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Come ha scritto il nostro presidente, presentando la riunione di oggi, tutti “siamo tempestati ogni giorno da mille proposte culinarie, ma dove sta la verità del buon cibo? I riconoscimenti delle guide Michelin o Espresso sono attendibili? D’altra parte i giudizi sui social network si prestano alle approssimazioni od alle truffe. Per stabilire la verità – ha concluso – abbiamo dato la parola al giornalista Aldo Fiordelli, collaboratore de L’Espresso, del quale è curatore in Toscana della guida “I Ristoranti d’Italia”.

E Fiordelli memore della cucina materna, esperto ricercatore gastronomico ha concentrato l’attenzione sulla qualità. Qualità degli ingredienti, del saper fare la spesa che secondo un grande ristoratore varrebbe da sé il 70% del successo di un locale. Magari partendo dalle cose più semplici, come le mele che hanno occupato il primo passo della relazione di Fiordelli.

Il resto è bravura, fantasia e un po’ di sorpresa come hanno dimostrato alcuni piatti presentati in fotografia mentre scorreva il nostro menu, scoprendo il nuovo corso della Trattoria Moderna, come si chiama adesso il locale accanto al Mediterraneo. Rispondendo a diverse domande

Aldo Fiordelli ha spiegato il suo lavoro, come vengono scelti i locali recensiti nelle guide, sottolineando l’indipendenza delle guide più famose, base di un impegno che coinvolge esperti di tutto il Paese in un continuo rinnovamento.