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Il Centro Trapianti di Midollo Osseo (TMO) della AOU Careggi ha probabilmente superato in 29 anni di attività i duemila trapianti di cui più della metà autologhi. Centro adeguato ad effettuare trapianti autologhi ed allogenici da donatore familiare e non familiare accreditato a livello europeo, svolge attività di prelievo di cellule staminali emopoietiche di midollo da donatore volontario per il Registro Toscano Donatori di Midollo Osseo.

E’ in questo ambiente di eccellenza scientifica e di umana speranza che si muove – sotto la guida del fotografo Federico A. Cutuli – il progetto del nostro Rotaract per una mostra fotografica sul Centro, inaugurata oggi alla Florence Biennale. Le sensazioni che ci sono state raccontate da quanti hanno partecipato sono forti specialmente per chi ci è passato e non sono pochi, giacché in un anno sono almeno un centinaio i trapianti di midollo realizzati e molti altri gli interventi farmacologici operati su pazienti italiani e stranieri, anche provenienti da Paesi molto avanzati, quali Norvegia, Svizzera, Stati Uniti.

Le immagini dicono della volontà di tornare ad una vita normale e insegnano a noi a gustare ogni momento della vita e a riflettere sui nostri limiti. Il Rotaract Firenze Est ha ora prodotto la mostra col sostegno del Rotary padrino, orgoglioso di sommarsi all’iniziativa. 

La mostra, ha detto Cutuli, nasce dalla volontà di chi, avuto la mamma ricoverata al TMO, vuole ricordare proprio l’idea della signora che non è sopravissuta alla malattia ma che fu colpita dall’ambiente e dal clima all’interno della struttura, con un’affezione paziente-famiglia-personale ritenuto non comune. Esposta anche la lettera con cui l’idea della mostra è stata dapprima illustrata al personale del reparto