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I quotidiani sono in crisi ma non estinti, ha detto con chiarezza il direttore Ermini e lo dice da un giornale nuovo per Firenze, dov’è attivo da poco più di un decennio ma che, per la paventata ristrutturazione del gruppo editoriale di appartenenza, non è esente dai problemi di tanti altri rami dell’editoria. Per Paolo Ermini  "il giornalismo è in crisi ma non è scomparso, come è stato auspicato nel recente passato. Fare giornalismo non vuol dire semplicemente comunicare perché qualità e rigore dell'informazione sono valori democratici indispensabili per tutta la società anche per coloro che non leggono i giornali. La crisi del giornalismo è in parte responsabilità dei giornalisti, ma siamo nella stagione della 'resistenza' ed è proprio in un momento come questo che si può e si deve dimostrare ogni giorno il valore della nostra professione".
In questo quadro – in cui sono anche stati ricordati alcuni avvenimenti toscani molto commentati, dalla famosa telefonata Schettino - De Falco, alle polemiche su Air-BnB e il controverso caso Macchiarini – il dibattito con i soci ha riservato la consueta vivacità e attualità specialmente in tema di ricerca e controllo dei fatti e quelle che oggi vengono definite fake news ma che sono le bufale che da sempre pascolano con diversi interessi nel mondo.