Il presidente Rogantini ha iniziato in allegria la serata distribuendo alcuni riconoscimenti a un gruppo di soci che gli sono stati più vicini nel corso dell’annata. Dopo il PHF a Luigi Cobisi anche gli amici Maselli e De Santi hanno ricevuto il distintivo intitolato al fondatore del Rotary. Giancarlo Taddei Elmi, Marco Minucci, Letizia Cardinale e Fabrizio Fantini hanno ricevuto un ricordo speciale dell’annata insieme con Michele Reali, Selleri, Villani, Ferraro, Petrocchi mentre un contributo è stato consegnato dai due presidenti al Rotaract, di cui erano presenti cinque soci.
Nel suo discorso finale Giuseppe Rogantini ha sottolineato che l’azione principale dell’anno è stata quella interna, contro le incertezze e per dimostrare quante risorse abbia il nostro club, sulla cui ottima salute, alla vigilia del 50°, ha potuto concludere che “chi è andato via ha sbagliato.” Continuando sulle risorse interne ha ripercorso l’annata riunione per riunione, soffermandosi sulle più significative, dalla Libia raccontata da Al Maylam al Teatrotary, alla riunione al ristorante didattico col preside Vagnoli e a quelle al Centro sperimentale delle ferrovie fino al Quadrangolare, al premio 100 artigiani e al RYLA internazionale di Parigi. Giuseppe ha ricordato l’entità dei service (38.628 euro in tutto). Un particolare rammarico ha tuttavia espresso Rogantini nel ricordare il complicato rapporto col distretto conclusosi con la mancata concessione dell’attestato presidenziale nonostante l’esposizione delle attività del Club fatta al recentissimo congresso distrettuale ad Arezzo, dove il Firenze Est è arrivato secondo a livello distrettuale per contributi alla Rotary Foundation.
Dopo un breve intervento di ringraziamento di Tredici, Francesco Tonelli ha ricevuto il collare della presidenza, ringraziando il predecessore per la rinnovata armonia del Club. Francesco ha ricordato la sua esperienza di tanti anni fa al Fiesole e come siano cambiati i tempi con la necessità di mantenere qualità e iniziativa, nell’anno – tra l’altro – del 50° del Club. Sarà un’occasione per dare visibilità di tutto ciò che il Rotary fa nel mondo e da medico ha ricordato la battaglia per i vaccini nel momento in cui, in Italia, riappare un caso di tetano. Ha raccontato come sul punto abbia avuto un colloquio telefonico con l’assessore regionale alla sanità Saccardi per un progetto di spiegazione delle vaccinazioni a scuola, parlando e rassicurando i genitori, secondo la tradizione della Rotary Foundation nel segno della prevenzione.
Rimanendo nel rapporto con la R.F., ha auspicato che sia possibile riprendere un progetto già a suo tempo realizzato per una scuola in Madagascar e ravvivare a livello di collaborazione con altri club il cammino dei global grant della Fondazione, spesso inutilizzati, seguendo anche l’esempio degli amici della Quadrangolare per il progetto di scuola in India cui il Firenze Est partecipa. Per il 50° ha annunciato la visita di alcuni rotariani di Napoli Ovest, anch’essi impegnati nel medesimo anniversario. Concludendo ha ripreso gli acronimi del Rotary del 1978: “HHH” per health, hunger, humanity (salute, fame, umanità) cui aggiungere una quarta “H” per heart (cuore) e forse una quinta per hands (mani). Lettere che lo avevano colpito molto ma che oggi vorrebbe far avanzare almeno sulla lettera seguente, la “I” che un amico governatore ha raccolto in “III” per iniziativa, innovazione, immagine ma che lui tradurrebbe ad un a quarta, immaginazione, per far conoscere il Rotary affinché se ne superi la visione spesso non positiva che molti ne hanno. Sarà anche questo un tema dell’annata con cifre di prima mano. Perciò – ha annunciato il presidente Tonelli - nella prima parte della prossima annata saranno tenute conferenze sul tema del nonprofit invitando a parlarne sia professori universitari che hanno inquadrato e sviluppato giuridicamente il tema ( in settembre si terrà la conferenza di Giorgio Fiorentini, professore dell’Università Bocconi su: Terzo settore e valutazione dell’impatto sociale) sia personaggi a capo di aziende, fondazioni od istituzioni che portano avanti concretamente il nonprofit nel campo economico, sociale, museale od artistico. Naturalmente a questa parte informativa e formativa dei soci si affiancheranno azioni concrete di service dirette all’aiuto sia di quanti sempre più numerosi necessitano di assistenza per essere senza lavoro o senza risorse dato il persistere della crisi economica, sia di quegli enti che hanno difficoltà a preservare o restaurare importanti e significative opere della nostra città.
Queste attività di service saranno dirette a mantenere le tradizionali iniziative del nostro club che riconosce e premia alcune benefiche istituzioni mediante il premio Testimonianza e Barbara Bona ed incoraggia alcuni giovani meritevoli con il premio Squarci e 100 Artigiani. Si aggiungeranno poi azioni a favore della Caritas Diocesiana (per l’acquisto di frigoriferi per conservare gli alimenti secondo la normativa prevista ed incrementare così la possibilità dei pasti che vengono distribuiti giornalmente e che hanno una sempre maggiore richiesta. Il progetto continua una precedente donazione fatta dal nostro Club alla Caritas per un abbattitore. La cifra prevista è piuttosto ingente e per raggiungere lo scopo abbiamo pensato e messo a punto una collaborazione con gli altri club dell’area medicea 1 ed attivato un grant distrettuale) per l’Abbazia di San Miniato a Monte (che compie il millenio della sua fondazione, per il restauro di una significativa cappella, presente nell’attiguo cimitero delle Porte Sante, d’accordo con l’Abate padre Bernardo. Sarà restaurata la Cappella di Carlo Lorenzini, il Collodi, autore di un’opera, Pinocchio, che ha educato e continua ad educare bambini di tutto il mondo) e infine per il Seminario maggiore Arcivescovile di Firenze (per l’acquisto di un sistema di allarme che permetta di esporre preziose opere attualmente nei depositi, ma meritevoli di essere viste e godute da quanti vistano l’annesso convento, i chiostri e la biblioteca).