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Esperto in strategie di comunicazione, Luigi De Concilio, per 15 anni nei Rotary di Genova e Firenze, ha accumulato una significativa esperienza di valutazione dell’impegno comunicativo del Rotary. Anche “stando in silenzio noi comunichiamo’’ ha detto il nostro relatore, ricordando come la comunicazione non verbale del Rotary passi da piccoli segni, a cominciare dal distintivo. I Club possono comunicare e fare immagine in modo più valido se usano meglio i simboli, pensate alla liberazione dalla polio raggiunta quest’estate in Africa: nessuno l’ha attribuita al Rotary nemmeno la stampa internazionale più accorta.

D’altra parte solo il 14,85% del campione saggiato a Milano durante l’Expo 2015 conosceva realmente il Rotary e molti pensano che i club si concentrino solo su pranzi e discorsi non su cose concrete. Colpa nostra? Può essere. Basterebbe guardare a cosa si pubblica: niente foto con bottiglie e tavolate, per favore!

Venendo alla comunicazione che accompagna i progetti rotariani, De Concilio ha posto l’accento su darsi delle scadenze, programmare e rispettare i tempi. Solo così si uscirà dal cono d’ombra che spesso ci caratterizza. Nel dibattito sono state affrontate le diverse attività rotariane e come vengono comprese, analisi importante per il futuro.

E a proposito di comunicazione. Questa sera siam tornati a guardarci da zoom e abbiamo scoperto come sono i nostri luoghi di lavoro o le librerie (fortunatamente ben fornite) nelle nostre case o altri luoghi, anche immaginari che il computer ha raccolto. Anche questa è comunicazione e diremmo anche prossimità, anche rimanendo a distanza. Coraggio!