli attrezzi da casa e bisogna ricostruire un ambiente scolastico dalle basi.
Lo ha sottolineato anche l’assessore S. Funaro ringraziando il Firenze Sud e i club che si sono uniti all’iniziativa partita già lo scorso anche che ha coinvolto le scuole attive verso i ragazzi in ospedale, a cominciare dal Pascoli, istituto capofila in Toscana per il quale ha descritto i legami scuola-ospedali il preside Bussotti ma soprattutto l’entusiasmo e la competenza delle maestre e professoresse intervenute che hanno spiegato le difficoltà di fare comunità tra la scuola e i ragazzi ricoverati.
Un’esperienza innovativa ma anche anticipatrice della chiusura per la pandemia che ha condotto le scuole alla didattica a distanza, misurando i problemi tecnici con quelli psicologici e sociali. Il service rotariano, intervenendo su sussidi, computer e connessione, garantisce oggi un aiuto che può diventare basilare per tutti. Una speranza di non lasciare indietro i più deboli in un mondo che, con la pandemia, non pare proprio essere diventato più semplice