Al momento di preparare questo bollettino siamo stati raggiunti dalla tragica notizia della scomparsa, nella notte tra venerdì e sabato 21 luglio, del nostro governatore, da poche settimane ricoverato a Pisa per una grave malattia. All’inizio del mese Massimiliano aveva indirizzato la prima lettera ai soci annunciando di doversi occupare della sua salute e nominando il predecessore Giampaolo Ladu quale vice-governatore. Subito le sue condizioni erano apparse critiche ma certo nessuno poteva immaginare una fine tanto repentina di un uomo attivo, impegnato e del quale non avevamo percepito alcun sintomo di malattia. Sul generale cordoglio e le esequie riportiamo da pagina 4 un nostro servizio. Per questo il bollettino esce con la data di giovedì scorso ma martedì 24 luglio.
A Massimiliano un ricordo speciale, nell’amicizia e nella preghiera.
La scomparsa di Masimiliano Tacchi
La notizia si è diffusa sabato mattina con un brevissimo comunicato del distretto. Massimiliano Tacchi era morto in ospedale a Pisa al termine di un calvario iniziato solo poche settimane fa e coinciso con il suo insediamento come Governatore del 2071. Non erano positive le informazioni che con delicatezza erano state diffuse nei giorni precedenti ma nulla lasciava intendere una fine tanto rapida. Massimiliano lascia la famiglia, i colleghi della ASL di Pistoia, dove da anni si occupava di prevenzione infortuni e tutti i rotariani con un immenso dispiacere per ciò che la sua annata poteva far immaginare in novità e concretezza. E subito il pensiero è andato al Presidente internazionale designato per questo anno, l’ugandese Sam Owori, morto un anno fa, a meno di dodici mesi da assumere servizio. C’è qualcosa di misterioso nella fine di due personalità tanto importanti per il Rotary e un segno della necessità di vivere ogni momento con intensità. Sam era partito da un Rotary ugandese di 9 club e si apprestava a salire al gradino più alto mentre i club erano 89, in un Paese che non ha attraversato momenti facili. Massimiliano, solo poche settimane fa, come ha ricordato in un messaggio ai soci del club il presidente Fantini, chiedeva che “ ogni socio si senta Governatore del Rotary, rappresentante e portavoce di che cosa è il Rotary e dei prodigiosi servizi che rende all’umanità mondiale. Chi mi conosce sa che in questa annata io “non starò a capo della fila, ma in fondo a fare luce”.
Una frase quasi profetica che si accompagna alla frase più significativa, un richiamo senza finzioni a quanti del Rotary condividono solo i rituali o vogliono farne un mestiere senza amare il proprio. Scriveva Tacchi: “Invito chi cerca fama a non far parte del Rotary. La nostra scommessa, oggi più che mai, sta nei giovani rotariani e nelle generazioni che verranno. Per questo tutti noi, insieme, dovremo essere capaci di aprire ancor più la nostra associazione, che avrà un futuro solo se sarà in grado di collegarsi ai giovani e alle realtà territoriali più vitali”.
Al funerale, lunedì 23 a Lucca, accanto a familiari ed amici, decine di rotariani guidati dal governatore Ladu che ha deposto il collare di governatore del distretto sul feretro vegliato dallo stendardo del Distretto 2071. La scomparsa improvvisa di Massimiliano Tacchi ha destato commozione anche in Consiglio regionale, presieduto dal nostro socio onorario Eugenio Giani che in una dichiarazione alla stampa ha detto: “Quando ci lascia un uomo buono, animato da profondo spirito di servizio, è sempre una grave perdita. Lo conoscevo da poco, ma ne ho subito percepito la grandezza d’animo e la sua serietà professionale. Il mio pensiero va alla famiglia, che dovrà misurarsi con un vuoto incolmabile, e al Rotary della Toscana che perde una figura di grande autorevolezza all’inizio di un mandato che prometteva molto bene. Lascia, però, una grande eredità fatta di stima e affetto – ha aggiunto il presidente – continuerà a guidare e a consigliare nel ricordo dei suoi amici più cari”.
Massimilano Tacchi era dal 2000 socio del Rotary Club Pistoia Montecatini Terme “Marino Marini” di cui è stato anche Presidente nell’anno 2005-2006. Ha svolto anche l’incarico di Segretario del Distretto 2071 nell’anno 2015-2016. Aveva 62 anni, un’età in cui, oggi come oggi, nessuno si sente anziano. Per questo la sua scomparsa ci appare ancora più insensata. Che il suo ricordo non sia solo l’emozione di questi giorni ma, come diceva egli stesso, continui a fare luce per vedere meglio la via.