Da poco meno di un anno il dott. Crini è procuratore è della Repubblica a Pisa, una città che gli piace – ha detto in un’intervista – perché gli ricorda Firenze, grazie alla presenza dell’Arno. Attratto giovanissimo verso la magistratura, fu tra i primi del suo concorso iniziando la carriera a Prato per poi ritornare a Firenze facendo parte del collegio penale del processo sulla seconda anonima sequestri, fino al decisivo incontro con il pubblico ministero Francesco Fleury.
E’ con i magistrati di quella generazione che il giovane Crini affronterà i processi sul Piano Casa e la diga Bilancino, i delitti del mostro e infine lo sconvolgente attentato di via de' Georgofili del 27 maggio 1993. Di turno quella notte con i pm Chelazzi e Nicolosi, Crini ha sviluppato le indagini delicatissime su quella notte di follia che coinvolse a Roma e Firenze decine di persone, vittime di una cieca violenza. Una conversazione, quella presso il nostro club, che riassume perfettamente il ruolo e la personalità di uno dei magistrati che hanno segnato la storia giudiziaria della nostra regione.