La riunione, che ha richiamato la stragrande maggioranza dei soci, ha approfondito il ruolo delle Fondazioni bancarie attraverso la vivace testimonianza di uno dei protagonisti, il presidente della Fondazione CRF. Il prof. Tombari ha in primo luogo riassunto il quadro normativo bancario italiano che - sotto la spinta esercitata dalla I e dalla II Direttiva europea in materia creditizia - sub una rapida accelerazione Legge 218 del 30 luglio 1990 (c.d. legge Amato) in seguito alla quale le Casse di Risparmio hanno provveduto a conferire l’azienda bancaria a una nuova apposita entità giuridica Cassa di Risparmio Spa per assumere la ualificazione di Ente conferente poi denominato Fondazione al uale sono state assegnate finalità di interesse pubblico e di utilità sociale secondo i compiti già storicamente presenti negli statuti delle Casse di Risparmio.
Sollecitato dalle domande dei presenti, il Prof. Tombari ha sviluppato la sua conversazione sia su temi generali riguardanti le Fondazioni, in particolare soffermandosi sul concetto di sussidiarietà e del discrimen tra pubblico e privato, sia su aspetti specifici della Fondazione CR Firenze. In proposito ha ricordato come ormai la presenza istituzionale del pubblico negli Organi della Fondazione è limitata a 5 (su un totale di 22) componenti del Comitato di Indirizzo e si è diffuso a parlare dei settori di intervento, previsti dalla legge e indicati dallo Statuto. In merito ha parlato delle scelte per così dire passive in cui la Fondazione è oggetto di richiesta di intervento e, a fronte, della ideazione e progettazione attiva da parte della Fondazione stessa, attività che si è sviluppata significativamente negli ultimi anni anche con la crescita delle competenze interne.
Tombari ha quindi comunicato alcuni dati quantitativi quali il patrimonio netto che, dopo una rilevante crescita, oggi supera i 1.800 milioni di euro e le erogazioni annue che ormai stabilmente superano i 30 milioni l’anno. E’ questo chiaramente importante per il territorio perché consente anche interventi significativi fra i quali ha ricordato il restauro delle Rampe del Poggi la cui inaugurazione è programmata per il 18 maggio e il restauro per il riuso del Granaio dell’Abbondanza ex Caserma Cavalli in Piazza del Cestello, di cui una prima presentazione avverrà nella metà di giugno, oltre al sostegno nell’ambito della cultura in genere, al Teatro del Maggio, al Teatro della Pergola e alla Fondazione Palazzo Strozzi, tanto per ricordare le principali.
Con l’occasione ha peraltro sottolineato come tutte le attività proposte, anche quelle di più modesto impegno, vengano analizzate e valutate sempre con criteri di massima attenzione.